Comunicazione dati wireless in campo fotovoltaico
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Sergio Bertana.
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Gennaio 15, 2015 alle 9:46 am #35708
Davide
PartecipanteDovrei realizzare un’applicazione di raccolta e distribuzione dati wireless su di un campo fotovoltaico ad inseguimento, in sostituzione di cavi belden esistenti danneggiati da roditori. Ricapitolo, per chiarezza, la topologia tipica di ogni impianto:
1. Esiste Un PLC master con 4 porte seriali che gestiscono 4 dorsali, ciascuna delle quali in colloquio con al massimo 10 slaves. Il protocollo è il modbus RTU, velocità 19200 baud.
2. Le vele sono molto ingombranti (5×8 mt circa) e costituiscono un ostacolo alla visione diretta di antenne.
3. Le vele si muovono sia in azimut, che in tilt e l’unica zona abbastanza libera è quella che va dal piano campagna ad una altezza di circa 120 cm (limite inferiore della vela in posizione verticale).
4. Le bretelle in rame di comunicazione sono lunghe al massimo 300 mt, in linea d’aria due slaves consecutivi distano al massimo 180 mt e ci possono essere dei pali metallici di sostegno di altre vele nella retta loro congiungente.
5. Le dimensioni tipiche di un campo sono rettangoli con dimensioni dai 300 ai 600 mt, il master spesso non si trova al centro ma in un angolo del campo.
Mi stavo focalizzando sul prodotto Radiant 868 per sostituire in maniera trasparente una qualsiasi linea interrotta. Nel caso si volesse sostituire l’intera dorsale con una decina di slaves, è possibile configurare il sistema in modalità multi punto. In particolare un master vicino al PLC master che interroga alternativamente ogni slave. Ci sono problemi di direzionalità nell’antenna del master ?
Ci sarebbero problemi di interferenza nel predisporre la sostituzione di tutte e 4 le dorsali ?
Altra domanda che volevo fare è riguardo all’ATC3200, mi pare che possa raggiungere velocità superiori, che controindicazioni può avere il suo uso ?
Gennaio 15, 2015 alle 9:52 am #38650Sergio Bertana
Amministratore del forumLa soluzione Radiant 868 o il radiomodem DL868H sono sicuramente le scelte più indicate, i due prodotti sono identici e utilizzando frequenze abbastanza basse non hanno problemi ad essere ubicati con l’antenna in prossimità del terreno quindi sotto i 120 cm del limite inferiore delle vele. Ed anche con questo posizionamento “infelice” sono sicuramente in grado di coprire le esigenze di distanza richieste. Pali metallici, le vele stesse ed altri ostacoli non sono molto influenti su queste frequenze di trasmissione. Nel settore fotovoltaico vi sono problemi dovuti alle interferenze degli inverter, dalle esperienze dei nostri clienti ti indico che dovrai porre un pò di cura nella alimentazione degli apparati, magari inserendo dei filtri sulla linea di alimentazione. Come hai visto gli apparati hanno più canali (Alla massima potenza 500mW i canali disponibili sono 10, scendendo di potenza 25mW i canali disponibili diventano 32). Quindi puoi creare linee di comunicazione indipendenti (1 master e tanti slaves) una per ogni canale. Consiglio se i master sono uno vicino all’altro di lasciare un canale libero tra un master e l’altro per evitare interferenze. Le antenne sono omnidirezionali quindi puoi disporre il master e gli slaves come meglio credi. In ultimo ti ricordo che la normativa ERC prescrive un Duty-Cycle del 10%, quindi in pratica non puoi utilizzare in continuazione il canale radio, ma considerando che hai una comunicazione Modbus hai già intrinsecamente tempi di attesa tra le domande e tra domanda e risposta. Poi considerando che sei su un tuo fondo ed in aperta campagna non dovresti dare fastidio a nessuno. Considerazione sui ritardi di comunicazione, i radiomodem utilizzano una trasmissione a pacchetto dei dati, quindi tra la creazione del pacchetto, l’invio e lo spacchettamento intercorrono dei tempi che si sommano ai tempi di comunicazione. Solitamente il master non ha problemi a tollerare questi tempi di ritardo, ma occorre comunque verificare che funzionino.
Gennaio 15, 2015 alle 10:29 am #38651Sergio Bertana
Amministratore del forumIl prodotto ATC-3200 è sicuramente più veloce in aria, ma, utilizzando frequenze molto più elevate (2.4GHz) la normativa impone un range di comunicazione molto ridotto (500 mt). A differenza della frequenza 868Mhz la frequenza molto più elevata subisce enormemente il disturbo degli ostacoli e soprattutto si consiglia di posizionare l’antenna in posizione più elevata rispetto al terreno.
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