Home › Forum › Moduli I/O distribuiti › Connessione 4-20 mA convertitori Yotta
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Settembre 4, 2020 alle 11:49 am #57505AnonimoInattivoDesidererei chiarimenti sul tipo di connessione di sensori 4-20 mA con connessione a 2 fili, mi servirebbe conoscere il lato comune o se per caso l’ingresso è totalmente disaccoppiato e quindi usabile in configurazione flottata dall’alimentazione.Settembre 4, 2020 alle 12:20 pm #57507Sergio BertanaAmministratore del forum
Iniziamo con il dire che gli ingressi analogici dei moduli Yotta NON SONO galvanicamente separati nè tra di loro nè dalla alimentazione del modulo. Sono ingressi differenziali tutti riferiti al GND di alimentazione con impedenza di ingresso di 100Ohm.
Per la connessione di sensori 4-20mA a due fili ecco lo schema di collegamento consigliato, lo schema deve essere replicato per ogni sensore. Può essere utilizzato sia lo stesso alimentatore per tutti i sensori o alimentatori diversi. Collegare il segnale – dell’alimentatore (o degli alimentatori) al pin GND del modulo.
Per la connessione di sensori a 3 o 4 fili si consideri che gli ingressi sono differenziali e tutti riferiti al GND di alimentazione del modulo.
Settembre 7, 2020 alle 10:38 am #57545Riccardo VattaPartecipanteQuindi per usarli in tensione è sufficente connettere l’ingresso negativo allo zero GND di alimentazione e collegare in serie all’altro una resistenza che porti la corrente a 20 mA in corrispondenza della tensione massima.
Settembre 7, 2020 alle 10:51 am #57547Sergio BertanaAmministratore del forumSi certo è una possibilità, l’impedenza di ingresso è di 100Ohm quindi puoi calcolare la resistenza. Naturalmente se vuoi precisione meglio verificare la reale corrente, anche perchè non sò la precisione della resistenza di ingresso. Di solito in questi sistemi il valore della resistenza viene calibrato.
Gli errori dovuti alla precisione ohmica i possono compensare da programma operando con un offset sul valore acquisito. Ma come accorgimento per aumentare la precisione consiglio di utilizzare una resistenza a bassa deriva termica per evitare gli errori dovuti alla variazione della resistenza con la temperatura.
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