Sergio Bertana
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Sergio Bertana
Amministratore del forumIn merito alla seconda domanda, cioè la creazione di una rete di comunicazione di massa, credo la soluzione migliore sia di andare su dispositivi WiFi della linea Ubiquiti che sono nati appositamente per questo tipo di applicazione, e tra l’altro hanno anche costi inferiori.
Con questi dispositivi si crea una vera e propria rete TCP/IP con possibilità di inserire telecamere ed altri dispositivi IP.
Sergio Bertana
Amministratore del forumTutte le frequenza che hai citato sia nella gamma 169Mhz, 433Mhz e 868Mhz hanno restrizioni all’uso, in pratica come riporta la normativa ERC/REC 70-03 si possono utilizzare per trasmissioni dati in telemetria utilizzando la banda per una percentuale del tempo che può variare da 1% al 10%, (Esempio 1 Sec di trasmissione e 9 Sec pausa).
Per quanto riguarda la banda 169Mhz ti rimando a questo post, in cui sono riportate le normative relative.
Per la banda 868Mhz (Allego estratto direttiva ERC/REC 70-03), esiste un limite di 25 mW per le frequenze inferiori alla gamma g3, e comunque l’impegno di banda non deve superare 1%. Nella gamma g3 (Frequenze da 869.400 a 869.650Mhz) la potenza è ammessa fino a 500mW e l’impegno della banda arriva al 10%.
In pratica puoi usare il nostro modem DL868 settato sulla frequenza centrale della gamma g3 (869.525 Mhz) con antenna Yagi per arrivare ad una potenza di 500mW e.r.p.
Novembre 20, 2010 alle 10:01 am in risposta a: Verifica conformità del software a specifica Welmec #36537Sergio Bertana
Amministratore del forumIl numero univoco si trova nelle variabili di sistema System variables di sola lettura, si tratta di una variabile UDINT a 32 bits e si chiama SysApplID.
Per poterla leggere da modbus occorre trasferirla in una variabile allocata nella DB100 in modo da essere accessibile dai comandi modbus di lettura registri.
Attenzione! Le variabili DW in area DB100 devono essere sempre allocate in indirizzi divisibili per 4, le variabili W in indirizzi divisibili per 2.
Allego per il download un semplice programma che ne esegue l’appoggio in MD100.16, l’appoggio è effettuato nella task di boot. Da modbus devi leggere 2 registri a partire da indirizzo 40008.
Sergio Bertana
Amministratore del forumIn riferimento a LogicLab anche se è un prodotto italiano, essendo rivolto ad un pubblico internazionale attualmente ha come manuale di uso solo la versione in inglese. Stiamo preparando una versione in italiano ma non sò ancora dire quando sarà pronta.
Per quanto riguarda le informazioni sulla programmazione dello SlimLine, i blocchi funzione, esempi di programmi, ecc esiste un manuale in italiano redatto da noi che ritengo esaustivo, puoi fare il download dalla pagina dello SlimLine dell’ultima versione del Manuale programmazione IEC61131-3 su sistema SlimLine.
Per quanto riguarda i merker, counter, timer ecc. il sistema oltre ai 4Kb di memoria dell’area MX100, ha una memoria dati di 8Kb per le variabili allocate in modo dinamico, ed ulteriori 1Kb per le variabili allocate in modo dinamico ritentive. Quindi in totale hai ha disposizione 13Kb in cui puoi allocare merker, timer, counter ecc. Ogni merker utilizza 1 byte, i timer e counter dipende dal tipo che usi (eTON, eTOF, eTP, CTU, CTD, CTUD, ecc), possono utilizzare da 8 a 16 bytes.
Tutte le schede comprendono i morsetti a vite estraibili per la connessione all’impianto.
Il sistema và alimentato con una tensione continua compresa tra 10 e 30 Vdc della corrente adeguata, nel tuo caso almeno 2.5A. Se disponi già di questa tensione non ti serve l’alimentatore.
Novembre 16, 2010 alle 2:32 pm in risposta a: Connessione con inverter Toshiba TOSVERT VF-nC3 Series #36579Sergio Bertana
Amministratore del forumGli inverter Toshiba supportano oltre al protocolloTOSHIBA Inverter Protocol, anche una parte del protocollo Modbus Rtu, come visibile dal RS485 Communication Function Instruction Manual.
Quindi è possibile collegare all’inverter tutti i terminali touch screen Weintek, sia la serie i che la serie MT8000. Per semplificarti la realizazione del programma allego un progetto EasyBuilder pronto allo scopo. Il programma visualizza e permette di impostare alcune variabili dell’inverter.
Per l’indirizzamento delle variabili nell’inverter fai riferimento alle pagine 59 e 60 del manuale Toshiba. Ricordati che gli indirizzi delle variabili nel programma EasyBuilder è in decimale, mentre nel manuale inverter è riportato in esadecimale. Quindi per esempio la corrente in uscita si trova nel registro FD03 (64771 nel progetto EasyBuilder), la tensione in ingresso si trova nel registro FD04 (64772 nel progetto EasyBuilder) e così via.Sergio Bertana
Amministratore del forumNon sò se nella tua applicazione serve una interfaccia operatore, ma ti ricordo anche la nostra gamma di terminali operatore touch screen, che connessi al PLC permettono una interfaccia utente molto accattivante ed a costi estremamente contenuti, si parte da un modello a 4.3 pollici che costa meno di 200€.Anche in questo caso il tool di programmazione è gratuito ed è scaricabile dal ns sito, inoltre permette la completa emulazione del programma sviluppato direttamente sul PC. E se la connessione con il PLC è in seriale o ethernet può funzionare in emulazione su PC anche on-line con il PLC. Se utilizzi un modello con interfaccia ethernet, potrai oltre alla programmazione del terminale da rete, anche connetterti al terminale in accesso remoto da un comune browser internet e visualizzare l’immagine virtuale del pannello ed agire con il mouse sul PC come se fossi realmente davanti al terminale.
Sergio Bertana
Amministratore del forumLa configurazione che hai scelto è corretta, l’unico appunto che posso fare è sulla scelta del modulo CPU che con una differenza di prezzo di ca 50€ puoi utilizzare il modello con interfaccia ethernet. Questo ti permette se necessario di mettere in rete il PLC e di poterlo gestire direttamente da qualsiasi PC in rete. Inoltre se hai una connessione Internet puoi anche gestire il PLC da remoto sia per la programmazione che per il debug. Gli ingressi sono in AC, hanno un comune ogni 4 ingressi, quindi puoi avere banchi da 4 ingressi PNP (Comune al negativo) insieme a banchi da 4 ingressi NPN (Comune al positivo). Le uscite sono solo PNP e vi è un comune per 8 o per 16 uscite. Ogni uscita è protetta dal cortocircuito ed è limitata in corrente a 700 mA. Unico accorgimento è non superare la corrente massima del morsetto di comune che è 8 A. Questo significa che se il banco di uscita ha un comune per 8 uscite è possibile avere 700 mA per ogni uscita, mentre se il banco ha un comune per 16 uscite bisognerà evitare di avere la massima corrente su ogni uscita altrimenti si supererebbe il valore massimo. Il tool di programmazione in IEC61131-3 è LogicLab ed è scaricabile gratuitamente dal sito. Installando il programma sul PC viene installato anche un simulatore di PLC (Vedi post) che permette di realizzare e testare direttamente sul PC semplici programmi logici. In merito all’assorbimento sul bus ritengo il tuo calcolo corretto, ma mi scuso per il post precedente dove ho riportato un dato errato, il valore massimo di corrente disponibile sul bus è di 2500 mA, quindi non c’è alcun problema. Per quanto riguarda il preventivo di costo, ricordo che se sei registrato al sito puoi vedere tutti i prezzi. Se non sei registrato, accanto ad ogni codice prodotto, esiste il simbolo di un blocco note con matita, cliccando sul blocco note è possibile compilare una quotazione dei prodotti desiderati ed inviarsela automaticamente al proprio indirizzo di posta.
Sergio Bertana
Amministratore del forumMIMO è un acronimo di Multiple Input, Multiple Output. La tecnologia MIMO per funzionare, deve avere più trasmettitori e ricevitori (Al minimo 2 come nel caso delle Nanostation M o del Rocket). Ovviamente, il Bullet ha un solo trasmettitore e ricevitore, quindi non è un dispositivo MIMO, però la versione M ha un software che gli permette di partecipare a una rete MIMO 802.11n. Il Bullet M, utilizzando una sola antenna sfrutterà una sola Chain (Spatial Stream) in termine tecnico indicata con 1×1 a differenza delle Nanostation M e del rocket che avendo due antenne a polarizzazione H e V, possono sfruttare la Chain 2×2. Per quanto riguarda il throughput possiamo dire:I dispositivi che utilizzano uno spatial streams (1×1) possono arrivare fino a data rate MCS7, che a canalizzazione di 20 MHz corrispondono a 72 Mb/s, ed a canalizzazione di 40 MHz corrispondono a 150 Mb/s.I dispositivi che utilizzano due spatial streams (2×2) possono arrivare fino a data rate MCS15, che a canalizzazione di 20 Mhz corrispondono a 144 Mb/s, ed a canalizzazione di 40 Mhz corrispondono a 300 Mb/s.Su questa tabella puoi vedere i vari throughput indicati con l’indice MCS (Modulation Coding Scheme), su questo post potrai trovare ulteriori informazioni al riguardo.
Sergio Bertana
Amministratore del forumNella configurazione massima al modulo CPU della linea SlimLine possono essere connessi fino a 16 moduli di estensione.Per la configurazione richiesta dalla tua applicazione, posso consigliare il moduli PCB124*500 da 24 ingressi e 24 uscite digitali. Utilizzando 10 di questi moduli connessi al modulo CPU potrai realizzare un sistema da 240+240 ingessi/uscite.Occorre però prestare attenzione all’assorbimento massimo sul bus di espansione. Il modulo CPU può erogare sul bus una corrente massima di 1500 mA. Ogni ingresso digitale quando è attivo (LED di segnalazione) assorbe una corrente di 2 mA. Ogni uscita logica quando è attiva (LED di segnalazione e driver di uscita) assorbe una corrente di 6 mA. Da quanto sopra riportato è evidente che occorre verificare nella tua applicazione la contemporaneità degli I/O attivi. Se è determinabile puoi calcolare la massima corrente assorbita nel caso peggiore e verificare se compatibile con le specifiche.
Sergio Bertana
Amministratore del forumI pannelli Weintek supportano alcuni tipi di stampanti connesse direttamente al pannello sia tramite porte seriali che tramite porta USB. E’ anche possibile connettersi ad un server di stampa su rete ethernet.
Normalmente viene stampata l’immagine grafica presente sul pannello tramite l’oggetto Function Key e quindi sono supportate stampanti grafiche sia a colori che monocromatiche.
Se invece la tua esigenza è di gestire una semplice stampantina per stampare uno scontrino occorre gestirla con una macro che potrà essere attivata da un Function Key. Allego un progetto EasyBuilder che esegue l’imputazione di una stringa da tastiera virtuale sul terminale e poi tramite tasto la invia su porta seriale (Download progetto). Di seguito il listato della macro utilizzata.
macro_command main()
char BPrint[20] //Buffer di uscita stringa
FILL(BPrint[0], 0, 20) //Azzero tutti i caratteriBPrint[0] =’S’
BPrint[1] =’t’
BPrint[2] =’r’
BPrint[3] =’i’
BPrint[4] =’n’
BPrint[5] =’g’
BPrint[6] =’a’
BPrint[7] =’:’GetData(BPrint[8], “Local HMI”, LW, 0, 10) //Inserisco stringa editata
SetData(BPrint[0], “Local HMI”, LW, 10, 20) //Visualizzo stringa uscita
OUTPORT(BPrint[0], “Free Protocol”, 18) //Invio stringa in uscitaBPrint[0] =0x0D
BPrint[1] =0x0A
OUTPORT(BPrint[0], “Free Protocol”, 2) //Eseguo uscita <CR><LF>end macro_command
Sergio Bertana
Amministratore del forumAllego un semplice progetto che gestisce l’uscita analogica sul modulo Mixed I/O. Basterà attivare il progetto in debug e definire il valore di tensione 0-10 Volt in uscita sui due canali forzando le variabili SetOut[0] e SetOut[1].
Sergio Bertana
Amministratore del forumEccoti un esempio in linguaggio ST adatto al tuo problema.
VAR
Bit : ARRAY[ 0..31 ] OF BOOL; (* Bit risultato *)
Value : DWORD; (* DWORD valore *)
END_VAR(* Eseguo controllo stato di ogni bit. *)
Bit[0]:=((Value AND 16#00000001 > 0);
Bit[1]:=((Value AND 16#00000002 > 0);Bit[30]:=((Value AND 16#40000000) > 0);
Bit[31]:=((Value AND 16#80000000) > 0);Sergio Bertana
Amministratore del forumAllego anche un esempio in linguaggio ST che esegue il set dei bit di una variabile DWORD.
VAR
Bit : ARRAY[ 0..31 ] OF BOOL; (* Bit da testare *)
Result : DWORD; (* DWORD risultato *)
END_VAR(* Eseguo azzeramento risultato *)
Result:=0; (* DWORD risultato *)
(* Eseguo controllo stato di ogni bit. *)
IF (Bit[0]) THEN Result:=Result OR 16#00000001; END_IF;
IF (Bit[1]) THEN Result:=Result OR 16#00000002; END_IF;IF (Bit[30]) THEN Result:=Result OR 16#40000000; END_IF;
IF (Bit[31]) THEN Result:=Result OR 16#80000000; END_IF;Sergio Bertana
Amministratore del forumNella libreria ePLCAuxLib.pll potrai trovare le funzioni VBitTest e VBitSet, che permettono di testare e settare lo stato dei bits di una variabile DWORD.
Per il test dei bits basterà effettuare da programma ladder 32 chiamate alla funzione VBitTest, mentre per il set dei bit occorrerà effettuare da programma ladder 32 chiamate alla funzione VBitSet. Allego un programma di esempio con la relativa stampa (Download programma, download stampa).
Novembre 9, 2010 alle 9:41 am in risposta a: Importazione/Esportazione macro tra progetti diversi #36565Sergio Bertana
Amministratore del forumNella versione attuale di EasyBuilder per eseguire l’export di macro occorre selezionare all’interno dell’editor di macro la macro desiderata (O parte di essa) e poi eseguire un copia di windows (Ctrl+C) per trasferirla nella clipboard.
La macro copiata può ora essere salvata in un comune file di testo e/o essere incollata in un editor di macro di un altro progetto (Ctrl-V). Ecco di seguito un esempio di macro salvata.
macro_command main()
short localtime[2] // second, hour
GetData(localtime[0], “Local HMI”, LW, 9018, 2)
if (localtime[1] >= 12) then
localtime[1] = localtime[1] – 12
end if
end macro_commandNota! Ogni linea di macro è terminata con la copia di caratteri <CR><LF>, può darsi che alcuni editor (Esempio Notepad) abbiano problemi di visualizzazione, consiglio di usare Write.
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