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Sergio Bertana

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  • in risposta a: Programma per conteggio energia elettrica consumata #38110
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Ho realizzato un programma che esegue il calcolo della potenza consumata, per testarlo ho inserito anche una semplice acquisizione di potenza istantanea tramite un convertitore corrente/tensione. Il convertitore connesso ad un ingresso analogico dà un valore di 10 Volts a 30 Ampere di corrente istantanea. Come si vede dalla stampa del programma, eseguo l’acquisizione della corrente istantanea tramite un ingresso analogico, e calcolo la potenza istantanea (Tralascio il CosPhi).

    Ora basta semplicemente sommare la potenza istantanea consumata ad ogni unità di tempo per avere un totalizzatore di potenza consumata espresso in kW/H. Naturalmente la variabile totalizzatore TPower dovrà essere di tipo RETAIN (Download programma).

    in risposta a: Utilizzo del modulo UPS DC DR-UPS40 per backup #38109
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Si certo questa sarebbe la soluzione che io adotterei, un unico alimentatore al posto di tanti alimentatori separati, utilizzando un MDR-60-24 avresti i 60 Watt a te necessari. L’alimentatore connesso alla uscita dell’UPS terrebbe alimentate le tue apparecchiature per il tempo di autonomia dell’UPS.

    in risposta a: Utilizzo del modulo UPS DC DR-UPS40 per backup #38107
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Per caricare le batterie occorre fornire una tensione più alta di quella nominale (Ecco il perché dei 28 Volts). Il collegamento tra le batterie è una normale serie -[Batteria 1]+ -[Batteria 2]+, i due poli estremi della serie vanno ai morsetti +/- dell’UPS. Quando le batterie alimentano l’impianto la tensione partirà da quella di carica (Potrebbe essere 28 V e poi scende con la scarica).

    Volendo costruire un piccolo castello puoi connettere in uscita sulla linea a 28 Volts dei diodi al silicio in serie tra di loro per avere la caduta di 4 volts a te necessaria (Servono 6 diodi).

    Ma ora io mi chiedo perché dimenticare il DR-UPS40, batterie, alimentatore ed utilizzare un piccolo UPS commerciale che ha già tutto inserito al suo interno, certo genera una tensione di 220 Vac ma puoi connettere in uscita i normali alimentatori di cui sono provvisti i dispositivi che devi alimentare.

    In questo caso perderei la vendita ma un cliente ben consigliato è un cliente che certamente prima o poi ritorna.

    in risposta a: EasyBuilderPro in simulazione con un PLC Siemens S7 #38105
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Effettivamente non possono essere gestite variabili in strutture composte da strutture. Si potrebbero però usare le DB di istanza configurando il file FunctionBlock.txt che si trova nella cartella di installazione EasyBuilderPro.

    Description: When importing TAG using S71200, the mapping from Function Block to Data Block must be user-defined first. FB address range 0-65535, DB address range 0-65535, users can modify the mapping using the following structure: Ex.FB200 Map DB10000.

    Anche se nel PLC si può scegliere per le varie DB se lavorare con “accesso diretto” o “senza accesso diretto”, nel pannello Weintek non è possibile definire questa selezione, occorre scegliere se utilizzare un modo oppure l’altro.

    in risposta a: Utilizzo del modulo UPS DC DR-UPS40 per backup #38103
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Soluzione alternativa, alimentare tutto a 12 Volt, in tal caso serve un alimentatore da almeno 5 A, nella nostra gamma di alimentatori serie TCL abbiamo su ordinazione un modello adatto. Utilizzerai un solo accumulatore a 12 Volts da collegare direttamente in parallelo all’alimentatore, naturalmente per avere la stessa autonomia l’accumulatore deve avere il doppio di capacità (Almeno 4 A/H).Per ricaricare l’accumulatore l’alimentatore và tarato per avere una tensione in uscita di 14 Volts, in questo caso devi fare i conti con la tensione minima di alimentazione, mano mano che l’accumulatore si scarica la tensione scende e potresti dopo un pò trovarti sotto i 12 Volts nominali.

    in risposta a: Utilizzo del modulo UPS DC DR-UPS40 per backup #38101
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Iniziamo con il fare un conto della potenza totale necessaria all’intero sistema sommando le potenze di tutti i dispositivi utilizzati (PC 55,2 W, Convertitore 0,9 W, Cronotermostato 0,7 W, Switch 3 W) in totale circa 60 Watt che a 24 volts sono 2,5 A.Come alimentatore potresti abbinare il modello MDR-60-24, mentre per l’accumulatore potresti fare una serie di 2 accumulatori al piombo da 12 V da 2 Ampere (Vedi datasheet) che ti garantirebbero oltre 30 minuti di energia il loro costo sul mercato è meno di 10 € l’una. L’unica considerazione da fare è sulla tensione di alimentazione, come vedi dal datasheet l’accumulatore per ricaricarsi necessita di una tensione massima di circa 14 Volts che in totale fanno 28 Volts. Quindi occorre verificare se tutte le tue apparecchiature accettano questo range di tensione massima. Come vedi dallo schema applicativo del UPS DC DR-UPS 40, le batterie vengono ricaricate dall’alimentatore quindi in presenza di tensione di alimentazione esse sono ricaricate. Naturalmente come espresso prima per avere la ricarica devi tarare l’alimentatore per avere una tensione in uscita a vuoto (Senza carico) di 28 Volts.

    in risposta a: Punto interrogativo (?) accanto al programma in LogicLab #38099
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Rileggendo il tuo post mi viene da aggiungere un’altra considerazione, per utilizzare gli oggetti (Funzioni ed FB) delle varie librerie non devi importare l’intera libreria ma devi solo importare gli oggetti che ti servono (Dai una lettura a questo topic).

    in risposta a: Punto interrogativo (?) accanto al programma in LogicLab #38098
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Durante il download del progetto nel PLC viene scaricato il file di codice .cod, il file .ppjs è il file di progetto sorgente e contiene tutto il programma compresi i commenti e tutte le librerie. Più aggiungi programma o commenti (I commenti non generano codice) aumentano le dimensioni del file .ppjs e 100Kb sono del tutto normali.

    Il tuo problema è che nel progetto hai scelto di eseguire il download sul target anche del programma sorgente .ppjs insieme con il codice, e questo dilata notevolmente i tempi di download oltre a depositare i tuoi sorgenti nel target.

    Solitamente i clienti non desiderano lasciare i sorgenti nel target (Anche se criptati), se desideri farlo per avere la possibilità quando ti connetti al target di avere anche i programmi sorgenti (Nel caso non li avessi con te sul PC), ti consiglio di eseguirne il download solo al momento di sconnetterti dal sistema e non ad ogni download del programma. Questa impostazione si trova nel menù Project -> Options (Screenshot).

    in risposta a: EasyBuilderPro in simulazione con un PLC Siemens S7 #38096
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Il formato Data/Ora di Siemens non è supportato dal pannello, EasyBuilderPro importa le variabili perché le trova come tag ma non funzionano. Per sopperire a tale limite, occorre copiare nel programma PLC la struttura data/ora in variabili “normali” e poi leggerle e scriverle da pannello operatore.

    Il Siemens S7 1200 a quanto mi risulta può essere programmato o completamente in simbolico o in assoluto il mix tra i due non è possibile, non capisco che limite possa aver trovato in uno o nell’altro modo, anche perché è possibile definire un numero ampio di variabili mnemoniche.

    in risposta a: Blocco casuale di un HMI con monitor oscurato #38095
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Ti posso suggerire un semplice test per verificare che non sia una banalità già successa ad altri clienti. Potresti inserire nella pagina 4 (Common Window) un oggetto di visualizzazione LW 9050 Current base window ID. Questo permette di vedere sempre la pagina attualmente visualizzata dal pannello.

    Ti consiglio questo per capire se per caso il pannello si porta sulla visualizzazione di una pagina non definita, perché in tal caso la pagina sarebbe completamente nera e non avendo oggetti al suo interno anche la comunicazione si arresta. Essendo la Common Window sempre attiva si vedrebbe quale è la finestra attivata, potrebbe succedere che per qualche motivo il tuo programma si porta alla visualizzazione di una pagina non definita.

    In caso il pannello non visualizzasse effettivamente nulla, allora si tratta di un guasto devi compilare l’RMA e ritornarci il pannello per la sostituzione e/o riparazione.

    in risposta a: Utilizzo convertitore Seriale-Seriale con PLC S7 200 #38094
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Aggiungo che in tutti i convertitori il baud rate è automatico non occorre effettuare nessun settaggio, così pure come il comando dello scambio Trasmissione/Ricezione sulla porta RS485.Detto questo non so se questi convertitori possono essere utilizzati nella tua applicazione, visto il costo estremamente limitato credo sia consigliato provarli direttamente, per conoscere i prezzi vedi post

    in risposta a: Utilizzo convertitore Seriale-Seriale con PLC S7 200 #38093
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Premesso che non conosco bene l’applicazione ho provato a documentarmi su Internet e da quanto trovo scritto in giro sembra che il convertitore PC-PPI sia un semplice convertitore Seriale/Seriale con da un lato una RS232 e dall’altro una RS485. Riporto una descrizione di quanto trovato, the PPI cable is a simple data-driven RS232-RS485 converter, powered by the PLC. The pin configuration for the RS232 side is:2 – Received Data (PC listens)3 – Transmitted Data (PC Sends)5 – Signal CommonAt the RS485 side you have to find:1 – Shield (also PLC logic common)2 – GND (PLC logic common)3 – Signal B7 – +24V power from the PLC8 – Signal ADa questa descrizione si evince che il convertitore si alimenta con un 24Vdc prelevato dal PLC. Nella nostra gamma di convertitori Serie/Seriale vi sono diversi prodotti che hanno questa caratteristica, l’ATC-106 è il più economico di tutti, non è galvanicamente isolato e si alimenta direttamente dalla porta RS232. Nella gamma ne puoi trovare altri che oltre ad essere galvanicamente isolati hanno la possibilità di essere alimentati con una alimentazione esterna.

    in risposta a: Abilitazione/disabilitazione gestione allarmi #38092
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    L’oggetto Visualizza eventi gestisce la visualizzazione degli allarmi e/o degli eventi in funzione della condizione a cui sono riferiti. L’unica possibilità di gestione è attivando la gestione eventi (Screenshot), ma comunque non è possibile bloccarne la visualizzazione.

    Se hai questa necessità ti consiglio di operare a livello programma PLC non gestendo i bits di attivazione allarmi verso il terminale. In alternativa puoi realizzare una macro eseguita a tempo sul terminale che trasferisce gli allarmi letti dal PLC verso variabili interne di terminale su cui poi è gestita realmente la visualizzazione degli allarmi. In questo modo  puoi bloccare l’esecuzione della macro congelando lo stato degli allarmi sul terminale.

    in risposta a: Punto interrogativo (?) accanto al programma in LogicLab #38090
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Il simbolo punto interrogativo (?) accanto alla definizione del programma nella finestra dell’albero di progetto (Screenshot) è stato introdotto dalla versione 2.2.0 di LogicLab. Questo simbolo stà ad indicare che il programma non viene eseguito in nessuna delle tasks di esecuzione.

    In pratica in LogicLab è possibile definire nuovi programmi ma la loro esecuzione avviene soltanto se il programma è inserito in una delle possibili Tasks (Boot, Fast, Slow, Back).

    in risposta a: Problemi di funzionamento su Bullet M5 #38087
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    La procedura di reset è descritta in questo topic, i nuovi alimentatori (Topic) hanno anche un pulsante di reset che remota quello presente sul dispositivo, essendo sull’alimentatore evita di dover raggiungere il dispositivo che magari è montato su di un palo ed è difficilmente raggiungibile.

    Attenzione, il pulsante di reset è montato in SMD sul circuito stampato e bisogna fare attenzione nel premerlo, ci sono ritornati alcuni prodotti con il pulsante staccato a causa di una pressione esagerata.

    Ora la prova da fare è quella di resettare il prodotto e riportarlo alla sua condizione di default, se non è possibile bisogna per forza ritornarlo a noi o direttamente alla Ubiquiti per la riparazione.

    Non capisco però quando dici che sostituendo l’access point hai dovuto intervenire sui clients, se configuri l’access point esattamente come il precedente (Stesso SSID e stessa password) i clients si riconnettono senza alcun problema. Consiglio sempre di eseguire un backup della configurazione al termine della installazione in questo modo in caso di sostituzione basta eseguire l’upload della configurazione sul nuovo prodotto.

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