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Sergio Bertana

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  • in risposta a: Cablaggio contatori con connessione in M-Bus #37893
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Il bus  di comunicazione M-Bus si caratterizza per:

    Bassi costi per la stesura del bus e per i collegamenti dei dispositivi
    Lunghe distanze senza l’utilizzo di particolari amplificatori di segnale
    Elevato numero di dispositivi centralizzabili
    Differenti scelte per la tipologie del bus: lineare, stella, albero (Unica tipologia non ammessa è ad anello)

    L’M-bus permette di raggiungere distanze fino a 10 Km (Un solo dispositivo M-bus, e sezione del cavo di 1,5 mm²). Si raccomanda comunque di non superare i 4 Km nella stesura del bus. Per la realizzazione della rete M-Bus si utilizza un cavo twistato a coppia non schermato (Tipicamente 2 poli da 0,5 mm²).

    in risposta a: Utilizzo radiomodems per uso con protocollo Pelco #37892
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Il protocollo Pelco è un protocollo binario a pacchetto con indirizzamento del nodo quindi adatto a comunicazioni multidrop. Il frame dati è molto corto dell’ordine di una decina di bytes quindi non vi sono problemi di buffering per qualsiasi radiomodem della nostra gamma tu voglia utilizzare. Ricordo che essendo una comunicazione multidrop se hai più telecamere puoi mettere un radiomodem per ogni telecamera ed un radiomodem sulla tastiera di comando e gestire tutte le telecamere come se fossero interconnesse su rete cablata RS485.La distanza da coprire è effettivamente molto limitata, potrebbe essere coperta anche dal semplicissimo ATC-3200 ma essendo uno ZigBee è molto sensibile agli ostacoli ed all’interno di edifici il suo raggio d’azione è molto limitato. Se non hai problemi di spazio ad un costo maggiore puoi trovare la serie DL (Esempio il DL868) che ti dà una garanzia di collegamento maggiore.

    in risposta a: Configurazione convertitore Ethernet/Seriale TRP-C37 #37891
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Mi scrivi che il convertitore TRP-C37 è visto nella rete ed è configurato come server, ma non mi hai detto se hai installato e configurato correttamente il VirtualCOM (Topic). Se il VirtualCOM è installato ed hai già configurato una porta COMx sul tuo PC dovresti provare se la porta funziona. Come primo test crei un loopback seriale sul convertitore (Colleghi i pins 2 e 3 del connettore DB9 tra di loro) ed utilizzando un programma di emulazione terminale (Esempio Toolly) provi ad inviare dati sulla porta COMx.

    Siccome hai realizzato un loop back i dati inviati verranno ritornati e visualizzati nella finestra terminale. Se questo funziona vuol dire che l’operatività della seriale c’è. Ora potrebbe essere che il tuo programma di collegamento con il CNC non riesce a forzare i corretti parametri di comunicazione sul convertitore, per risolvere il problema se conosci questi parametri li potrai impostare direttamente tu sul convertitore utilizzando la sua interfaccia web.

    in risposta a: Comando in frequenza di inverter Power-One per eolico #37889
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Il blocco funzione PWMOut permette di gestisce una qualsiasi uscita logica per comandare un carico in modulazione di potenza variando il tempo di On/Off di comando del dispositivo. Questo è un blocco “tutto software” è scritto in linguaggio ST ed utilizza i temporizzatori per gestire i tempi.

    Il blocco funzione SysSetPWMOut invece gestisce moduli che hanno il circuito PWM realizzato in hardware, e questo permette di gestire uscite PWM con frequenze di lavoro elevate. Questo blocco funzione sarà disponibile dalla prossima versione firmware (Codice SFW184A800).

    in risposta a: Informazioni su bus I2C, possibilità utilizzo moduli custom #37887
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Le due tensioni in origine sul modulo CPU sono connesse tra di loro (Sono la stessa tensione), sono state diversificate sul bus di estensione per compensare la caduta di tensione dovuta ai cavi ed alle connessioni.

    +5Vdc: Deve essere utilizzato per alimentare tutti i circuiti logici connessi al bus di estensione.
    +5V (Aux): Deve essere utilizzato per alimentare eventuali dispositivi presenti sul modulo, esempio relè, LED, display, ecc. che non sono direttamente connessi al bus di estensione ma vengono pilotati da drivers.

    in risposta a: Informazioni su bus I2C, possibilità utilizzo moduli custom #37885
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    In questo topic viene trattato un esempio di gestione di un display alfanumerico connesso al bus di estensione.

    in risposta a: Visualizzazione dati su PC di supervisione #37883
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Sui nostri dispositivi SlimLine è gestito in modo nativo il protocollo Modbus slave, in questo topic trovi maggiori informazioni. Se sei esperto in programmazione su PC in ambiente visual puoi connetterti sia su rete ethernet che via seriale, in questi due topic (1) e (2) trovi informazioni in merito.
     
    Naturalmente l’uso di un programma SCADA come Movicon o del suo fratello più piccolo Power HMI ti semplificano di molto la programmazione mettendoti a disposizione sia la gestione del protocollo di comunicazione che una vasta serie di simboli animati già pronti all’uso, in questo topic un progetto di start up già pronto.
     
    Se la visualizzazione grafica è semplice puoi anche utilizzare il programma ProfilabExpert, che ti permette di gestire la comunicazione modbus e di realizzare pannelli sinottici, in questo topic un progetto di start up già pronto.

    in risposta a: Programmazione da remoto dei Vs dispositivi #37882
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Intanto la prima cosa da fare è connettere lo SlimLine alla rete wireless, per fare questo utilizzando un modulo CPU con ethernet potrai connetterlo ad esempio una Picostation od un altro prodotto dell nostra linea Wireless LAN.

    Ora se la programmazione deve avvenire nella stessa rete WiFi non ci sono problemi, basterà connettere anche il PC alla rete WiFi, definendo da LogicLab una connessione Modbus TCP potrai operare sul PLC semplicemente definendone l’indirizzo IP. Esattamente come si opererebbe su di una rete cablata ethernet.

    Se invece la tua domanda è come programmarlo via Internet allora occorre capire se sul sito dove c’è il PLC vi è una connessione Internet e se è possibile operare sul router di connessione. In questo caso basterà impostare delle regole di port forwarding o NAT sul router per poter raggiungere il dispositivo da Internet. In questo post trovi indicazione delle porte TCP gestite dallo SlimLine. Naturalmente si deve disporre di un indirizzo IP pubblico (Se statico nessun problema) se dinamico occorre appoggiarsi a servizi come DynDNS.

    Se non si dipone di una connessione Internet puoi utilizzare uno dei ns routers GPRS od UMTS, attenzione però che l’unico gestore che dà indirizzi IP pubblici e TIM (Vodafone devi fare una richiesta) e non è comunque possibile avere indirizzi IP statici. Anche qui puoi usare servizi come DynDNS oppure “svegliare” il router con un SMS ed il router ti invierà un SMS di ritorno con il suo indirizzo IP.

    in risposta a: Realizzare lo scambio di I/O su connessione WiFi #37880
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Per quanto riguarda la configurazione delle Picostation devi utilizzare la configurazione bridged (Menù Network, Network mode Bridge), che permette di utilizzare due dispositivi per creare una rete wireless tra più dispositivi. Uno dei due dispositivi andrà configurato come come Access point (Menù Wireless, Wireless mode Access point) e l’altro o gli altri come Station  (Menù Wireless, Wireless mode Station).

    Devi assegnare indirizzi IP statici ai dispositivi nella stessa rete degli SlimLine, come SSID di rete e come password puoi scegliere quello che desideri. Ora i due sistemi SlimLine sono interconnessi tra di loro, e se tu hai un PC con rete wireless od uno smartphone puoi connetterti alla rete e dialogare con entrambi gli SlimLine.

    Per quanto riguarda lo scambio di I/O tra i due SlimLine devi utilizzare il blocco funzione UDPDataTxfer che permette di scambiare tra i sistemi blocchi di memoria, basterà trasferire nella memoria scambiata tra i sistemi gli I/O ed il gioco è fatto (Topic). In questo topic trovi un esempio di scambio dati tra 3 PLC.

    in risposta a: Come verificare il numero di telefono del chiamante #37879
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Aggiungo a quanto già detto che questa tecnica viene utilizzata da alcuni nostri clienti per gestire un heartbeat di controllo sul funzionamento di sistemi. I vari PLC sul territorio eseguono a tempi regolari la chiamata al PLC di controllo il quale acquisisce il numero del chiamante senza rispondere (Quindi senza costi).

    Se il PLC di controllo non riceve la chiamata da uno o più PLC sul territorio dopo un tempo genera un allarme informando sul problema. Ricordo che i nostri sistemi SlimLine possono gestire un file system e visualizzare pagine web, nella fattispecie i numeri dei PLC da controllare possono essere memorizzati in un file CSV che può essere facilmente modificato con una connessione in FTP.

    in risposta a: Come verificare il numero di telefono del chiamante #37878
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Devi inviare utilizzare il comando AT+CLIP Calling Line Identification Presentation, inviando al modem il comando AT+CLIP=1, quando arriva una chiamata telefonica il modem invia sulla seriale la stringa CLIP nnnnnn che indica il numero di telefono del chiamante seguita da una seconda stringa RING. Basterà intercettare queste stringhe con il PLC ed estrarre il numero dalla stringa ricevuta.

    Se vuoi contare gli squilli conti quante volte ricevi la stringa RING e con il comando ATH0 sganci la chiamata.

    Se devi fare tutto questo con un PLC considera l’uso dei nostri SlimLine con una CPU compact ed utilizzando la libreria eModemLib (Topic) hai tutto questo già fatto, basta collegare il modem alla porta seriale del modulo CPU.

    in risposta a: Simulazione senza terminale operatore #37877
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Si certo la simulazione emula perfettamente il terminale sostituendolo nell’uso e siccome Weintek vende i terminali e non i programmi ha limitato il funzionamento in simulazione a 10-15 minuti terminati i quali si interrompe la comunicazione con il PLC.

    Per riprenderne il funzionamento occorre riavviare la simulazione.

    in risposta a: Interfaccia web su terminali touch screen Weintek #37875
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Per terminale io intendo il terminale Weintek.

    Ma da quello che mi dici è ovvio l’errore, nell’indirizzo non devi mettere l’indirizzo IP del terminale (Questo funziona solo se in rete locale WiFi) ma su internet devi mettere il DNS configurato nel MyDNS. Tu devi raggiungere l’indirizzo pubblico del tuo router cioè il suo indirizzo sulla rete Internet. Sarà poi il router ad indirizzare l’IP del terminale.

    in risposta a: Interfaccia web su terminali touch screen Weintek #37873
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    E’ tutto corretto, è strano che non funzioni, se vuoi puoi provare collegandoti da un PC, avendo la porta 5800 che risulta chiusa non puoi usare il VNC viewer in java da browser web. Puoi utilizzare un VNC viewer io utilizzo UltraVNC.

    Ma hai configurato il gateway sul terminale, deve essere il router che esegue il forwarding delle porte.

    in risposta a: Creare una rete tra più Picostation M2 #37871
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Sinceramente con tutte queste reti non ho ben chiaro come sia possibile raggiungere il tuo obbiettivo. Credo che la sicurezza debba ricercarsi utilizzando passwords di accesso sicure e non complicando l’architettura di rete. Una rete và manutenuta nel tempo, più è semplice meglio ci si troverà nel futuro ad operare inserendo nuovi nodi.

    A livello WiFi la sicurezza si può incrementare utilizzando un SSID nascosto ed una password di rete complessa, eventualmente sostituendo la password ogni tanto. Se poi alcune macchine non si vogliono rendere accesibili dalla rete WiFi meglio utilizzare delle VLANs nello switch di rete.

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