Sergio Bertana
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Settembre 7, 2012 alle 10:12 am in risposta a: Protezione della proprietà intellettuale del software #37393
Sergio Bertana
Amministratore del forumAllego per il download una dipensa sulla Proprietà intellettuale del software redatta qualche anno fà da un mio cliente nonchè amico l’Ing Luca Marani. La dispensa tratta in modo generale la problematica della protezione del software e seppure datata di qualche anno è ancora attualissima.
Settembre 7, 2012 alle 7:01 am in risposta a: Protezione della proprietà intellettuale del software #37392Sergio Bertana
Amministratore del forumLe tecniche viste nel post precedente si basano sul presupposto che sia sempre il programmatore ad operare sullo SlimLine, senza mai fornire copia del programma al cliente. Ma molte volte per necesità di installazione (La macchina viene installata da un tecnico del costruttore) è necessario fornire copia del programma di macchina con modifiche al costruttore. Inoltre può essere richiesto che l’installatore sia in grado di effettuare direttamente sull’impianto piccole modifiche e/o debug sul programma stesso.In questi casi le tecniche precedenti di protezione decadono, SlimLine offre la possibilità di superare queste esigenze con una tecnica di protezione basata sul Customer Code. Tramite connessione seriale o TCP/IP su porta 23 (Telnet), è possibile attivare un interprete comandi testuali, rimando al Manuale riferimento comandi Telnet CPU SlimLine. Autenticandosi al sistema come utente Amministratore (Default Login Admin Password Admin) è possibile con il comando sysconfig -cc xxxxxx definire un numero di Customer Code, (Esempio sysconfig -cc 000123456, assegna il valore 123456). Naturalmente bisognerà modificare le credenziali di accesso all’utente amministratore (Vedi comando userconfig) per evitare che qualcun altro possa accedervi.Ora basterà inserire nelle funzioni, blocchi funzioni o parti di programma più critiche, il controllo sul valore della variabile SysCustomerCode e verificare se corrisponde a quello impostato in Customer Code. Naturalmente queste parti di programma andranno criptate in modo da non esplicitarle.Questa soluzione permette di legare l’esecuzione del programma al solo sistema in cui è stato definito il Customer Code, e quindi sarà possibile inviare al cliente il programma sorgente lasciandogli la possibilità di modificarlo a suo piacere. Allego un semplice progetto LogicLab che mette in pratica questa tecnica (Download programma).Per decriptare il blocco funzione posizionarsi con il mouse sopra di esso e con il tasto destro aprire il pop up Decript, definendo la password che è password. (Screenshot).
Sergio Bertana
Amministratore del forumHo modificato il progetto che mi hai inviato cercando di soluzionarti al meglio i problemi che tu lamenti (Download progetto). Per quanto riguarda lo storico ricordo che la visualizzazione dei dati è appunto storica (Fatta per contenere informazioni per giorni), quindi cambia solo al caricamento della pagina o se si seleziona una data diversa.
a) Il software del pannello salva gli eventi in un file con la data del giorno di registrazione ed a ogni giorno genera un nuovo file di eventi. Con l’oggetto storico è possibile selezionando la data da visualizzare visualizzere un elenco di tutti gli eventi di quel giorno. Se vuoi avere un refresh su pulsante (Come nell’esempio allegato) od a tempo, basta creare una finestra di pop up dove inserisci l’oggetto visualizzazione e con il pulsate lo richiami.
b) ho corretto la variabile impostata come controllo storico nell history display.
c) Bisogna limitare come suggerito il valore massimo di introduzione del coefficiente, agendo come ho fatto nel progetto sui limiti di introduzione. Nota, valuta la possibilità di utilizzare variabili di tipo float al posto di variabili intere.
Settembre 5, 2012 alle 7:01 am in risposta a: Aggiornamento firmware (Upgrade) pannelli operatore #37389Sergio Bertana
Amministratore del forumWeintek pur avendo previsto una procedura di aggiornamento del firmware dei loro pannelli operatore, non rilascia agli utenti finali il firmware per l’aggiornamento. Il file di update viene inviato solo ai clienti che hanno versioni molto datate o versioni che hanno bugs funzionali.
La versione 2011 è una versione recente e non ha bugs importanti da risolvere, quindi Weintek sconsiglia di fare aggiornamenti.
Per gli utenti che desiderano verificare la versione del software installato, occorre andare in basso a destra sull’icona a freccia e poi selezionare l’icona visualizza informazioni di sistema (Screenshot). La versione visualizzata è datata 13 Febbraio 2012.
L’eventuale upgrade del firmware è possibile solo sui modelli dotati di slot SDCard od USB (Tutti i modelli tranne MT6050i e MT8050i). Per eseguire l’upgrade, dalla icona freccia attivare le impostazioni di sistema (Icona ingranaggio), definire la password di accesso (Default 111111), poi dal tab Firmware setting agire sul tasto Upgrade firmware. Un pop up permetterà di eseguire il browsing della SDCard o del drive USB alla ricerca del file di firmware da installare (Screenshot).Settembre 3, 2012 alle 6:21 am in risposta a: Caratteristiche uscite logiche sui moduli SlimLine #37388Sergio Bertana
Amministratore del forumIl modulo espansione I/O uscite statiche utilizza sul circuito di uscita un Octal channel high side driver VN808-E della ST, come si vede nella prima pagina del data sheet, sul pin di ogni uscita vi è un diodo verso Vdd. Quindi se viene portata una tensione sul pin più alta della Vdd questo crea un problema.
Il pin Vdd è connesso al pin DxCom+ del connettore di I/O quindi se la tensione che tu porti tramite il selettore è la stessa non vi dovrebbero essere problemi a sistema acceso, ma se il sistema è spento ti troverai in uscita sul pin DxCom+ la tensione presente all’ingresso.
Mio consiglio è di inserire un diodo sul pin di uscita del modulo (Con l’anodo sul pin di uscita) e poi andare al relè a cui arriverà anche il selettore manuale. In questo modo eviti i ritorni di tensione verso il modulo e non avrai nessun problema anche ad sistema SlimLine spento.
Settembre 1, 2012 alle 7:06 am in risposta a: Semplice antifurto per pannelli solari con fibra ottica #37387Sergio Bertana
Amministratore del forumSi la soluzione da te prospettata è corretta, se ti semplifica il cablaggio la puoi sicuramente realizzare.
Sergio Bertana
Amministratore del forumSe il tasto Turn ON non diventa verde lampeggiante, vuol dire che stai utilizzando una vecchia versione del software, proprio ieri quando ho fatto le prove ho provveduto ad aggiornare il software sul sito. Ora puoi eseguire il download della versione 1.7 che tra l’altro non ha problemi di compatibilità con Windows 7.E’ importante affinché il software si connetta al radiomodem selezionare correttamente il modello del radiomodem (Screenshot).In merito alla seriale, oggi quasi più nessun PC ha una porta seriale hardware, quindi si utilizzano i convertitori USB-Seriale, ne puoi trovare una vasta gamma anche sul nostro sito. Nella fattispecie io ho fatto le prove con un convertitore TRP-C08H da 4 porte. Anche se non è qui il topic corretto in merito alla assegnazione del numero di porta è vero che il driver assegna un numero di COM arbitrario, ma tu puoi dalla gestione dispositivi nelle proprietà avanzate, assegnare il numero di COM che vuoi basta che sia una COM libera (Screenshot).Attenzione poi ad utilizzare sempre lo stesso connettore USB per connettere il convertitore, Windows assegna le impostazioni legandole al connettore, se cambi connettore USB devi ridefinire le impostazioni.
Sergio Bertana
Amministratore del forumPer la programmazione dei radiomodem serie DL occorre utilizzare l’apposito programma da PC DL148SW-IN (Il programma è compatibile con Windows 7). Collegare il radiomodem alla seriale del PC con un cavo modem, dal programma selezionare la porta COM alla quale è connesso il radiomodem (Screenshot), i parametri di comunicazione baud rate, parità, bit dato sono automaticamente impostati dal programma.Il problema che tu lamenti è nella procedura di “Catch” del radiomodem, per poter essere programmato anche in reti RS485 il radiomodem si pone in condizione di “Catch” solo per pochi istanti dalla sua accensione, quindi occorre prestare attenzione a questa fase. La manovra corretta è:1) A radiomodem spento, attivare sul programma il pulsante Turn ON. Il pulsante diventerà lampeggiante in verde.2) Accendere il radiomodem che verrà catturato, il led ON DATA diventerà arancione ed il pulsante visualizzerà Turn OFF.Ora è possibile eseguire la lettura dei parametri dal radiomodem, agendo sul pulsante Read verrà riportato in basso nella finestra del programma l’indicazione All channels are succesfully read (Screenshot).
Agosto 29, 2012 alle 10:40 am in risposta a: Picostation come access point con funzione DHCP server #37382Sergio Bertana
Amministratore del forumQuesta soluzione permette ad esempio di accedere facilmente in modalità wireless a dispositivi ethernet quali PLC, terminali operatore, ecc cablati in una infrastruttura di rete ed interoperabili tra di loro. Ipotizziamo una rete tra uno o più moduli PLC SlimLine interconnessi con uno o più pannelli operatore tramite rete Ethernet, ora si desidera permettere l’accesso a questi dispositivi da PC, Terminali palmari, SmartPhones per operazioni di programmazione e/o consultazione tramite connessione wireless. Basterà inserire un access point configurato come router ed ecco che attivando il NAT sarà possibile dal dispositivo connesso in wireless raggiungere il dispositivo connesso su rete Ethernet definendone semplicemente l’indirizzo IP.
Agosto 29, 2012 alle 10:09 am in risposta a: Picostation come access point con funzione DHCP server #37381Sergio Bertana
Amministratore del forumPer attivare il DHCP server sui dispositivi Ubiquiti occorre configurarli come router, naturalmente questo implica di diversificare la subnet tra la rete Ethernet (LAN) e la rete Wireless (WLAN).
In pratica il router WiFi (Esempio Picostation) sarà connesso alla rete Ethernet esempio con subnet 192.168.0.0/24, e renderà disponibile una rete WiFi esempio con subnet 192.168.1.0/24, ai dispositivi che si connettono all’access point verrà assegnato dal server DHCP un indirizzo nella subnet 192.168.1.0/24.
Per permettere ai dispositivi connessi in WiFi all’access point di accedere ai dispositivi connessi sula rete LAN è necessario abilitare il protocollo NAT, ecco un esempio di configurazione di una Picostation utilizzata come router (Screenshot).
Come si vede lato LAN il dispositivo ha un indirizzo IP statico ed ha configurati sia il gateway di rete che il server DNS (In questo caso la rete ha accesso ad Internet tramite il gateway 192.168.0.1). Lato WLAN ha indirizzo IP statico ed asegna ai clients indirizzi compresi nel range da 192.168.1.221 a 192.168.1.230. Come si vede è stato abilitato il protocollo NAT per mettere in comunicazione le due reti.Agosto 27, 2012 alle 12:11 pm in risposta a: Problemi programmazione CPU SlimLine da LogicLab #37379Sergio Bertana
Amministratore del forumSe hai un modulo CPU versione ethernet devi verificare dalla pagina web di configurazione di avere abilitato correttamente l’accesso al modulo tramite protocollo il Modbus, allego lo screenshot della configurazione di default.
Sergio Bertana
Amministratore del forumLa distanza di 1 Km è facilmente raggiungibile, dovendo realizzare un bridge tra due edifici se non hai problemi particolari di “impatto visivo” ti consiglio il NanoBeam M, certamente è un pò più grande della NanoStation Loco ma ti garantisce una migliore connessione anche in presenza di ostacoli quali alberi tra i due apparati.
Se hai visibilità ottica tra i due apparati, ad 1 Km di distanza puoi tranquillamente utilizzare le NanoStation Loco, anche se Ubiquiti per la realizzazione dei bridge wireless consiglia le NanoBridge.
Sergio Bertana
Amministratore del forumIn applicazioni critiche dove il convertitore non è facilmente raggiungibile, consiglio di utilizzare il TRP-C37 in alternativa all’ATC-1000 o ATC-2000. Questo convertitore ha in più rispetto agli altri due un controllo sulla tensione di alimentazione e la funzione Watch-Dog che esegue un restart del dispositivo in caso di blocco del suo funzionamento. Riporto un estratto del manuale utente che tratta queste due caratteristiche.
The TRP-C37 provides a watchdog timer function, The Watchdog timer allows the system to automatically recover from a system crash. When the TRP-C37 MCU stop working correctly, the watchdog timer waits for a preset period of time, and performs a hardware reset. When TRP-C37 working at industrial environment, if the voltage is unstable, The TRP-C37 built-in power detection circuit can prevent the power fail cause of the system boot fail.
Sergio Bertana
Amministratore del forumSi come si vede dal post precedente utrulizzando due convertitori uno configurato come server ed uno come client è possibile realizzare quello di cui hai bisogno. La comunicazione tra i due apparati è TCP/IP oppure UDP comunque compatibile con tutta l’infrastruttura di rete esistente (Hub, Switches, ecc.).
Naturalmente l’indirizzo IP del convertitore settato come Server deve essere statico, visto che lo si deve definire nella configurazione del convertitore settato come Client. Se si configura una connessione TCP l’indirizzo IP del Client può essere assegnato dinamicamente (DHCP), se invece si configura una connessione UDP, ad entrambi i convertitori deve essere assegnato un indirizzo IP statico, in quanto si deve definire nella configurazione di entrambi i convertitori l’indirizzo IP dell’altro.
Sergio Bertana
Amministratore del forumTi rimando anche a questo post, dove viene spiegato come utilizzare un approccio diverso alla connessione Terminale PLC. In pratica il terminale è slave ed il PLC è master (Questo funziona solo con protocollo modbus). Così è possibile dal PLC tramite connessione seriale in RS485 gestire molti pannelli contemporaneamente.
Ho seguito personalmente una applicazione di un nostro cliente che in un sistema di controllo produzione, ha utilizzato 20 pannelli connessi tutti allo stesso PLC. Il vantaggio di utilizzare la connessione RS485 è anche l’economicità, è possibile in questo caso (Se il PLC è uno SlimLine) utilizzare il modello OIF022*000 che è paragonabile al modello HWPMT6050I, ma grazie ad un accordo con Weintek lo proponiamo marchiato Elsist ad un prezzo scontato.
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