Sergio Bertana
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Sergio Bertana
Amministratore del forumNon sò se nella tua applicazione serve una interfaccia operatore, ma ti ricordo anche la nostra gamma di terminali operatore touch screen, che connessi al PLC permettono una interfaccia utente molto accattivante ed a costi estremamente contenuti, si parte da un modello a 4.3 pollici che costa meno di 200€.Anche in questo caso il tool di programmazione è gratuito ed è scaricabile dal ns sito, inoltre permette la completa emulazione del programma sviluppato direttamente sul PC. E se la connessione con il PLC è in seriale o ethernet può funzionare in emulazione su PC anche on-line con il PLC. Se utilizzi un modello con interfaccia ethernet, potrai oltre alla programmazione del terminale da rete, anche connetterti al terminale in accesso remoto da un comune browser internet e visualizzare l’immagine virtuale del pannello ed agire con il mouse sul PC come se fossi realmente davanti al terminale.
Sergio Bertana
Amministratore del forumLa configurazione che hai scelto è corretta, l’unico appunto che posso fare è sulla scelta del modulo CPU che con una differenza di prezzo di ca 50€ puoi utilizzare il modello con interfaccia ethernet. Questo ti permette se necessario di mettere in rete il PLC e di poterlo gestire direttamente da qualsiasi PC in rete. Inoltre se hai una connessione Internet puoi anche gestire il PLC da remoto sia per la programmazione che per il debug. Gli ingressi sono in AC, hanno un comune ogni 4 ingressi, quindi puoi avere banchi da 4 ingressi PNP (Comune al negativo) insieme a banchi da 4 ingressi NPN (Comune al positivo). Le uscite sono solo PNP e vi è un comune per 8 o per 16 uscite. Ogni uscita è protetta dal cortocircuito ed è limitata in corrente a 700 mA. Unico accorgimento è non superare la corrente massima del morsetto di comune che è 8 A. Questo significa che se il banco di uscita ha un comune per 8 uscite è possibile avere 700 mA per ogni uscita, mentre se il banco ha un comune per 16 uscite bisognerà evitare di avere la massima corrente su ogni uscita altrimenti si supererebbe il valore massimo. Il tool di programmazione in IEC61131-3 è LogicLab ed è scaricabile gratuitamente dal sito. Installando il programma sul PC viene installato anche un simulatore di PLC (Vedi post) che permette di realizzare e testare direttamente sul PC semplici programmi logici. In merito all’assorbimento sul bus ritengo il tuo calcolo corretto, ma mi scuso per il post precedente dove ho riportato un dato errato, il valore massimo di corrente disponibile sul bus è di 2500 mA, quindi non c’è alcun problema. Per quanto riguarda il preventivo di costo, ricordo che se sei registrato al sito puoi vedere tutti i prezzi. Se non sei registrato, accanto ad ogni codice prodotto, esiste il simbolo di un blocco note con matita, cliccando sul blocco note è possibile compilare una quotazione dei prodotti desiderati ed inviarsela automaticamente al proprio indirizzo di posta.
Sergio Bertana
Amministratore del forumMIMO è un acronimo di Multiple Input, Multiple Output. La tecnologia MIMO per funzionare, deve avere più trasmettitori e ricevitori (Al minimo 2 come nel caso delle Nanostation M o del Rocket). Ovviamente, il Bullet ha un solo trasmettitore e ricevitore, quindi non è un dispositivo MIMO, però la versione M ha un software che gli permette di partecipare a una rete MIMO 802.11n. Il Bullet M, utilizzando una sola antenna sfrutterà una sola Chain (Spatial Stream) in termine tecnico indicata con 1×1 a differenza delle Nanostation M e del rocket che avendo due antenne a polarizzazione H e V, possono sfruttare la Chain 2×2. Per quanto riguarda il throughput possiamo dire:I dispositivi che utilizzano uno spatial streams (1×1) possono arrivare fino a data rate MCS7, che a canalizzazione di 20 MHz corrispondono a 72 Mb/s, ed a canalizzazione di 40 MHz corrispondono a 150 Mb/s.I dispositivi che utilizzano due spatial streams (2×2) possono arrivare fino a data rate MCS15, che a canalizzazione di 20 Mhz corrispondono a 144 Mb/s, ed a canalizzazione di 40 Mhz corrispondono a 300 Mb/s.Su questa tabella puoi vedere i vari throughput indicati con l’indice MCS (Modulation Coding Scheme), su questo post potrai trovare ulteriori informazioni al riguardo.
Sergio Bertana
Amministratore del forumNella configurazione massima al modulo CPU della linea SlimLine possono essere connessi fino a 16 moduli di estensione.Per la configurazione richiesta dalla tua applicazione, posso consigliare il moduli PCB124*500 da 24 ingressi e 24 uscite digitali. Utilizzando 10 di questi moduli connessi al modulo CPU potrai realizzare un sistema da 240+240 ingessi/uscite.Occorre però prestare attenzione all’assorbimento massimo sul bus di espansione. Il modulo CPU può erogare sul bus una corrente massima di 1500 mA. Ogni ingresso digitale quando è attivo (LED di segnalazione) assorbe una corrente di 2 mA. Ogni uscita logica quando è attiva (LED di segnalazione e driver di uscita) assorbe una corrente di 6 mA. Da quanto sopra riportato è evidente che occorre verificare nella tua applicazione la contemporaneità degli I/O attivi. Se è determinabile puoi calcolare la massima corrente assorbita nel caso peggiore e verificare se compatibile con le specifiche.
Sergio Bertana
Amministratore del forumI pannelli Weintek supportano alcuni tipi di stampanti connesse direttamente al pannello sia tramite porte seriali che tramite porta USB. E’ anche possibile connettersi ad un server di stampa su rete ethernet.
Normalmente viene stampata l’immagine grafica presente sul pannello tramite l’oggetto Function Key e quindi sono supportate stampanti grafiche sia a colori che monocromatiche.
Se invece la tua esigenza è di gestire una semplice stampantina per stampare uno scontrino occorre gestirla con una macro che potrà essere attivata da un Function Key. Allego un progetto EasyBuilder che esegue l’imputazione di una stringa da tastiera virtuale sul terminale e poi tramite tasto la invia su porta seriale (Download progetto). Di seguito il listato della macro utilizzata.
macro_command main()
char BPrint[20] //Buffer di uscita stringa
FILL(BPrint[0], 0, 20) //Azzero tutti i caratteriBPrint[0] =’S’
BPrint[1] =’t’
BPrint[2] =’r’
BPrint[3] =’i’
BPrint[4] =’n’
BPrint[5] =’g’
BPrint[6] =’a’
BPrint[7] =’:’GetData(BPrint[8], “Local HMI”, LW, 0, 10) //Inserisco stringa editata
SetData(BPrint[0], “Local HMI”, LW, 10, 20) //Visualizzo stringa uscita
OUTPORT(BPrint[0], “Free Protocol”, 18) //Invio stringa in uscitaBPrint[0] =0x0D
BPrint[1] =0x0A
OUTPORT(BPrint[0], “Free Protocol”, 2) //Eseguo uscita <CR><LF>end macro_command
Sergio Bertana
Amministratore del forumAllego un semplice progetto che gestisce l’uscita analogica sul modulo Mixed I/O. Basterà attivare il progetto in debug e definire il valore di tensione 0-10 Volt in uscita sui due canali forzando le variabili SetOut[0] e SetOut[1].
Sergio Bertana
Amministratore del forumEccoti un esempio in linguaggio ST adatto al tuo problema.
VAR
Bit : ARRAY[ 0..31 ] OF BOOL; (* Bit risultato *)
Value : DWORD; (* DWORD valore *)
END_VAR(* Eseguo controllo stato di ogni bit. *)
Bit[0]:=((Value AND 16#00000001 > 0);
Bit[1]:=((Value AND 16#00000002 > 0);Bit[30]:=((Value AND 16#40000000) > 0);
Bit[31]:=((Value AND 16#80000000) > 0);Sergio Bertana
Amministratore del forumAllego anche un esempio in linguaggio ST che esegue il set dei bit di una variabile DWORD.
VAR
Bit : ARRAY[ 0..31 ] OF BOOL; (* Bit da testare *)
Result : DWORD; (* DWORD risultato *)
END_VAR(* Eseguo azzeramento risultato *)
Result:=0; (* DWORD risultato *)
(* Eseguo controllo stato di ogni bit. *)
IF (Bit[0]) THEN Result:=Result OR 16#00000001; END_IF;
IF (Bit[1]) THEN Result:=Result OR 16#00000002; END_IF;IF (Bit[30]) THEN Result:=Result OR 16#40000000; END_IF;
IF (Bit[31]) THEN Result:=Result OR 16#80000000; END_IF;Sergio Bertana
Amministratore del forumNella libreria ePLCAuxLib.pll potrai trovare le funzioni VBitTest e VBitSet, che permettono di testare e settare lo stato dei bits di una variabile DWORD.
Per il test dei bits basterà effettuare da programma ladder 32 chiamate alla funzione VBitTest, mentre per il set dei bit occorrerà effettuare da programma ladder 32 chiamate alla funzione VBitSet. Allego un programma di esempio con la relativa stampa (Download programma, download stampa).
Novembre 9, 2010 alle 9:41 am in risposta a: Importazione/Esportazione macro tra progetti diversi #36565Sergio Bertana
Amministratore del forumNella versione attuale di EasyBuilder per eseguire l’export di macro occorre selezionare all’interno dell’editor di macro la macro desiderata (O parte di essa) e poi eseguire un copia di windows (Ctrl+C) per trasferirla nella clipboard.
La macro copiata può ora essere salvata in un comune file di testo e/o essere incollata in un editor di macro di un altro progetto (Ctrl-V). Ecco di seguito un esempio di macro salvata.
macro_command main()
short localtime[2] // second, hour
GetData(localtime[0], “Local HMI”, LW, 9018, 2)
if (localtime[1] >= 12) then
localtime[1] = localtime[1] – 12
end if
end macro_commandNota! Ogni linea di macro è terminata con la copia di caratteri <CR><LF>, può darsi che alcuni editor (Esempio Notepad) abbiano problemi di visualizzazione, consiglio di usare Write.
Sergio Bertana
Amministratore del forumLa gestione del backlight passa sempre dal PLC Control (Allego estratto manuale), basta collegare una variabile interna al terminale (Esempio una variabile bit LBxxxx) alla funzione Back light control (Write back).
Con un pulsante su pagina terminale è possibile agire sulla variabile attivandola e disattivandola forzando in questo modo l’accensione e spegnimanto del backlight.
Sergio Bertana
Amministratore del forumPurtroppo il formato dati è proprietario Weintek, e non viene rilasciata alcuna indicazione in merito.
Per risolvere il tuo problema ti consiglio nell’oggetto Registrazione dati di selezionare la memoria interna al terminale anzichè la chiave USB, in questo modo i dati sono salvati nel terminale senza dovere connettere chiavi USB esterne.
Poi tramite l’oggetto Backup (Allego estratto manuale), potrai realizzare ad esempio, un pulsante sul terminale che permette di trasferire i dati storicizzati, dalla memoria terminale alla chiave USB.
L’oggetto backup permette di definire il formato in cui vengono salvati i dati, e puoi quindi scegliere il classico formato (.CSV) che è molto facile da gestire da Visual Basic.
Novembre 5, 2010 alle 12:55 pm in risposta a: Convertitori Ethernet/Seriale in modalità paired #36557Sergio Bertana
Amministratore del forumTutti i nostri convertitori Ethernet/Seriale sia il modello ATC1000 che ATC2000 possono essere settati per il funzionamento server o client, vedi post per le differenze tra i due modelli.
In modalità server accettano connessioni TCP/IP da un PC o da un’altro convertitore (Settato in modalità client), i dati ricevuti dalla seriale sono inviati al client, che se è un convertitore Ethernet/Seriale, li ribalta in uscita sulla sua porta seriale e viceversa.
Quindi realizzando una rete con due convertitori (uno settato come server e l’altro come client) è possibile veicolare comunicazioni seriali su rete ethernet.
Ma leggendo la tua richiesta mi sembra di capire che tu devi connetterti ad un PC, in tal caso ti basterà utilizzare un solo convertitore Ethernet/Seriale, che sarà visibile dal PC in due modi.
Con connessione diretta TCP/IP con il modulo, basterà aprire un socket sull’indirizzo IP e sulla porta del modulo, i dati inviati al socket saranno trasmessi in uscita dalla porta seriale e viceversa.
Usando un software di Virtual COM, che installa una porta seriale nel PC (COMx) che può essere utilizzata come una normale porta seriale. Per utilizzare questa opzione consiglio l’impiego del modello ATC2000 che è provvisto di un software migliore.
Novembre 5, 2010 alle 7:40 am in risposta a: Problemi di configurazione convertitore WiFi/Seriale #36556Sergio Bertana
Amministratore del forumAppurato che l’access point operi in (802.11b/g), devi agire sui parametri wireless del modulo ATC200WF in particolare i parametri interessati sono:
set wlan auth <value>: Sets the authentication mode
set wlan channel <value>: Sets the wlan channel
set wlan join <value>: Sets the policy for joining/associating with access points
set wlan rate <value>: Sets the wireless data rateIn particolare il canale radio di comunicazione deve essere lo stesso dell’access point (ATC2000WF ha di default il canale 11). Attenzione! settando il canale 0 il modulo esegue automaticamente lo scan di tutti i canali selezionati nella channel mask (Di default sono tutti abilitati).
set wlan mask <value>: sets the wlan channel mask used for scanning channels with the auto-join policy 1 or 2, used when the channel is set to 0. Value is a bit-map where bit 0=channel 1. Input for this command can be entered in decimal or hex if prefixed with 0x. Default value is 0x1FFF (all channels)
Novembre 5, 2010 alle 7:33 am in risposta a: Problemi di configurazione convertitore WiFi/Seriale #36554Sergio Bertana
Amministratore del forumLa prima domanda è se siete sicuri che il router Siemens sia configurato per operare a 2.4 GHz (802.11b and 802.11g). Perché se è configurato per operare a 5 GHz (802.11a) non potrà mai colloquiare con l’ATC200WF.
I PC portatili possono collegarsi sia a 2.4 GHz che a 5 GHz.
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