Sergio Bertana
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Gennaio 15, 2009 alle 9:01 am in risposta a: Normativa italiana per utilizzo dispositivi wireless LAN #36262
Sergio Bertana
Amministratore del forumDispositivi 2,4Ghz in banda stretta
Nelle trasmissioni FHSS il segnale ad una data frequenza viene fatto “saltare” da una canale all’altro, distribuendosi su una banda di frequenze. Sono previsti 79 “hops set” canali da 1Mhz nel campo di frequenze da 2,402Ghz a 2,480Ghz.Come si evince dalla normativa la potenza massima ammessa è 100mW.
Dispositivi 2,4Ghz o 5Ghz in banda larga
Nelle trasmissioni DSSS viene utilizzata “frequenza diretta”, nella quale ogni bit viene trasmesso come una sequenza ridondante di bit, detta chip.Nelle trasmissioni OFDM viene utilizzato un tipo di modulazione multi-portante, che utilizza un numero elevato di sottoportanti ortogonali tra di loro.
Come si evince dalla normativa:
La potenza massima ammessa nella banda 2,4Ghz è 10mW/Mhz con limite massimo a 100mW.
La potenza massima ammessa nella banda 5Ghz è 50mW/Mhz con limite massimo a 1W.I dispositivi Nano e Power station utilizzano trasmissioni a banda larga in DSSS e OFDM, quindi nella parametrizzazione del dispositivo occorre prestare attenzione al valore massimo di potenza impostato relativamente alla ampiezza di canale selezionato.
Gennaio 15, 2009 alle 8:02 am in risposta a: Normativa italiana per utilizzo dispositivi wireless LAN #36261Sergio Bertana
Amministratore del forumA precisazione del post precedente allego anche estratto Annex 3, Pagina 9 (Wideband Data Transmission systems) delle raccomandazioni ERC “ERC RECOMMENDATION 70-03 (Tromsø 1997 and subsequent amendments)” versione del 30 maggio 2008. Download estratto.
Gennaio 8, 2009 alle 8:31 am in risposta a: Collegamento wireless da abitazione a router in ufficio #36259Sergio Bertana
Amministratore del forumPer soluzionare il suo problema le consiglio il prodotto Nano Station a 2.4Ghz o a 5GHz. Utilizzando due prodotti, uno connesso al router dell’ufficio ed uno presso l’abitazione del tecnico è possibile connettere il tecnico con la rete aziendale e/o con il router di accesso ad Internet. Il prodotto è utilizzabile anche in esterno, e per quanto riguarda la distanza di connessione faccio presente che tutte le distanze riportate fanno riferimento a connessioni dove il percorso tra le antenne è sgombro, questo percorso prende il nome di LOS (line of sight), ma anche se abbiamo visibilità ottica tra i due punti questo non vuol dire necessariamente che sia possibile un link radio tra di essi, eventuali ostacoli potrebbero rientrare nella Fresnel zone disturbando il segnale. Allego per il download una breve guida sulla Fresnel zone reperita sul web. In merito alle normative vigenti sull’impiego del prodotto rimando alla lettura di questo post.
Gennaio 7, 2009 alle 2:11 pm in risposta a: Utilizzo Real Time Clock del PLC con terminale MT500 #36258Sergio Bertana
Amministratore del forumAggiungo una precisazione importante, i valori del real time clock che il terminale legge dal PLC devono essere nel formato BCD. Nelle variabili PLC invece, essi sono gestiti nel formato esadecimale, quindi occorre effettuare una conversione del formato.
Nel programma di esempio è stata utilizzata l’istruzione HBCD per convertire i valori letti dal terminale dal formato esadecimale a BCD. Mentre l’istruzione BCDH è stata utilizzata per convertire i valori scritti dal terminale dal formato BCD a esadecimale.
Sergio Bertana
Amministratore del forumQuando è attivo lo spegnimento automatico ed è passato il tempo impostato il back light si spegnerà automaticamente.
Nel caso l’utente desideri forzare l’accensione del back light da PLC dopo lo spegnimento automatico (In caso ad esempio di allarmi o altre condizioni che necessitano attenzione dell’operatore) è necessario settare il bit collegato all’oggetto PLC control confermando lo spegnimento del back light e poi resettarlo forzandone la riaccensione.
Non essendo possibile da PLC conoscere lo stato del back light, questa sequenza di spegnimento/accensione potrebbe avvenire mentre il back light è ancora acceso che quindi verebbe spento e riacceso velocemente.
Dicembre 17, 2008 alle 10:47 am in risposta a: Porte seriali virtuali con convertitori Ethernet/Seriale #36256Sergio Bertana
Amministratore del forumIl numero delle porte COM installabili dal programma virtual COM è il massimo supportato dal sistema operativo Windows, cioè 255 porte.
Naturalmente le porte seriali già presenti nel PC (Seriali reali, modems, convertitori USB/Seriali, ecc.) condividono questo spazio di allocazione, quindi il numero di porte installabili è dato dalla differenza tra il valore massimo (255) ed il numero di porte presenti.
Dicembre 12, 2008 alle 2:08 pm in risposta a: Utilizzo Real Time Clock del PLC con terminale MT500 #36254Sergio Bertana
Amministratore del forumA completamento del post precedente allego un programma che contiene un progetto Remoter per NetlogII ed un progette Easy Builder per un terminale MT506T (320*234).
Programma Netlog
Appoggia l’RTC in variabili word area PLC gestendo il controllo sulla variazione del valore da modbus ed il conseguente preset del RTC.
Viene gestita la visualizzazione sul display del Netlog del valore RTC con possibilità di preset.
Vengono appoggiati gli ingressi logici su flag di memoria per poter essere acquisiti dal terminale.Programma Terminale
Viene gestita la visualizzazione e l’impostazione da terminale dei valori di data e ora, che agiscono direttamente sull’RTC del Netlog.
Viene gestito il data transfer dei valori RTC dal Netlog nelle LW locali del terminale.
Viene gestita la visualizzazione allarmi sulla attivazione dei primi 4 ingressi digitali del Netlog. In questo modo è possibile verificare come il valore di data e ora relativo all’allarme è quello relativo all’RTC del Netlog.Novembre 29, 2008 alle 7:32 am in risposta a: Connessione a rete Internet in modalità wireless #36253Sergio Bertana
Amministratore del forumQuando parli di IP privato suppongo parli di un indirizzo IP raggiungibile da rete Internet.
Intanto per connessioni su rete Internet serve un prodotto in grado di gestire lo stack TCP/IP i router sono in grado di gestirlo direttamente, mentre l’unico modem tra i nostri prodotti in grado di gestirlo autonomamente è il modem Telit con programmazione in Python per tutti gli altri modem è necessario connetterli ad un dispositivo in grado di gestire lo stack TCP/IP esternamente, esempio un PC.
Ma a questo indirizzo IP cosa devi connettere ?
Se utilizzi un router ti troverai una linea ethernet con possibilità di avere su quell’indirizzo tutte le porte supportate dal protocollo.
In merito all’indirizzo IP statico è un servizio che deve essere acquistato dal gestore di rete, e sinceramente non ne conosco ne la disponibilità ne il prezzo.
I due routers menzionati precedentemente hanno come caratteristica la possibilità di collegarsi al server DynDNS e tramite questo servizio (gratuito) è possibile conoscere in ogni momento l’indirizzo IP dinamico del prodotto permettendo di raggiungerlo con un nome (esempio MioDispositivo.xxx).
Ricordo comunque che alcuni gestori (Vodafone, 3G) eseguono un NAT sugli indirizzi IP pertanto l’indirizzo registrato presso il servizio DynDNS non è raggiungibile. L’indirizzo IP è invece raggiungibile con i gestori TIM e Wind.
Sergio Bertana
Amministratore del forumUn suggerimento che potrebbe essere utile riguarda la velocità della linea seriale, se vuoi essere sicuro che la linea seriale del modem abbia una velocità di connessione (Baud rate) fissa devi utilizzare il comando AT+IPR.
Di default il modem ha settato l’autobaudrate AT+IPR=0, e quindi modifica il baud rate in funzione dei dati che riceve dalla linea seriale, mentre in modalità autoanswer è necessario che il suo baud rare sia fisso. Usa ad esempio AT+IP=9600 per fissare 9600 baud. Il comando AT+IPR? ritorna l’elenco dei baud rates supportati dal modem.
Il valore fissato con il comando AT+IPR viene automaticamente salvato nella memoria non volatile del modem pertanto è automaticamente impostato alla accensione.
Stesso discorso per gli altri parametri di comunicazione, numero bits e parità. Il comando AT+ICF imposta questi parametri, esempio AT+ICF=1 imposta 8 bits nessuna parità, AT+ICF=2, 1 imposta 8 bits parità pari. Il comando AT+ICF? ritorna l’elenco dei modi supportati dal modem.
Il valore fissato con il comando AT+ICF è memorizzato nella memoria volatile, per trasferirlo nella memoria non volatile utilizza il comando AT&W.
Sergio Bertana
Amministratore del forumProbabilmente sei incorso nel più banale e più classico dei problemi, stai eseguendo le prove chiamando il modem da una linea analogica PSTN e la tua SIM è una SIM dati a numerazione unica (Cioè ha un solo numero a cui vengono indirizzate tutte le chiamate, voce, dati, fax).
Le chiamate da linea analogica PSTN vengono automaticamente riconosciute come chiamate voce ed il modem non risponde alle chiamate voce.
Per verificare il funzionamento del modem devi effettuare la chiamata da un’altro modem GSM (Sempre con SIM dati) ed in tal caso vedrai che il modem funzionerà.
Esistono comunque in commercio SIM specifiche per comunicazione M2M che hanno solo la numerazione dati e/o 2 numeri uno per i dati ed uno per i fax. Utilizando queste SIM potrai chiamando il numero dati, gestire la connessione anche da linea analogica PSTN.
Sergio Bertana
Amministratore del forumDovendo implementare una logica di gestione delle informazioni ricevute dal Poseidon (Temporizzazione mancanza rete, limite di temperatura, ecc) credo che la soluzione passi forzatamente per lo sviluppo di una applicazione ad hoc.
Le informazioni sullo stato dei contatti in ingresso e sul valore di temperatura possono essere acquisite tramite messaggi SNMP. Il modulo Poseidon può anche su condizione di allarme (Variazione stato ingressi logici o limite temperatura) inviare trap SNMP, Email, messaggi SMS.
Per la gestione dei messaggi SMS occorre collegare un modem GSM alla porta seriale del dispositivo.
Sergio Bertana
Amministratore del forumPer quanto riguarda la trasmissione in broadcasting non esistono problemi, tutto quello trasmesso da un apparecchio viene ricevuto da tutti gli altri. Il ptroblema deriva dalle collisioni in trasmissione tra due apparecchi o tra un apparecchio e un’eventuale fonte di disturbo, in questo caso il dato trasmesso non verrebbe ricevuto dagli altri.
Solitamente si preferisce creare una rete di tipo master/slave dove il master coordinatore invia dati agli slaves ricevendo una risposta di Ack che garantisce la ricezione. Nel suo caso se la tramissione del dato serve a tutti gli altri veicoli, potrebbe realizzare un sistema di invio da parte degli altri veicoli di un Ack al veicolo che ha inviato il messsaggio il quale se non riceve tutti gli Ack provvederà a reinviare il messaggio.
Per quanto concerne la normativa non esistono limiti al tipo di trasmissione desiderato.
Naturalmente ogni ostacolo naturare come dossi, case, curve hanno sicuramente un effetto di attenuazione, certo dipende molto dalle distanze che è necessario coprire.
Per quanto riguarda l’autorizzazione se si stratta di un privato, è sufficente inoltrare domanda pagando i 12 euro. Esiste invece una procedura diversa per le aziende le quali devono:
Compilare la domanda ed inviarla alla sede regionale con il contributo per l’istruttoria.
Attendere l’autorizzazione prima di usare la rete radio
Versare il contributo annuo per il mantenimentoSergio Bertana
Amministratore del forumDurante l’emulazione il PC simula il terminale nella sua configurazione massima indipendentemente dal modello di terminale impostato.
Quindi attenzione! simulando un progetto sviluppato con il modello entry level della gamma come MT505, l’emulatore simulerà anche il real time clock e l’area ritentiva RW (Recipe Word) anche se non presenti realmente nel terminale reale.
Quando viene utilizzato il simulatore del terminale su PC come riferimento di tempo viene utilizzato l’orologio del PC, per evitare di modificarne inavvertitamente le impostazioni tutte le operazioni di scrittura sono disabilitate.
Sergio Bertana
Amministratore del forumSono previste due livelli di emulazione.
Emulazione attivata all”interno del programma EasyBuilder, la connessione con il PLC avviene attraverso il terminale, l’emulatore dialoga con il terminale in seriale utilizzando un protocollo proprietario, il terminale dialoga con il PLC utilizzando il protocollo impostato nel progetto. Questa soluzione è utile per la immediatezza di utilizzo e per permettere di utilizzare la connessione esistente tra terminale e PLC (Magari di tipo RS422/485) senza dover inserire convertitori sulla seriale del PC.
Emulazione effettuata da EasyManager, scegliendo l’opzione emulatore on line, in questo modo è il PC stesso che dialoga con il PLC utilizzando la propria linea seriale ed il protocollo definito nelle impostazioni del progetto. Il terminale in questo caso non è necessario.
Sergio Bertana
Amministratore del forumAttenzione! Il terminale entry level della gamma, MT505 non ha la gestione del real time clock e della memoria ritentiva, cosi come indicato in questo post.
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