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Sergio Bertana

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  • in risposta a: Termometro IP STE, in modalità demo mode #36379
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Aggiungo un post per precisare che la procedura di restore hardware della configurazione di default, è anche quella da utilizzarsi nel caso si sia dimenticata la password di accesso al sistema.

    in risposta a: Termometro IP STE, impostazioni per invio Email di allarme #36378
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Ho effettuato delle prove pratiche su di un STE, e dopo avere definito correttamente i parametri richiesti nel menù Email ed avere effettuato il test con esito positivo. Sono andato nel menù Sensors ed impostando i valori nella colonna Save Range in modo da generare errore (Ho confermato con tasto Save e la riga di visualizazione si è colorata di rosso) mi è stata regolarmente inviata la mail di avvertimento.

    Naturalmente ho attivato il tick nella colonna Email. Di seguito il testo delle Email inviate, come si nota viene inviato un messaggio quando la temperatura supera il valore di soglia (1) e quando rientra (2). Quando la temperatura scende sotto al valore di soglia (3) e quando rientra (4).

    1) 215  Sensor 215  19.5   °C          10.0 ~ 18.0        ALARM START
    2) 215  Sensor 215  19.5   °C          10.0 ~ 20.0        ALARM END
    3) 215  Sensor 215  19.5   °C          20.0 ~ 20.0        ALARM START
    4) 215  Sensor 215  19.5   °C          10.0 ~ 20.0        ALARM END

    Attenzione! Verifica che il tuo server di posta non consideri la Email ricevuta come spam o phishing e la cestini.

    in risposta a: Termometro IP STE, in modalità demo mode #36377
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    E’ possibile effettuare il restore delle condizioni di default anche in modo hardware. Aprire il dispositivo STE premendo leggermente ai lati e tirando verso l’alto.

    All’interno si troverà un jumper (Vicono ai connettori RJ11 dei sensori), basta a sistema spento, inserire il ponticello e poi accendere il sistema. Attendere 15 secondi, poi spegnere il sistema e togliere il ponticello.

    Le due modalità di restore dei parametri di default sono riportate nel manuale del prodotto alla voce Restoring factory defaults. Riporto stralcio del manuale.

    Right-click a device MAC address. Within 60 seconds after powering up the unit, factory defaults can be restored using UDP Config.

    Disconnect the power jack, connect the jumper near the RJ11 sockets, power up the device and wait 15 seconds. Then, disconnect the power and disconnect the jumper. The device is ready in its factory default configuration.

    in risposta a: Posizionamento scaricatore surge per antenne #36376
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Lo scaricatore surge per antenne, come tutti i dispositivi che proteggono dalla scariche elettriche (Fulmini) deve essere posizionato il più vicino possibile alla fonte che potrebbe essere interessata alla scarica elettrica (Nel nostro caso l’antenna). Lo scaricatore è provvisto di un connettore N-Maschio che si innesta direttamente nel connettore N-Femmina di cui è provvista l’antenna Yagi.

    Pertanto consiglio di montarlo direttamente addossato all’antenna, e, di provvedere ad una adeguata messa a terra dello stesso. Se il palo è un palo zincato ed ha una buona connessione con la terra può essere utilizzato il palo stesso. Meglio sarebbe avere un picchetto di terra da cui parte una trecciola di rame che poi è saldamente fissata al palo di sostegno dell’antenna realizzando in questo modo una ottimale messa a terra del palo.

    in risposta a: Problemi sulla configurazione ATC-1000 #36375
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Vediamo l’utilizzo del protocollo UDP, come detto prima l’UDP è un protocollo senza handshake ed a differenza del TCP che prevede la creazione di un socket tra il client ed il server, dove i due nodi si accordano sulle porte da utilizzare, nell’UDP non vi è accordo tra i nodi.  Pertanto occorre da entrambi i lati impostare sia l’indirizzo IP che la porta da utilizzare per la connessione.

    Nel software vitual COM occorre definire oltre all’indirizzo IP dell’ATC (IP address) e la sua porta (Remote port), anche la porta locale (Local port) del PC. Nell’ATC tramite pagina web occorre definire oltre alla porta locale (Local port) anche l’indirizzo IP del PC e la porta remota dello stesso (Remote address).

    L’ATC-1000 può gestire fino a 10 connessioni UDP contemporanee, questo significa che fino a 10 PC con la virtual COM possono connettersi contemporaneamente al convertitore, i dati inviati da ogni PC saranno trasferiti in uscita sulla seriale del convertitore, mentre i dati ricevuti dalla seriale del convertitore saranno inviati contemporaneamente a tutte le connessione UDP attive.

    in risposta a: Problemi sulla configurazione ATC-1000 #36374
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    In merito al problema delle pagine web “sporche” non credo sia una incompatibilità con IExplorer lo utilizzo anch’io con Explorer senza problemi. Per scrupolo se puoi fare una verifica con altri browser e/o un’altro PC tanto per esseri certi che non sia una incompatibilità con la configurazione del PC che utilizzi.

    Eventualmente puoi ritornarci il prodotto e vediamo di soluzionare il problema, non è possibile ricaricare il firmware da parte del cliente finale.

    In riferimento al software di virtual COM è stata rilasciata la versione 3.3, ma io considero ancora migliore la 2.0.9 forse anche perchè ci sono affezionato.

    in risposta a: Connessione porte seriali terminali touch screen #36372
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Per facilitare il collegamento dei terminali con i nostri prodotti (Che hanno la RS232 su connettore RJ45) è disponibile sul sito un adattatore componibile (Codice VEPV003000) che in abbinamento al cavo CBL057**00 di lunghezza desiderata, permette di realizzare semplicemente la connessione. Nella foto è visibile lo schema di connessione da realizzare.

    in risposta a: Problemi sulla configurazione ATC-1000 #36371
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    La versione 3 del VCOM è in effetti esageratamente piu lenta della versione 2, abbiamo messo sul sito per il download la versione 3.3 ma non ho ancora effettuato prove comparative. Come dicevo nel post precedente io utilizzo la versione 2.0.9 senza problemi.

    In merito alla velocità occore considerare alcuni parametri, la trasmissione in rete ethernet avviene a pacchetti, cioè il convertitore attende un pacchetto dati prima di inviarlo sulla rete, quindi bufferizza i dati in ingresso e quando non arrivano piu dati per un tempo o quando il suo buffer è pieno li pachettizza e li invia sulla rete. Quindi sicuramente questo introduce tempi di ritardo.

    Il protocollo TCP è molto piu lento del protocollo UDP, in quanto è un protocollo che prevede l’acknowledgement del dato inviato, quindi vi sono come minimo il doppio di pacchetti in transito sulla rete rispetto all’UDP. Naturalmente il TCP garantisce la consegna del pachetto mentre l’UDP no. Ma nel caso di trasmisione di pacchetti seriali che già hanno un loro controllo di trasmissione (Esempio Modbus) l’ulteriore controllo effettuato dal TCP è ridondante.

    Dove è possibile conviene evitare l’uso della COM virtuale effettuando direttamente la connessione al socket TCP o UDP del convertitore. Esempio utilizzando Hyperterminal non in connessione su porta COM ma su socket, naturalmente se si usa un programma commerciale occorre che il programma preveda questa possibilità.

    in risposta a: Disabilitazione barra di stato e freccia mouse #36369
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Certo è possibile eseguire le disabilitazioni richieste, nel terminale cos’ì come indicato nel Manuale registri area riservata, esistono una serie di variabili interne alcune a bit indicate con LB-xxxx, altre a word indicate LW-xxxx, che permettono di configurare il funzionamento del terminale. Oltre a quelle indicate nel manuale ne esistono altre non documentate:

    LB-9018 OFF:Abilita freccia mouse, ON:Disabilita freccia mouse.
    LB-9020 OFF:Disabilita barra di stato, ON:Abilita barra di stato.

    Per la attivazione/disattivazione di queste variabili, occorre inserire nella pagina di default del terminale (Quella che viene visualizzata alla accensione), un oggetto imposta bit, per ogni bit da configurare. Nella funzione dell’oggetto è possibile definire se il bit indirizzato và impostato ad ON oppure ad OFF, vedi figura.

    in risposta a: Connessione porte seriali terminali touch screen #36368
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Tutti i terminali MT6000, MT8000, serie i, hanno le stesse connessioni seriali disposte su due connettori 9 poli come visibile dalla tabella sottoriportata. COM Port Pin Designations download.

    Conettore 9 Pin maschio, COM1[RS232] e COM2[RS232].

    Pin 1: Non usato
    Pin 2: RxD [COM1]
    Pin 3: TxD [COM1]
    Pin 4: TxD [COM2]
    Pin 5: GND [COM1], [COM2]
    Pin 6: RxD [COM2]
    Pin 7: RTS [COM1]
    Pin 8: CTS [COM1]
    Pin 9: Non usato

    Conettore 9 Pin femmina, COM1[RS485], COM3[RS232] e COM3[RS485].

    Pin 1: Data- (RS485 2 fili), Rx- (RS485 4 fili) [COM1]
    Pin 2: Data+ (RS485 2 fili), Rx+ (RS485 4 fili) [COM1]
    Pin 3: Tx- (RS485 4 fili) [COM1]
    Pin 4: Tx+ (RS485 4 fili) [COM1]
    Pin 5: GND [COM1], [COM3]
    Pin 6: Data- (RS485 2 fili) [COM3]
    Pin 7: TxD [COM3]
    Pin 8: RxD [COM3]
    Pin 9: Data+ (RS485 2 fili) [COM3]

    Unica eccezione è il terminale 6050i che dispone di una sola porta di comunicazione disposta su di un connettore 9 pin maschio, COM1[RS485] e COM1[RS232].

    Pin 1: Data- (RS485 2 fili), Rx- (RS485 4 fili) [COM1]
    Pin 2: Data+ (RS485 2 fili), Rx+ (RS485 4 fili) [COM1]
    Pin 3: Tx- (RS485 4 fili) [COM1]
    Pin 4: Tx+ (RS485 4 fili) [COM1]
    Pin 5: GND [COM1]
    Pin 6: TxD [COM1]
    Pin 7: Non usato
    Pin 8: Non usato
    Pin 9: RxD [COM1]

    in risposta a: Installazione driver USB per terminali touch screen #36367
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Ricordo che le informazioni su come installare il driver USB sono presenti consultando l’help in linea del programma EasyBuilder8000 al capitolo Q&A alla voce How to install Weintek USB driver. Per comodità riporto estratto del manuale per il download.

    in risposta a: Problemi sulla configurazione ATC-1000 #36366
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Le operazioni da te fatte sembrano tutte corrette, però vediamo ad uno ad uno i problemi lamentati. Partiamo dall’ultimo.

    La versione 3 del software VCOM ha effettivamente dei problemi, io uso la versione 2.0.9 che non mi dà alcun problema.

    Il problema dei caratteri errati ricevuti dalla seriale, è probabilmente da inputarsi ad una errata configurazione della porta, come indicato in questo post, l’ATC-1000 a differenza dell’ATC-2000 e dei convertitori TRPC3x, non permette l’impostazione dei parametri di comunicazione dalla porta virtuale, in pratica la porta seriale del dispositivo assume i parametri di comunicazioni impostati da pagina web, indipendentemente dalle impostazioni effettuate dal programma che opera con la porta virtuale (Esempio Hyperterminal).

    Non mi sembra normale invece che la pagina web di configurazione dell’UART presenti caratteri sporchi, se questo succede potrebbe indicare un qualche problema nel prodotto.

    Fai tutte le verifiche del caso, eventualmente puoi ritornarci il prodotto e dopo le opportune verifiche valuteremo se ripararlo o sostituirtelo in garanzia.

    in risposta a: Configurazione convertitore ethernet/seriale ATC-1000 #36364
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Installando sul PC il software VCOM, è possibile utilizzare il convertitore come se fosse una porta seriale fisica del PC. VCOM installa una porta COMx che sarà accessibile da qualsiasi programma seriale (Esempio Hyperterminal).

    Eseguendo VCOM si apre una finestra, nel basso il pulsante di Search device permette di eseguire uno scan della rete ethernet alla ricerca dei dispositivi ATC-1000 connessi. Tutti i dispositivi trovati verranno visualizzati nella finestra, selezionando il dispositivo e aprendo il tab VCOM è possibile impostare i parametri di configurazione porta seriale abbinata.

    Attenzione! l’ATC-1000 a differenza dell’ATC-2000 non permette l’impostazione dei parametri di comunicazione dalla porta virtuale, in pratica la porta seriale del dispositivo assume i parametri di comunicazioni impostati da pagina web, indipendentemente dalle impostazioni effettuati dal programma che opera con la porta virtuale.

    in risposta a: Alla accensione compare la scritta “Floppy disk fail” #36363
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    I terminali hanno un BIOS simile a quello dei PC, ed hanno una memoria di configurazione del BIOS che permette di configurare le varie periferiche presenti. Probabilmente si è sconfigurata la memoria e si è abilitata la gestione del floppy disk, che in realtà non è presente nel terminale. Quindi il BIOS alla accensione controlla il dispositivo e non trovandolo si blocca visualizando il messaggio “Floppy disk fail”.

    Per risolvere il problema occorre colegare una tastiera USB al terminale, all’accensione premere il tasto Canc per accedere al BIOS (Nel caso chieda una password è 2378).

    Andare nell’Advanced Bios Features
    In Second Boot Device selezionare Disable
    In Boot up floppy Seek selezionare Disable
    Uscire salvando.

    in risposta a: Raggiungere un convertitore ethernet/seriale da IP pubblico #36362
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Attenzione, occore verificare che il provider del servizio ADSL o satellitare utilizzi un IP pubblico, anche se non è un IP statico. Molti routers ADSL, wirelesss, satellitari gestiscono il servizio DynDNS per permettere di conoscere l’IP dinamico ad essi assegnato al momento della connessione. Tramite questo IP sarà poi possibile sfruttando il NAT raggiungere il convertitore interno alla rete.

    Ma alcuni provider per sopperire alla carenza di IP gestiscono la rete utilizzando il NAT sugli utenti connessi, pertanto l’IP asegnato non è pubblico, ma è un IP interno alla rete del provider. In tal caso non è possibile raggiungere il nodo dall’esterno.

    Per capire se il proprio IP è accessibile basta, conoscendo l’IP assegnato al router al momento della connessione, effettuare un ping da un’altro PC connesso alla rete Internet e verificare se viene ritornata risposta.

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