Sergio Bertana
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Sergio Bertana
Amministratore del forumPer le vostre esigenze vista la distanza tra i due edifici consiglierei l’utilizzo di due dispositivi Nano Station a 2.4 o 5 Ghz. La scelta della frequenza è solo in funzione di eventuale presenze di altri reti wireles nella zona, le reti a 5 Ghz sono relativamente nuove ed è quindi probabile che non vi siano molte altre reti in zona. Se le distanze tra gli edifici fossero maggiori, è possibile utilizzare un Bullet abbinato ad una antenna direttiva ad alto guadagno.
Naturalmente è importante che i due dispositivi siano a vista ottica e non vi siano ostacoli (Anche gli alberi sono da considerarsi ostacoli) tra di loro e che le antenne siano perfettamente allineate. Altra considerazione importante è il rispetto della Fresnel Zone, Allego per il download una breve guida sulla Fresnel zone reperita sul web. Rimando a questa FAQ per ulteriori informazioni.
Configurando i due dispositivi in modalità bridge, si crea un cavo ethernet virtuale tra i di loro che estende la rete tra le due postazioni, quindi tutti i dispositivi connessi sulla rete a valle di un dispositivo saranno fisicamente in rete con quelli connessi all’altro dispositivo.
Come consiglio suggerisco di impostare IP statici sui due dispositivi, in modo da poterli raggiungere (Utilizzando un browser) e visualizzare la pagina web che ne riporta lo stato di funzionamento, il livello del segnale ed altro.
Aprile 17, 2009 alle 6:46 am in risposta a: Velocità scambio dati degli standards di comunicazione #36312Sergio Bertana
Amministratore del forumHSDPA è l’acronimo inglese di High Speed Downlink Packet Access (In Italia si usa anche il termine ADSM, forgiato su ADSL+mobile), un protocollo introdotto nello standard UMTS per migliorarne le prestazioni, aumentando la capacità delle reti, ed ampliando la larghezza di banda che, in download, può raggiungere la velocità massima teorica di 14,4 Mbit/s downlink e 2,0 Mbit/s in uplink.
Questa tecnologia sta aumentando sempre di più la propria diffusione, con un numero crescente di reti telefoniche capaci di comunicare secondo questo standard.
Aprile 17, 2009 alle 6:17 am in risposta a: Interfaccia con centralini telefonici e memorizzazione log #36311Sergio Bertana
Amministratore del forumSi infatti una delle caratteristiche che differenziano il PortStore4 dagli altri modelli è la possibilità di avvertire tramite Email quando la dimensione dei dati presenti nel buffer supera un livello di soglia.
Inoltre il prodotto può inviare oltre alla Email di avvertimento anche una Email contenente tutti i dati presenti nel buffer. Il PortStore4 può anche programmato per inviare una Email con i dati periodicamente, garantendo in questo modo una sorta di Watch dog controller. Se il sistema server non riceve la mail periodicamente può scatenare un alert per indicare che vi è un problema di connessione con il PortStore.
Aprile 16, 2009 alle 6:18 am in risposta a: Interfaccia con centralini telefonici e memorizzazione log #36308Sergio Bertana
Amministratore del forumPurtroppo il fornitore non ha reso ancora disponibile il manuale del prodotto PortStore 4, le informazioni generali sul suo funzionamento sono disponibili consultando il manuale del prodotto PorStore2 PL di cui è disponibile il download presso il nostro sito.
Aprile 15, 2009 alle 8:18 am in risposta a: Interfaccia con centralini telefonici e memorizzazione log #36307Sergio Bertana
Amministratore del forumLa famiglia di prodotti PortStore, è nata appositamente per soluzionare le richieste poste dal cliente.
Solitamente i centralini telefonici, dispongono di una uscita seriale a cui è possibile connettere una stampante, il centralino invia sulla stampante tutti dati relativi ad ogni chiamata. I prodotti PortStore si connettono alla porta seriale del centralino telefonico e “catturano” tutte le stringhe dati inviate in uscita. Le stringhe vengono memorizzate all’interno del buffer del prodotto, che potrà poi essere “scaricato” tramite una connessione TCP/IP anche tramite Internet.
I diversi prodotti PortStore si differenziano per il numero di porte seriali disponibili, la dimensione del buffer interno, la possibilità di utilizzare protocolli diversi per lo scaricamento dei dati presenti nel buffer, vedere elenco.
Il modo piu semplice per automatizzare e centralizzare le informazioni è di utilizzare il programma PsEye che permette di connettersi in modo automatico ai vari PortStore e di scaricare i dati dal loro buffer salvandoli su di un file su disco. Il file su disco è un file testo che riporta esattamente le stesse stringhe ascii che il centralino ha inviato alla stampante.
Aprile 10, 2009 alle 4:41 pm in risposta a: Utilizzo software di alarm management con prodotti Damocles #36305Sergio Bertana
Amministratore del forumAprile 7, 2009 alle 2:59 pm in risposta a: Connessione terminali serie MT500 e MT8000 con PLC Omron #36304Sergio Bertana
Amministratore del forumTutti i terminali operatore da noi distribuiti supportano la connessione con quasi tutti i PLC presenti sul mercato. Nella richiesta specifica di Omron sono supportate le connessioni con i PLC della serie CPM, CQM, C200H/HS/ALPHA così come riportato nella documentazione tecnica scaricabile dal nostro sito. Per quanto riguarda i cavi di connessione e programmazione, nel manuale utente allegato al prodotto (O scaricabile dal nostro sito) è presente lo schema elettrico di realizzazione. Il software di sviluppo è scaricabile dal nostro sito ed è assolutamente gratuito, non è richiesto l’acquisto di nessun altro pacchetto software od hardware. Altra particolarità interessante del software di sviluppo è quella di poter emulare il funzionamento reale del terminale su PC permettendo di testare il funzionamento del programma sviluppato (Anche on line con il PLC) direttamente nel software di sviluppo senza dover utilizzare il terminale. Per tutti i downloads andare alla pagina dei terminali nella sezione download.
Sergio Bertana
Amministratore del forumI comandi per l’acquisizione dei contatti puliti sono gli stessi di quelli di acquisizione temperatura.
Il comando è: T<address>I, esempio TAI
Contatto aperto (Data IT Bus sconnesso) il modulo risponde: *<address><Status><CR>, esempio *A000.00s
Contatto chiuso (Data IT Bus connesso con GND) il modulo risponde: *<address><Status><CR>, esempio *A001.00sLa chiusura del contatto provoca l’accensione del led posto dietro al connettore IT Bus.
Sergio Bertana
Amministratore del forumOgni modulo Spider può acquisire 4 sensori su IT Bus, viene assegnato un indirizzo per ognuno dei sensori. Tramite gli switch è possibile assegnare il range di indirizzo dei 4 ingressi. Gli switch 1, 2, 3 definiscono gli indirizzi:
[0 0 0] – Indirizzo sensori: A, a, B, b
[1 0 0] – Indirizzo sensori: C, c, D, d
[0 1 0] – Indirizzo sensori: E, e, F, f
[1 1 0] – Indirizzo sensori: G, g, H, h
[0 0 1] – Indirizzo sensori: I, i, J, j
[1 0 1] – Indirizzo sensori: K, k, L, l
[0 1 1] – Indirizzo sensori: M, m, N, n
[1 1 1] – Indirizzo sensori: O, o, P, pLo switch 4 abilita la connessione al IT Bus di contatti puliti, trasformando lo Spider in un sistema per acquisizione ingressi logici. E’ possibile avere contatti puliti su qualche ingresso dello spider e sensori IT Bus su altri.
[0] – Dry Contact: Yes
[1] – Dry Contact: NoSergio Bertana
Amministratore del forumAggiungo alcune note sulla sicurezza della comunicazione del protocollo SNMP, è chiaro che l’attivazione di un servizio SNMP implichi la necessità di proteggere gli accessi, per non lasciare a chiunque di ottenere le informazioni relative. Le apparecchiature, collegate alla rete, pubblicano delle informazioni attraverso il protocollo SNMP, in questi casi, dimenticare di modificare i nomi predefiniti delle comunità di lettura e scrittura, può essere fatale.
Per modificare i nomi delle comunità di acceso al servizio SNMP ed i loro privilegi di acesso, occorre connettersi con un browser al dispositivo, attivare l’utility di Flash setup, e dal tab SNMP è possibile definire i nuovi nomi di comunità ed i loro privilegi di acceso. Dalla stessa finestra è possibile definire la porta UDP del servizio (Default 161) e l’indirizzo IP e la porta del dispositivo a cui inviare i mesaggi di trap.
Sergio Bertana
Amministratore del forumBasandomi sul file MIB attuale del Poseidon 3268 ed utilizzando un terminale UDP, ad esempio il programma Toolly, è possibile inviare sulla porta 161 del Poseidon due semplici stringhe in formato binario che permettono di attivare e disattivare il relè 1 in uscita del modulo, ricevendo una stringa di risposta.
Per spegnere l’uscita, inviare la stringa binaria: “30 82 00 35 02 01 00 04 07 70 72 69 76 61 74 65 a3 82 00 25 02 02 73 27 02 01 00 02 01 00 30 82 00 17 30 82 00 13 06 0e 2b 06 01 04 01 81 aa 24 03 03 02 01 02 01 02 01 00”
Per accendere l’uscita, inviare la stringa binaria: “30 82 00 35 02 01 00 04 07 70 72 69 76 61 74 65 a3 82 00 25 02 02 73 24 02 01 00 02 01 00 30 82 00 17 30 82 00 13 06 0e 2b 06 01 04 01 81 aa 24 03 03 02 01 02 01 02 01 01”
Per testare il funzionamento basta attivare il tab UDP del programma Hercules, definire l’indirizzo IP del modulo Poseidon, copiare le due stringhe nelle finestre di invio, attivando il tick HEX, agendo sul pulsante di Send inviare la stringa.
Naturalmente le stringhe funzionano solo se il dispositivo si trova nella configurazione di default dove la comunità private è abilitata sia alla lettura che alla scrittura delle variabili.Sergio Bertana
Amministratore del forumPer la gestione del protocollo SNMP su PC, è possibile utilizzare Getif, un programma gratuito scaricabile dal sito del produttore. Hw-Group fornisce una presentazione video flash sull’utilizzo del programma Getif con i proprii prodotti Poseidon, rimando al sito Hw-Group per la visione della presentazione.
Sergio Bertana
Amministratore del forumIl Simple Network Managment Protocol (SNMP) è un protocollo utilizzato per la gestione dell’infrastruttura di rete, permette il monitoraggio (statistiche sullo stato dei sistemi) ed il controllo (modifica delle impostazioni) di dispositivi di rete quali Server, Router, Switch, ecc..
Sostanzialmente una rete SNMP è composta da una o più stazioni di gestione (Management Station) e da agenti SNMP (SNMP Agent). Come management station è possibile utilizzare programmi specifici su PC, i sistemi Poseidon operano come SNMP agent avendo il completo supporto del protocollo. Gli agent oltre a rispondere alle richieste SNMP possono al verificarsi di determinati eventi inviare messaggi le cosidette trap.
SNMP utilizza come protocollo di trasmissione UDP in modo da ottenere migliori performance e minore overhead della rete. Solitamente viene utilizzata la porta 161 per le interrogazioni e le risposte, e la porta 162 come destinazione dei messaggi trap generati dagli agent.
Nell’architettura SNMP, per ogni agent è definita una MIB (Management Information Base) una sorta di database dove vengono salvate le informazioni dell’agent. Il manager può richiedere o settare le instanze che sono nel MIB e che sono strutturate ad albero i cui differenti rami sono identificati da uno speciale numero (Object Identifier). Collegandosi con un browser al dispositivo Poseidon dalla pagina web visualizzata è possibile eseguire il download del file MIB direttamente dal dispositivo e salvarlo su disco.
Nel caso di un Poseidon 3268, ad esempio è possibile leggere lo stato dei 4 contatti logici in ingresso, comandare lo stato dei 2 relè in uscita oltre a leggere i valori di temperatura ed umidità dei sensori connessi.
Sergio Bertana
Amministratore del forumRicordo che in alternativa ai moduli di acquisizione I/O, è possibile utilizzare anche i nostri prodotti SlimLine che con un semplice programma possono diventare degli I/O remoti intelligenti. Tutti i prodotti dotati di interfaccia RS485 dispongono di interfaccia isolata con driver Fail-safe e capace di sostenere fino a 128 dispositivi sulla stessa rete. Tutti i prodotti supportano il protocollo modbus RTU sia in modalità slave che master, inoltre essendo programmabili possono eseguire operazioni locali sugli I/O quali conteggio, temporizzazione e logiche relazionali tra gli I/O. Utilizzando moduli di estensione è possibile connettere in rete fino a 128 ingressi e 128 uscite per ogni nodo modbus con notevoli vantaggi di costo.
Sergio Bertana
Amministratore del forumI moduli di acquisizione 16 input RS485 TRPC26 hanno la possibilità di impostare il proprio numero di nodo modbus nel range da 1 a 247, quindi alla rete possono essere connessi fino ad un massimo di 247 dispositivi.Il limite dei 32 dispositivi così come il limite della lunghezza massima della rete (1200 mt) sono i limiti imposti dallo standard EIA RS485. Per superare questi limiti occorre inserire nella rete dei repeaters che permettono di collegare ad ognuno altri 32 dispositivi ed estendere la rete per altri 1200 mt. I moduli funzionano in modalità slave, ossia alla ricezione di un comando modbus dal sistema master se il nodo riportato nel comando corrisponde al proprio numero di nodo, rispondono inviando il frame modbus di risposta.Il modulo implementa i comandi standard modbus compatibili con tutti gli SCADA:Code 01: Read coil statusCode 02: Read input statusCode 03: Read holding registerCode 04: Read input registerCode 05: Force single coilOltre ad una serie di comandi speciali che sono utilizzati unicamente per la configurazione del modulo, configurazione che viene poi memorizzata nella memoria EEprom del modulo.
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