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Sergio Bertana

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  • in risposta a: Arresto in rampa del motore #77692
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    I parametri da controllare sono:

    • P01.08 Selezione di arresto.
      0: Decelerazione fino all’arresto: dopo che il comando di arresto diventa valido, l’inverter decelera per ridurre la frequenza di uscita durante
      il tempo impostato. Quando la frequenza scende l avalore del parametro P01.15, l’inverter si arresta.
      1: Arresto per inerzia: dopo che il comando di arresto diventa valido, l’inverter cessa immediatamente l’uscita ed il carico si arresta per inerzia meccanica.
    • P01.15 Velocità di arresto.
      Sotto questa velocità l’inverter cessa l’uscita ed il carico si arresta per inerzia meccanica.

    Verifica i valori impostati in questi due parametri.

    in risposta a: Problemi nella parametrizzazione inverter #77681
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Non sapendo esattamente di che tipo di motore si tratti eviterei di dare troppa importanza alla sequenza di autotuning, puoi utilizzare l’autotuning statico. Considera che anche impostando il tipo di motore errato non si creano problemi all’inveter farei queste prove.

    • Assumo che si tratti di un motore asincrono (Molto più probabile) quindi imposterei i suoi parametri (Almeno quelli che conosco).
    • Ricorda che i parametri per il motore asincrono si impostano da P02.01 a P02.14 mentre quelli del motore sincrono da P02.15 a P02.23.
    • Senza fare autotuning provo a fare ruotare il motore partendo da velocità molto basse e salendo piano piano per verificare se il motore gira correttamente.
    • Se non gira correttamente provo la stessa sequenza impostando motore sincrono. Ricorda che per il motore sincrono occorre impostare anche il numero di coppie di poli parametro P02.17.
    in risposta a: Possibilità di comando 2 motori #77674
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Si come si evince da questo articolo, la serie GD350 ha la possibilità di configurare i parametri di 2 motori e di selezionare il motore attualmente connesso all’inverter. Vediamo quali sono i parametri da utilizzare

    • P08.31 (Default 0) che abilita selezione da ingresso logico, consiglio di utilizzare l’ingresso S4 impostando il parametro P05.04=35.
    • Gruppo di parametri P02.xx per i parametri del motore 1
    • Gruppo di parametri P12.xx per i parametri del motore 2

    Naturalmente occorrerà effettuare l’autotuning di entrambi i motori.

    in risposta a: Parsing stringa da porta seriale #77655
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Si certo puoi realizzare dei FB o delle funzioni per gestire le varie decodifiche stringa ma come hai detto tu per poter accedere a variabili esterne da FB o funzione le variabili devono essere globali. Non puoi accedere con la definizione EXTERN da FB o funzione a variabili locali di un program.

    in risposta a: Utilizzo regular expressions in SysVsscanf #77648
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Ho realizzato un semplice programma di esempio dove per estrare la descrizione ho utilizzato le regular expressions, poi ho estratto tutti gli altri campi eseguendo la funzione SysStrFind per la ricerca ricorsiva dei separatori “;”.

    PROGRAM FieldsExtract
    VAR
        i : UDINT; (* Auxiliary variable *)
        APtr : @STRING; (* Auxiliary pointer *)
        Title : @STRING; (* Title field *)
        Record : @STRING; (* Record field *)
        Description : STRING[ 32 ]; (* Description *)
        Node : USINT; (* Node *)
        Type : USINT; (* Type *)
        Value : USINT; (* Value *)
        Name : STRING[ 32 ]; (* Name *)
    END_VAR
    
        Title:=ADR('Description;Node;Type;Value;Name'); //Title field
        Record:=ADR('InputCard; 1; 2; 3; Card name'); //Record field
    
        i:=SysVsscanf(Record, ADR('%32[^;]'), STRING_TYPE, ADR(Description));
    
        APtr:=SysStrFind(Record, ADR(';'), FIND_GET_END);
        IF (APtr = eNULL) THEN RETURN; END_IF; //Error
           i:=SysVsscanf(APtr, ADR('%d'), USINT_TYPE, ADR(Node));
    
        APtr:=SysStrFind(APtr, ADR(';'), FIND_GET_END);
        IF (APtr = eNULL) THEN RETURN; END_IF; //Error
        i:=SysVsscanf(APtr, ADR('%d'), USINT_TYPE, ADR(Type));
    
        APtr:=SysStrFind(APtr, ADR(';'), FIND_GET_END);
        IF (APtr = eNULL) THEN RETURN; END_IF; //Error
        i:=SysVsscanf(APtr, ADR('%d'), USINT_TYPE, ADR(Value));
    
        APtr:=SysStrFind(APtr, ADR(';'), FIND_GET_END);
        IF (APtr = eNULL) THEN RETURN; END_IF; //Error
        i:=SysVsscanf(APtr, ADR('%32[ a-zA-Z]'), STRING_TYPE, ADR(Name));

    Come si vede nella acquisizione delle variabili stringa ho utilizzato la sintassi %nn dove si indica la dimensione della variabile di appoggio del risultato per evitare di sforarne la dimensione. SE la stringa è più lunga verrà troncata al valore indicato.

    in risposta a: Problema lettura variabili da macro #77572
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Verifica che nella macro siano stati dichiarati i giusti tipi di variabili.

    Classicamente nel database hai variabili INT per i dati a 16bit ma nelle macro i dati a 16 bit devono essere dichiarati short e non int.

    in risposta a: Acquisizione dati su impianto remoto #77563
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    La distanza di comunicazione di un Km non può essere gestita in vari modi:

    • WiFi, è possibile utilizzare dispositivi CPE come questi, in questo modo avresti la possibilità di veicolare non solo i segnali logici ma anche telecamere, Voice over IP, ecc. Ma affinchè il collegamento sia possibile occore che i due dispositivi siano in vista ottica con nessun ostacolo tra di loro. Nell’impianto remoto puoi installare un modulo CPU SlimLine o semplicente un modulo I/O remoto Modbus TCP.
    • Radiomodem, utilizzando radiomodem come questi, puoi comunicare anche in presenza di ostacoli, nell’impianto remoto puoi installare un modulo CPU SlimLine o semplicente un modulo I/O remoto Modbus RTU.
    • LoRaWAN, vari dispositivi di I/O ad esempio questo, possono comunicare con un gateway che poi è accessibile dal modulo SlimLine con il FB dedicato. I dispositivi LoRaWAN sono progettati per comunicare anche all’interno di aree urbane.
    • Router LTE, come questo, anche se adatti per comunicare via Internet su aree geografiche estese, nulla vieta di utilizzarli anche per brevi distanze. Per permettere all’impianto remoto di comunicare con lo SlimLine centrale occorre che questo sia connesso ad Internet e che la connessione disponga di un IP pubblico. Nell’impianto remoto puoi installare un modulo CPU SlimLine.
    in risposta a: Impostazione PLW-9134 in una macro #77510
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Le variabili PLW non sono utilizzabili dalle macro.

    Come soluzione potresti utilizzare all’interno della macro una variabile LW poi utilizzando un trasferimento dati con trigger copiare la LW nella PLW.

    in risposta a: Acquisizione trasduttore di livello 4-20mA a 2 fili #77473
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Essendo l’ingresso del modulo CPU a 0-10 Volt per trasformare la corrente 4-20mA del sensore in volt devi utilizzare una resistenza da 500 Ohm. Devi definire come Mode l’acquisizione in tensione il modulo CPU non accetta ingresso in corrente. Poi converti i 2-10Volt nella unità ingegneristica rilevata dal trasduttore.

    I sensori a 2 fili si alimentano dalla corrente che li attraversa, quindi per il collegamento dovrai collegare il filo rosso al +24Vdc il filo nero all’ingresso analogico del modulo che poi con la resistenza da 500Ohm collegherai a massa. La massa di alimentazione del modulo CPU e la massa di alimentazione del sensore devono essere in comune.

    Il secondo sensore lo colleghi come il primo (Puoi utilizzare la stessa alimentazione) collegandolo al secondo ingresso analogico del modulo CPU.

    Nota: Siccome il sensore si alimenta dalla corrente che lo attraversa, ed al valore di 20mA, si ha una caduta di 10Volt sull’ingresso analogico, alimentando il sensore a 24Volt si ha ancora una tensione ai suoi capi di 14Volt che ne garantiscono l’alimentazione. Attenzione quindi a non scendere troppo con la tensione di alimentazione, devi garantire almeno 6 volt ai suoi capi (Il valore dipende dal sensore) quindi la minima tensione è 16 Volt.

    Il programma che hai realizzato è corretto se il serbatoio ha una forma regolare, ma se la sua forma è irregolare devi utilizzare al posto della ValueScale, la funzione Linearize. Per stabilizzare il valore acquisito puoi utilizzare in alternativa alla LRamp il FB Average.

    in risposta a: Frequenza massima in uscita #77463
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Gli inverter INVT serie GD20 e GD350 standard hanno come frequenza massima di uscita 590Hz.

    Su richiesta è possibile avere una versione ad alta frequenza che può gestire frequenze di uscita fino a 3200Hz.

    in risposta a: Lentezza lettura modbus #77458
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Al limite del Off-Topic ricordo che come alternativa al dispositivo Seneca puoi utilizzare questo gateway, o un nostro modulo CPU SlimLine con il blocco funzione ModbusGateway.

    Come analizzatori di rete possiamo propore il modello SDM120 con il suo FB di acquisizione, ed il modello SDM630 con il suo FB di acquisizione.

    in risposta a: Lentezza lettura modbus #77454
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    La lentezza può essere generata da un errore nella lettura Modbus, sei sicuro che tuti i registri che leggi siano supportati?

    Può anche essere che quando leggi più registri il pannello accodando la lettura forzi una lettura di molti registri e che il dispositivco Seneca non supporti letture più di un certo numero di registri contemporaneamente. Per risolvere questo problema puoi agire sui settaggi del protocollo Modbus (Screenshot).

    Ti consiglio di utilizzare l’utility EasyDiagnoser per una diagnostica della connessione Modbus tra il pannello ed il dispositivo Seneca.

    In merito alla lettura in contemporanea di variabili Modbus da più dispositivi, questo dipende se il dispositivo Slave (In questo caso credo ti riferisca al Seneca) supporta più connessioni TCP/IP contemporanee.

    in risposta a: TAG di sistema per stato connessione device OPCUA #77448
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    I bit da controllare per verificare se la connessione con il device è attiva sono i bits:

    • LB-10100: device 4 status (ethernet), set on to retry connection
    • LB-10400: device 5 status (ethernet), set on to retry connection
    • LB-10700: …

    Questi bit sono settati se la comunicazione con il device è attiva, sono resettati se non è attiva. Eseguendo il set del bit si riattiva la comunicazione. La connessione si riattiva in automatico se i bits:

    • LB-9153: auto. connection for device 4 (ethernet) (when ON)
    • LB-9154: auto. connection for device 5 (ethernet) (when ON)
    • LB-9155: …

    sono settati.

    in risposta a: Utilizzare un Pannello Weintek come Client OPC-UA #77445
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Il problema è che  nonostante OPC-UA dovrebbe essere uno standard unificato in realtà non c’è uno standard dei file generati dalle diverse piattaforme e di conseguenza si può incorrere in problemi di importazioni che richiedono la modifica del file xml.

    Eventualmente puoi provare ad inviarci il file xml alla nostra eMail di supporto per vedere se possiamo introdurre semplici modifiche per poi importarli direttamente.

    in risposta a: Utilizzo tensione esterna per gestione STO #77437
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Si certo è possibile, naturalmente il negativo della alimentazione sterna và connesso con il COM dell’inverter.

    Ricordo comunque di garantire come richiesto dall’inverter la contemporaneità di comando sui due due morsetti H1 e H2, quindi meglio utilizzare un relè a doppio contatto che due relè a singolo contatto in parallelo.

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