Sergio Bertana
Risposte nei forum create
-
AutorePost
-
Agosto 27, 2011 alle 8:20 am in risposta a: Sistema di videosorverglianza wireless con telecamere IP #36912
Sergio Bertana
Amministratore del forumPer poter ritrasmettere il segnale verso l’AP devi realizzare una rete WDS, tutti i prodotti Ubiquiti supportano il WDS (Vedi post).
Naturalmente l’access point che fà da ripetitore dovrà disporre di un antenna omnidirezionale per poter comunicare sia con la station a cui è connessa la telecamera sia all’access point principale. Non sò le distanze in gioco perchè con le antenne omnidirezionali si riduce la distanza di comunicazione. I prodotti che hanno la possibilità di gestire antenne omnidirezionali sono il Bullet ed il Rocket.
In alternativa alla rete WDS, puoi usare come ripetitore due prodotti con antenne direzionali (Nanostation) interconnessi tra di loro in rete ethernet. Dovrai configurarli in modalità bridge, uno come access point e l’altro come station, uno punterà verso la station dove è connessa la telecamera e l’altro verso l’access point.
Sergio Bertana
Amministratore del forumLa lunghezza massima che il bus HWg 1-Wire può gestire per tutti i prodotti costruiti a partire da febbraio 2011 è stata estesa a 60 metri (Estratto specifiche). Le specifiche precedenti riportavano la lunghezza totale di 10 metri, pertanto sul forum troverai posts che fanno riferimento al precedente limite.
Nel caso del termometro STE devi considerare come lunghezza massima la somma della lunghezza dei due sensori. La lunghezza massima del cavo dei sensori è 60 metri, per estenderlo occorre giuntare il cavo con uno spezzone della lunghezza desiderata.
Ma tenuto conto che il costo di un termometro STE (Comprensivo di sonda) non è molto superiore al costo della sola sonda, credo sia più conveniente disporre due STE uno per ogni stanza da controllare. Tra l’altro con questa configurazione puoi eventualmente monitorare anche l’umidità ed inoltre, per ogni stanza, puoi vedere il grafico della temperatura direttamente nella pagina web del STE. Usando un solo STE potresti vedere il grafico di una sola sonda (Vedi post).
Agosto 26, 2011 alle 3:23 pm in risposta a: Collegamento inverter PowerOne convertitore Ethernet/Seriale #36909Sergio Bertana
Amministratore del forumIl protocollo di comunicazione degli inverter Aurora è di tipo a pacchetti a singolo master, un singolo PC master può connettersi in rete RS485 a più inverter, il PC invia un pacchetto di richiesta sulla rete RS485 con l’indirizzo dell’inverter, che risponde con un pacchetto di risposta. Se due dispositivi master interrogassero contemporaneamente si creerebbe una sovrapposizione di dati (La comunicazione RS485 non è a controllo di collisioni come la ethernet) ed i dati sarebbero corrotti.
La stessa cosa con l’ATC, se due PC interrogano contemporaneamente si crea uno sfasamento sui tempi di comunicazione, il PC (a) invia la richiesta e mentre attende la risposta da parte dell’inverter il PC (b) invia la sua richiesta che potrebbe sovrapporsi alla risposta dell’inverter corrompendola. Se la risposta dell’inverter non viene corrotta raggiunge sia il PC (a) che il (b), ma mentre per il PC (a) ha un senso, è la risposta alla sua domanda, per il PC (b) non ha senso trattandosi della risposta alla domanda del PC (a).
Quindi si può operare con un solo PC master alla volta.
Abbiamo realizzato per la famiglia SlimLine dei blocchi funzione per il dialogo con gli inverter Aurora (Vedi post), una CPU SlimLine dialoga con gli inverter, ed è possibile interrogare la CPU da più PC contemporaneamente utilizzando il protocollo Modbus over IP. Però in questo caso non si può utilizzare il programma Aurora communicator, ma si deve realizzare una applicazione ad hoc utilizzando il protocollo modbus over IP.
Sergio Bertana
Amministratore del forumSe il PC dove si installa il programma non può inviare Email è possibile salvare i dati di registrazione in un file di testo che poi dovrà essere inviato alla HwGroup come attachment ad una Email.
Dal programma, menu Help -> Registration, si aprirà la finestra di registrazione che permette di inviare la Email direttamente, oppure agendo sul tasto Save License file, sarà possibile salvare un file License.txt da allegare alla richiesta di licenza.
Agosto 26, 2011 alle 9:37 am in risposta a: Collegamento inverter PowerOne convertitore Ethernet/Seriale #36906Sergio Bertana
Amministratore del forumSe ho ben capito devi accedere agli inverters con il programma “Aurora communicator” da diversi PC connessi nella tua rete aziendale. Una piccola premessa, anche se l’ATC-2000 accetta connessioni multiple (Più PC possono connettersi a lui contemporaneamente) non puoi operare contemporaneamente con il programma “Aurora communicator” da più PC, ma devi operare con un solo PC per volta.
Sull’ATC devi impostare la modalita TCP server, saranno i vari PC a operare come clients, connettendosi all’indirizzo IP ed alla porta definita dell’ATC.
Sergio Bertana
Amministratore del forumSe ipotizzi di portare tutti i segnali in un unico punto puoi realizzare un quadretto con un modulo CPU SlimLine a cui puoi collegare dei moduli di espansione. Per la gestione delle 21 uscite digitali ti consiglio di usare il modulo espansione 20 I/O mixed signal, usando 3 moduli avrai 24 uscite digitali a relè con 5 Ampere di commutazione che potrebbero comandare direttamente le resistenze e la ventola. E disporresti anche di 12 ingressi analogici 0-10 Volt per la lettura di sonde di temperatura condizionate. Se la potenza richiesta dalle resistenze è maggiore di 5A ti consiglio il modulo espansione I/O uscite statiche (PCB124*200) che da solo gestisce 24 uscite digitali che però dovrai interfacciare con dei relè esterni. In questo caso per la lettura delle temperature puoi utilizzare 2 moduli espansione I/O analogico (PCB126*110). Il modulo di espansione I/O analogico può acquisire direttamente 5 ingressi da Pt100 o Pt1000. Per la impostazione dei parametri di temperatura, soglie orarie di accensione/spegnimento ecc. consiglio l’utilizzo di un pannello touchscreen.
Agosto 24, 2011 alle 2:15 pm in risposta a: Collegamento wireless da abitazione a router in ufficio #36902Sergio Bertana
Amministratore del forumQuello che devi realizzare è un bridge tra due punti, la distanza è minima quindi non ci sono particolari problemi, sempre che le due antenne siano a vista ottica. Non ti consiglio le Picostation che sono dotate di antenna omnidirezionale, ma piutosto le NanoStation Loco M 2.4/5GHz. La scelta del modello è personale, ma visto che realizzi un bridge ti consiglio il 5Ghz, devi configurare le due Nanostation in modalità bridged una access point e l’altra station. La Nanostation access point la colleghi direttamente allo switch aziendale, nell’abitazione se hai un solo PC lo colleghi direttamente alla Nanostation, opure metti uno switch. Nel caso tu voglia creare all’interno dell’abitazione una rete wireless ti consiglio l’utilizzo di una Picostation configurata come access point e connessa alla Nanostation per irradiare il segnale in tutta la casa. Qui ti consiglio la versione a 2.4GHz che è più compatibile con tutti i devices anche di vecchia costruzione. Se la casa è molto grande puoi usare più Picostation configurate come access point WDS, in pratica solo una delle Picostation è connessa con il cavo di rete le altre sono solo alimentate (Vedi post).
Sergio Bertana
Amministratore del forumPer testare i problemi di comunicazione ricordo EasyDiagnoser, è un programma che si attiva dal pannello ProjectManager e permette di visualizzare tutte le informazioni relative alla comunicazione tra il pannello ed il PLC (Estratto manuale).
Attivando il tasto Cattura viene visualizzato un elenco in tempo reale dei pacchetti di interrogazione inviati dal pannello al PLC con l’indicazione in rosso degli eventuali pacchetti in errore (Screenshot).
Nello screenshot è riportata la comunicazione del pannello con una CPU SlimLine in ethernet (Modbus TCP), nella colonna Indirizzo/Lunghezza è riportato il codice del comando [0x], [3x], ecc., l’indirizzo della variabile ed il numero di dati letti.
Attenzione! I comandi che operano sui coils [0x], [1x] operano sempre su 16 coils consecutivi, quindi nel campo indirizzo riportano un indirizzo a cavallo dell’indirizzo della variabile (Definito nell’oggetto) diviso per 16.
[0x] 250/1: Indica comando modbus 01: Read coil status, su indirizzo (250*16)=4000 di 16 contatti.
[0x] 2506/1: Indica comando modbus 01: Read coil status, su indirizzo (2506*16)=40096 di 16 contatti.
[3x] 40016/1: Indica comando modbus 03: Read holding register, su indirizzo 40016 di un solo registro.L’indirizzo 4000 è fuori dal range indirizzabile sul sistema SlimLine è quindi il comando modbus produce errore.
Sergio Bertana
Amministratore del forumLa finestra “PLC no response” compare quando vi è un errore di comunicazione con il PLC, le cause degli errori possono essere molteplici, un oggetto indirizza una variabile fuori range, oppure indirizza una variabile si di un nodo modbus non esistente, oppure utilizza per la gestione della variabile un comando modbus non supportato dal sistema (In questo post viene spiegato come disabilitarne la comparsa).
Come ulteriori consiglio è possibile aumentare il tempo di timeout sulla comunicazione ed eventualmente anche definire un tempo di ritardo di comunicazione menù Edit ->Parametri di sistema -> Proprietà dispositivo (Screenshot).
Nel tuo caso la connessione HMI-PLC è in ethernet, ma nel caso fosse realizzata utilizzando una porta seriale ricordo che dalla versione 4.43 di EasyBuilder è possibile anche definire un numero di rinvio comandi, in questo modo se per caso viene persa una richiesta, la richiesta viene reinviata il numero di volte definito prima di generare errore (Screenshot).
Sergio Bertana
Amministratore del forumLa domotica o “Building automation” è un settore che stà acquisendo sempre più interesse, sono molte le richieste che ci giungono in questo campo di applicazione. Per quanto riguarda la risposta alla domanda se nostri prodoti possono essere utilizzati in questo ambito la risposta è sicuramente si. Ma occorre ricordare che essendo prodotti general purpose, non sono già programmati per questo specifico scopo, occorre provvedere alla relativa programmazione. Se questo aspetto da una parte rende meno immediato l’utilizzo dei prodotti, dall’altra ne estende la configurabilità permettendo di adattarsi a tutte le casistiche. Un sistema programmato dallo stesso utente è sicuramente il più vicino alle proprie necessità, nessuno conosce meglio di noi stessi quello che ci serve. Ricordo che se non si hanno capacità di programmazione in ambito PLC, linguaggi IEC61131 è preferibile scegliere prodotti già programmati. Detto questo vediamo le diverse possibilità. Utilizzando la famiglia di prodotti SlimLine puoi disporre di scede di I/O logici e/o analogici a cui connettere i vari sensori e gestire le sequenze di automazione. Naturalmente pensando ad una casa conviene ipotizzare più sistemi SlimLine tra loro interconnessi in rete ethernet. Per il controllo accessi puoi utilizzare i dispositivi iButton (Vedi post), per il controllo temperatura puoi interfacciare le sonde direttamente ai moduli SlimLine, oppure utilizzare dispositivi remoti HTemp in RS485 (Vedi post) o in rete ethernet (Vedi post). Per gli I/O logici degli interruttori e degli attuatori puoi collegarli ai moduli dello SlimLine oppure utilizzare moduli di I/O remoto in RS485 (Vedi post). La visualizzazione dello stato dell’impianto può essere fatta da uno o più terminali touchscreen connessi in rete ethernet con le CPU SlimLine (Vedi post), i terminali possono essere consultati in modo virtuale anche da smartphone (Vedi post). In generale l’unico limite è la fantasia e la capacità di realizzare il programma adatto alle proprie necessità, blocchi funzioni per la connessione ad inverter solari (Vedi post) o a contatori di energia (Vedi post), e molto altro completano la gamma dell’offerta.
Agosto 22, 2011 alle 1:34 pm in risposta a: Comunicazione tra carrelli e PLC al’interno di un forno #36897Sergio Bertana
Amministratore del forumIn effetti la comunicazione all’interno di un ambiente in cui esistono masse ferrose può essere difficoltosa specie utilizzando frequenze elevate come quelle dei 2.4GHz dei sistemi WiFi o ZigBee. Nel tuo caso trattandosi di comunicazioni in RS232 sceglierei sicuramente soluzioni basate su radiomodem piuttosto che su access point WiFi e convertitori ethernet/seriale. Se non altro per il fatto che si trasmette solo il pacchetto dati seriali senza l’aggiunta degli headers TCP delle comunicazioni su reti WiFi.Inoltre il tipo di interrogazione a polling dei diversi carrelli da parte del PLC centrale si adatta benissimo a reti di radiomodem, dove un radiomodem master trasmette e tutti ricevono il pacchetto, sarà il solo dispositivo interrogato connesso al radiomodem slave a rispondere al master.Il radiomodem ATC3200, come detto utilizza la comunicazione ZigBee e quindi la stessa frequenza 2.4GHz dei dispositivi WiFi, pertanto potrebbe “patire” gli stessi problemi di comunicazione, anche se il protocollo ZigBee è più semplice da gestire rispetto al protocollo WiFi e quindi anche più “robusto”. In alternativa ci si può orientare sui radiomodem della serie D5, nella serie puoi trovare soluzioni a frequenze inferiori (Esempio 169MHz) che dovrebbero dare i migliori risultati nel tuo tipo di applicazione. Purtroppo nel campo delle trasmissioni radio è quasi impossibile determinare con certezza la funzionalità di una soluzione, ci sono dei criteri di massima che danno una indicazione sulla possibile fattibilità di una connessione, ma il risultato finale si può determinare solo da prove pratiche.
Agosto 22, 2011 alle 12:35 pm in risposta a: Gestione I/O logici su SlimLine da pagina web in PHP #36896Sergio Bertana
Amministratore del forumIn questo post, si trovano informazioni utili sull’utilizzo dei sockets da script php.
Agosto 22, 2011 alle 10:46 am in risposta a: Gestione convertitore Ethernet/seriale da pagina web #36895Sergio Bertana
Amministratore del forumNel mio php.ini ho le seguenti impostazioni:
extension_dir = “./ext”
extension=php_sockets.dllQuando si effettuano modifiche al file php.ini per renderle operative occorre riavviare IIS, meglio ancora riavviare l’intero PC.
Per verificare se le estensioni sono viste correttamente dal php, eseguendo phpinfo nella pagina ritornata ci deve essere una sezione sockets con una tabella che indica Sockets Support enabled.
Sergio Bertana
Amministratore del forumL’utilizzo di un terminale con interfaccia ethernet tra l’altro permette di poter accedere al terminale da remoto tramite un qualunque browser o tramite smartphone (Vedi post).
Per interfacciare il tuo sensore alla porta seriale dello SlimLine ti consiglio di cercare nel forum esempi di utilizzo della porta seriale in particolare puoi dare una occhiata a questo post.
Sergio Bertana
Amministratore del forumIl modulo CPU SlimLine dispone nella Versione Full RS485 di una porta RS422/485 e di 2 ulteriori porte RS232. Tutte le porte possono essere gestite nello stesso modo, quindi anche le porte RS232 con l’aggiunta di un convertitore RS232/RS485 è possibile utilizzarle per connessioni in RS422/485.
Aggiungo per completezza che è possibile aggiungere porte seriali utilizzando i moduli Mixed I/O (Ogni modulo aggiunge una porta RS232) od il modulo espansione analogico (Ogni modulo aggiunge una porta RS232 o RS422/485).
Per accedere alle porte seriali presenti sul modulo CPU occorre utilizzare la funzione Sysfopen definendo il nome della porta da utilizzare. Esistono moduli di estensione che sono provvisti di porte seriali, l’accesso a queste porte è esattamente uguale a quello delle porte presenti sul modulo CPU, occorre definire come nome della porta da utilizzare la definizione PCOMx.y dove con x si indica l’indirizzo del modulo e con y il numero di porta presente sul modulo. (Esempio PCOM0.0 definisce la porta 0 presente sul modulo 0, PCOM1.2 definisce la porta 2 presente sul modulo 1.
Ma nel tuo caso mi domando perchè hai connesso il terminale alla porta RS422/485 e non alla porta RS232, forse il motivo è la distanza tra il terminale e la CPU (Maggiore di 15 metri).In questi casi io consiglio di utilizzare la versione ethernet del terminale, e di connettere il terminale alla CPU tramite rete ethernet. Tra l’altro questo facilita molto la programmazione sia del modulo CPU che del terminale, usando uno switch è possibile interconnettere tutti e due contemporaneamente al PC e di raggiungerli semplicemente tramite indirizzo IP.
-
AutorePost