Sergio Bertana
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Aprile 15, 2009 alle 8:18 am in risposta a: Interfaccia con centralini telefonici e memorizzazione log #36307
Sergio Bertana
Amministratore del forumLa famiglia di prodotti PortStore, è nata appositamente per soluzionare le richieste poste dal cliente.
Solitamente i centralini telefonici, dispongono di una uscita seriale a cui è possibile connettere una stampante, il centralino invia sulla stampante tutti dati relativi ad ogni chiamata. I prodotti PortStore si connettono alla porta seriale del centralino telefonico e “catturano” tutte le stringhe dati inviate in uscita. Le stringhe vengono memorizzate all’interno del buffer del prodotto, che potrà poi essere “scaricato” tramite una connessione TCP/IP anche tramite Internet.
I diversi prodotti PortStore si differenziano per il numero di porte seriali disponibili, la dimensione del buffer interno, la possibilità di utilizzare protocolli diversi per lo scaricamento dei dati presenti nel buffer, vedere elenco.
Il modo piu semplice per automatizzare e centralizzare le informazioni è di utilizzare il programma PsEye che permette di connettersi in modo automatico ai vari PortStore e di scaricare i dati dal loro buffer salvandoli su di un file su disco. Il file su disco è un file testo che riporta esattamente le stesse stringhe ascii che il centralino ha inviato alla stampante.
Aprile 10, 2009 alle 4:41 pm in risposta a: Utilizzo software di alarm management con prodotti Damocles #36305Sergio Bertana
Amministratore del forumAprile 7, 2009 alle 2:59 pm in risposta a: Connessione terminali serie MT500 e MT8000 con PLC Omron #36304Sergio Bertana
Amministratore del forumTutti i terminali operatore da noi distribuiti supportano la connessione con quasi tutti i PLC presenti sul mercato. Nella richiesta specifica di Omron sono supportate le connessioni con i PLC della serie CPM, CQM, C200H/HS/ALPHA così come riportato nella documentazione tecnica scaricabile dal nostro sito. Per quanto riguarda i cavi di connessione e programmazione, nel manuale utente allegato al prodotto (O scaricabile dal nostro sito) è presente lo schema elettrico di realizzazione. Il software di sviluppo è scaricabile dal nostro sito ed è assolutamente gratuito, non è richiesto l’acquisto di nessun altro pacchetto software od hardware. Altra particolarità interessante del software di sviluppo è quella di poter emulare il funzionamento reale del terminale su PC permettendo di testare il funzionamento del programma sviluppato (Anche on line con il PLC) direttamente nel software di sviluppo senza dover utilizzare il terminale. Per tutti i downloads andare alla pagina dei terminali nella sezione download.
Sergio Bertana
Amministratore del forumI comandi per l’acquisizione dei contatti puliti sono gli stessi di quelli di acquisizione temperatura.
Il comando è: T<address>I, esempio TAI
Contatto aperto (Data IT Bus sconnesso) il modulo risponde: *<address><Status><CR>, esempio *A000.00s
Contatto chiuso (Data IT Bus connesso con GND) il modulo risponde: *<address><Status><CR>, esempio *A001.00sLa chiusura del contatto provoca l’accensione del led posto dietro al connettore IT Bus.
Sergio Bertana
Amministratore del forumOgni modulo Spider può acquisire 4 sensori su IT Bus, viene assegnato un indirizzo per ognuno dei sensori. Tramite gli switch è possibile assegnare il range di indirizzo dei 4 ingressi. Gli switch 1, 2, 3 definiscono gli indirizzi:
[0 0 0] – Indirizzo sensori: A, a, B, b
[1 0 0] – Indirizzo sensori: C, c, D, d
[0 1 0] – Indirizzo sensori: E, e, F, f
[1 1 0] – Indirizzo sensori: G, g, H, h
[0 0 1] – Indirizzo sensori: I, i, J, j
[1 0 1] – Indirizzo sensori: K, k, L, l
[0 1 1] – Indirizzo sensori: M, m, N, n
[1 1 1] – Indirizzo sensori: O, o, P, pLo switch 4 abilita la connessione al IT Bus di contatti puliti, trasformando lo Spider in un sistema per acquisizione ingressi logici. E’ possibile avere contatti puliti su qualche ingresso dello spider e sensori IT Bus su altri.
[0] – Dry Contact: Yes
[1] – Dry Contact: NoSergio Bertana
Amministratore del forumAggiungo alcune note sulla sicurezza della comunicazione del protocollo SNMP, è chiaro che l’attivazione di un servizio SNMP implichi la necessità di proteggere gli accessi, per non lasciare a chiunque di ottenere le informazioni relative. Le apparecchiature, collegate alla rete, pubblicano delle informazioni attraverso il protocollo SNMP, in questi casi, dimenticare di modificare i nomi predefiniti delle comunità di lettura e scrittura, può essere fatale.
Per modificare i nomi delle comunità di acceso al servizio SNMP ed i loro privilegi di acesso, occorre connettersi con un browser al dispositivo, attivare l’utility di Flash setup, e dal tab SNMP è possibile definire i nuovi nomi di comunità ed i loro privilegi di acceso. Dalla stessa finestra è possibile definire la porta UDP del servizio (Default 161) e l’indirizzo IP e la porta del dispositivo a cui inviare i mesaggi di trap.
Sergio Bertana
Amministratore del forumBasandomi sul file MIB attuale del Poseidon 3268 ed utilizzando un terminale UDP, ad esempio il programma Toolly, è possibile inviare sulla porta 161 del Poseidon due semplici stringhe in formato binario che permettono di attivare e disattivare il relè 1 in uscita del modulo, ricevendo una stringa di risposta.
Per spegnere l’uscita, inviare la stringa binaria: “30 82 00 35 02 01 00 04 07 70 72 69 76 61 74 65 a3 82 00 25 02 02 73 27 02 01 00 02 01 00 30 82 00 17 30 82 00 13 06 0e 2b 06 01 04 01 81 aa 24 03 03 02 01 02 01 02 01 00”
Per accendere l’uscita, inviare la stringa binaria: “30 82 00 35 02 01 00 04 07 70 72 69 76 61 74 65 a3 82 00 25 02 02 73 24 02 01 00 02 01 00 30 82 00 17 30 82 00 13 06 0e 2b 06 01 04 01 81 aa 24 03 03 02 01 02 01 02 01 01”
Per testare il funzionamento basta attivare il tab UDP del programma Hercules, definire l’indirizzo IP del modulo Poseidon, copiare le due stringhe nelle finestre di invio, attivando il tick HEX, agendo sul pulsante di Send inviare la stringa.
Naturalmente le stringhe funzionano solo se il dispositivo si trova nella configurazione di default dove la comunità private è abilitata sia alla lettura che alla scrittura delle variabili.Sergio Bertana
Amministratore del forumPer la gestione del protocollo SNMP su PC, è possibile utilizzare Getif, un programma gratuito scaricabile dal sito del produttore. Hw-Group fornisce una presentazione video flash sull’utilizzo del programma Getif con i proprii prodotti Poseidon, rimando al sito Hw-Group per la visione della presentazione.
Sergio Bertana
Amministratore del forumIl Simple Network Managment Protocol (SNMP) è un protocollo utilizzato per la gestione dell’infrastruttura di rete, permette il monitoraggio (statistiche sullo stato dei sistemi) ed il controllo (modifica delle impostazioni) di dispositivi di rete quali Server, Router, Switch, ecc..
Sostanzialmente una rete SNMP è composta da una o più stazioni di gestione (Management Station) e da agenti SNMP (SNMP Agent). Come management station è possibile utilizzare programmi specifici su PC, i sistemi Poseidon operano come SNMP agent avendo il completo supporto del protocollo. Gli agent oltre a rispondere alle richieste SNMP possono al verificarsi di determinati eventi inviare messaggi le cosidette trap.
SNMP utilizza come protocollo di trasmissione UDP in modo da ottenere migliori performance e minore overhead della rete. Solitamente viene utilizzata la porta 161 per le interrogazioni e le risposte, e la porta 162 come destinazione dei messaggi trap generati dagli agent.
Nell’architettura SNMP, per ogni agent è definita una MIB (Management Information Base) una sorta di database dove vengono salvate le informazioni dell’agent. Il manager può richiedere o settare le instanze che sono nel MIB e che sono strutturate ad albero i cui differenti rami sono identificati da uno speciale numero (Object Identifier). Collegandosi con un browser al dispositivo Poseidon dalla pagina web visualizzata è possibile eseguire il download del file MIB direttamente dal dispositivo e salvarlo su disco.
Nel caso di un Poseidon 3268, ad esempio è possibile leggere lo stato dei 4 contatti logici in ingresso, comandare lo stato dei 2 relè in uscita oltre a leggere i valori di temperatura ed umidità dei sensori connessi.
Sergio Bertana
Amministratore del forumRicordo che in alternativa ai moduli di acquisizione I/O, è possibile utilizzare anche i nostri prodotti SlimLine che con un semplice programma possono diventare degli I/O remoti intelligenti. Tutti i prodotti dotati di interfaccia RS485 dispongono di interfaccia isolata con driver Fail-safe e capace di sostenere fino a 128 dispositivi sulla stessa rete. Tutti i prodotti supportano il protocollo modbus RTU sia in modalità slave che master, inoltre essendo programmabili possono eseguire operazioni locali sugli I/O quali conteggio, temporizzazione e logiche relazionali tra gli I/O. Utilizzando moduli di estensione è possibile connettere in rete fino a 128 ingressi e 128 uscite per ogni nodo modbus con notevoli vantaggi di costo.
Sergio Bertana
Amministratore del forumI moduli di acquisizione 16 input RS485 TRPC26 hanno la possibilità di impostare il proprio numero di nodo modbus nel range da 1 a 247, quindi alla rete possono essere connessi fino ad un massimo di 247 dispositivi.Il limite dei 32 dispositivi così come il limite della lunghezza massima della rete (1200 mt) sono i limiti imposti dallo standard EIA RS485. Per superare questi limiti occorre inserire nella rete dei repeaters che permettono di collegare ad ognuno altri 32 dispositivi ed estendere la rete per altri 1200 mt. I moduli funzionano in modalità slave, ossia alla ricezione di un comando modbus dal sistema master se il nodo riportato nel comando corrisponde al proprio numero di nodo, rispondono inviando il frame modbus di risposta.Il modulo implementa i comandi standard modbus compatibili con tutti gli SCADA:Code 01: Read coil statusCode 02: Read input statusCode 03: Read holding registerCode 04: Read input registerCode 05: Force single coilOltre ad una serie di comandi speciali che sono utilizzati unicamente per la configurazione del modulo, configurazione che viene poi memorizzata nella memoria EEprom del modulo.
Marzo 13, 2009 alle 3:55 pm in risposta a: Protocollo Modbus moduli di I/O distribuito linea Converface #36289Sergio Bertana
Amministratore del forumIl programma TRPCOM è scaricabile dal tab Download nella pagina del sito dove è riportato il prodotto. In realtà i moduli di I/O distribuito su linea modbus non necessitano di particolari configurazioni. Il modulo di default risponde ai comandi modbus Rtu ricevuti dalla linea seriale RS485. Per effettuare la comunicazione occorre utilizzare un programma di emulazione terminale in grado di inviare e ricevere stringhe binarie, esempio il programma Toolly. Occorre fare riferimento al manuale utente per l’elenco dei comandi gestiti, la linea seriale deve essere impostata a: 9600, n, 8, 1. L’indirizzo del modulo (ID) di default è 01.
Per l’algoritmo di calcolo del CRC è possibile trovare nel forum altri posts che trattano l’argomento. Prendendo in esame il modulo TRPC26M ecco alcuni comandi modbus di esempio.
Per inviare il comando “Read the module’s name: ID 46 00 00 (CRC)” occorre inviare i caratteri hex $01$46$00$00$E0$0D. Il modulo TRPC26M risponderà con i caratteri hex 01 46 00 00 0C 26 00 DF 05.
Per inviare il comando di lettura stato ingressi “Read digital input (Latch) status ID 01 00 SS 00 10 (CRC)” occorre inviare i caratteri hex $01$01$00$00$00$10$3D$C6. Se tutti i 16 ingressi non sono attivi, il modulo risponderà con i caratteri hex 01 01 02 FF FF B8 4C. Se attivo l’ingresso D0 la stringa ricevutà sarà 01 01 02 FF FE 79 8C, è cosi di seguito per le varie combinazioni di ingressi attivi. Consiglio anche la lettura di questo post.Sergio Bertana
Amministratore del forumNella nostra gamma di prodotti non abbiamo prodotti specifici per tramissione dati su onde convogliate. Esistono però in commercio dispositivi che utilizzano le specifiche Homeplug, attraverso cui è possibile realizzare una rete domestica sfruttando il cabalggio elettrico. In pratica questi dispositivi permettono di realizzare una linea Ethernet sulla rete elettrica. Netgear ha a catalogo il prodotto WGX102 (Di cui allego datasheet), che permette di realizzare connessioni fino ad un massimo di 54 Mb.
Se la seriale da trasferire è tra due apparecchiature è possibile utilizzare due convertitori Ethernet/seriale (Uno configurato come server e l’altro come client), e sfruttando la rete ethernet realizzare l’interconnesione.
Se la seriale è connessa ad un PC è possibile realizzare l’interconnesione utilizzando un solo convertitore Ethernet/seriale ed installando sul PC il programma Virtual COM che permette di creare un porta seriale COM connessa al dispositivo.
Utilizzando dispositivi a piu porte è possibile realizzare comunicazioni a più porte tutte interconnesse con la stessa rete ethernet su onda convogliata.
Aggiungendo sulla linea altri convertitori WGX102 si possono realizzare reti con piu punti di accesso.
Sergio Bertana
Amministratore del forumEcco un esempio di connessione in cascata di 2 terminali MT505 slave ad un terminale MT506 master che è connesso al PLC. Da notare che il terminale MT506 ha due diversi connettori uno PLC per la connesione al PLC ed uno PC per la connessione dei terminali slaves.
MT506 MT505 MT505
Connettore PLC PC
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| 5| —- |5 5| —- |5 5|
PLC | 7| —- |9 7| —- |9 7|
| 8| —- |6 8| —- |6 8|
+——-+ +——-+ +——-+Febbraio 17, 2009 alle 10:44 am in risposta a: Normativa trasmissioni dati con radio modem VHF a 169MHz #36283Sergio Bertana
Amministratore del forumIl radiomodem è disponibile in due versioni, una adatta all’impiego con antenna stilo 1/4 lambda con guadagno unitario in questo caso la potenza in uscita del trasmettitore è 500 mW erp (27 Dbi) in accordo con la normativa.
Un’altra versione adatta all’utilizzo con l’antenna direttiva Yagi da 3 elementi con guadagno di 7 Dbi ha la potenza del trasmettitore declassata a 100 mW erp (20 Dbi) per rientrare nella normativa. Naturalmente l’impiego dell’antenna direttiva ad alto guadagno, sommando il suo guadagno al guadagno del ricevitore, permette di raggiungere distanze di comunicazione maggiori.
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