Sergio Bertana
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Sergio Bertana
Amministratore del forumPer impostare il formato dati sul modem occorre utilizzare il comando AT+ICF seguito dal formato dati desiderato.
Per avere una lista dei formati che il modulo accetta è possibile utilizzare il comando AT+ICF=? che ne ritorna la lista, la prima parte indica i formati accettati, la seconda indica le parità accettate. Ad esempio il modulo TC35i risponderà nel modo:
AT+ICF=?
+ICF: (1,2,3,5),(0,1)Formato:
1: 8 data 0 parity 2 stop, 2: 8 data 1 parity 1 stop, 3: 8 data 0 parity 1 stop, 5: 7 data 1 parity 1 stopParità:
0: odd, 1: evenPer impostare ad esempio il formato 8 data bits, nessuna parità, si darà il comando AT+ICF=1.
Per impostare ad esempio il formato 8 data bits, parità pari, si darà il comando AT+ICF=2,1.Attenzione! Il formato impostato nel modem con il comado ICF è permanente e viene mantenuto anche allo spegnimento. Il modulo dopo il comando opererà solo con il formato impostato, occorre quindi ricordarsi il valore definito altrimenti non sarà piu possibile comunicare con il modulo.
Sergio Bertana
Amministratore del forumPer impostare il valore di baud rate sul modem occorre utilizzare il comando AT+IPR seguito dal valore di baud rate desiderato.
Per avere una lista dei baud rates che il modulo accetta è possibile utilizzare il comando AT+IPR=? che ritorna due liste di baud rates, la prima indica i valori supportati dalla procedura di autobaud la seconda indica i valori definibili con il comando IPR. Ad esempio il modulo MC35i risponderà nel modo:
AT+IPR=?
+IPR: (1200,2400,4800,9600,19200,38400,57600,115200), (0,300,600,1200,2400,4800,9600,14400,19200,28800,38400,57600,115200)Per impostare ad esempio il baud rate a 9600 si darà il comando AT+IPR=9600.
Per impostare l’autobaud rate si darà il comando AT+IPR=0.Attenzione! Il valore di baud rate impostato nel modem con il comado IPR è permanente e viene mantenuto anche allo spegnimento. Il modulo dopo il comando opererà solo al baud rate impostato, occorre quindi ricordarsi il valore definito altrimenti non sarà piu possibile comunicare con il modulo.
Sergio Bertana
Amministratore del forumUtilizzando il radiomodem VHF D3 (Frequenza 169 Mhz), che dispone oltre che della linea seriale RS232/485 anche di un ingresso e di una uscita digitale è possibile utilizzando due radiomodem, uno sulla unità mobile ed uno vicino alla pompa realizzare la funzione richiesta.
Sulla unità mobile occorre collegare all’ingresso un pulsante di comando, attivando il pulsante lo stato dello stesso viene inviato in uscita sul radiomodem della pompa.
Nella stazione pompa lo stato della pompa andrà collegato all’ingresso del radiomodem, ed il suo stato sarà trasferito sulla uscita del radiomodem dell’unità mobile a cui può essere collegata una lampada.
Per ridurre le dimensioni sull’unità mobile è possibile utilizzare una antenna a spirale (Lunghezza 200 mm), mentre sulla stazione pompa è possibile utilizzare una antenna a dipolo verticale 1/2 lambda.
Come nota aggiuntiva ricordo che per avere la certezza di visualizzare correttamente sulla lampada della unità mobile lo stato della pompa, conviene utilizzare una segnalazione lampeggiante (2 Sec On, 2 Sec Off) per pompa spenta, ed una segnalazione continua per pompa accesa.Maggio 16, 2009 alle 10:02 am in risposta a: Connessione a rete Internet in modalità wireless #36316Sergio Bertana
Amministratore del forumSe utilizzi un router, quando il gestore (Nel tuo caso Wind) ti sconnette il router proverà automaticamente a ripristinare la connessione ed appena questa sarà nuovamente attivata il tuo flusso dati UDP riprenderà.
Naturalmente sulla riconnessione verrà modificato l’indirizzo IP, ma se il flusso dati è come credo dalla periferica verso un PC server con IP statico non dovresti avere nessun problema.
Sergio Bertana
Amministratore del forumPer le vostre esigenze vista la distanza tra i due edifici consiglierei l’utilizzo di due dispositivi Nano Station a 2.4 o 5 Ghz. La scelta della frequenza è solo in funzione di eventuale presenze di altri reti wireles nella zona, le reti a 5 Ghz sono relativamente nuove ed è quindi probabile che non vi siano molte altre reti in zona. Se le distanze tra gli edifici fossero maggiori, è possibile utilizzare un Bullet abbinato ad una antenna direttiva ad alto guadagno.
Naturalmente è importante che i due dispositivi siano a vista ottica e non vi siano ostacoli (Anche gli alberi sono da considerarsi ostacoli) tra di loro e che le antenne siano perfettamente allineate. Altra considerazione importante è il rispetto della Fresnel Zone, Allego per il download una breve guida sulla Fresnel zone reperita sul web. Rimando a questa FAQ per ulteriori informazioni.
Configurando i due dispositivi in modalità bridge, si crea un cavo ethernet virtuale tra i di loro che estende la rete tra le due postazioni, quindi tutti i dispositivi connessi sulla rete a valle di un dispositivo saranno fisicamente in rete con quelli connessi all’altro dispositivo.
Come consiglio suggerisco di impostare IP statici sui due dispositivi, in modo da poterli raggiungere (Utilizzando un browser) e visualizzare la pagina web che ne riporta lo stato di funzionamento, il livello del segnale ed altro.
Aprile 17, 2009 alle 6:46 am in risposta a: Velocità scambio dati degli standards di comunicazione #36312Sergio Bertana
Amministratore del forumHSDPA è l’acronimo inglese di High Speed Downlink Packet Access (In Italia si usa anche il termine ADSM, forgiato su ADSL+mobile), un protocollo introdotto nello standard UMTS per migliorarne le prestazioni, aumentando la capacità delle reti, ed ampliando la larghezza di banda che, in download, può raggiungere la velocità massima teorica di 14,4 Mbit/s downlink e 2,0 Mbit/s in uplink.
Questa tecnologia sta aumentando sempre di più la propria diffusione, con un numero crescente di reti telefoniche capaci di comunicare secondo questo standard.
Aprile 17, 2009 alle 6:17 am in risposta a: Interfaccia con centralini telefonici e memorizzazione log #36311Sergio Bertana
Amministratore del forumSi infatti una delle caratteristiche che differenziano il PortStore4 dagli altri modelli è la possibilità di avvertire tramite Email quando la dimensione dei dati presenti nel buffer supera un livello di soglia.
Inoltre il prodotto può inviare oltre alla Email di avvertimento anche una Email contenente tutti i dati presenti nel buffer. Il PortStore4 può anche programmato per inviare una Email con i dati periodicamente, garantendo in questo modo una sorta di Watch dog controller. Se il sistema server non riceve la mail periodicamente può scatenare un alert per indicare che vi è un problema di connessione con il PortStore.
Aprile 16, 2009 alle 6:18 am in risposta a: Interfaccia con centralini telefonici e memorizzazione log #36308Sergio Bertana
Amministratore del forumPurtroppo il fornitore non ha reso ancora disponibile il manuale del prodotto PortStore 4, le informazioni generali sul suo funzionamento sono disponibili consultando il manuale del prodotto PorStore2 PL di cui è disponibile il download presso il nostro sito.
Aprile 15, 2009 alle 8:18 am in risposta a: Interfaccia con centralini telefonici e memorizzazione log #36307Sergio Bertana
Amministratore del forumLa famiglia di prodotti PortStore, è nata appositamente per soluzionare le richieste poste dal cliente.
Solitamente i centralini telefonici, dispongono di una uscita seriale a cui è possibile connettere una stampante, il centralino invia sulla stampante tutti dati relativi ad ogni chiamata. I prodotti PortStore si connettono alla porta seriale del centralino telefonico e “catturano” tutte le stringhe dati inviate in uscita. Le stringhe vengono memorizzate all’interno del buffer del prodotto, che potrà poi essere “scaricato” tramite una connessione TCP/IP anche tramite Internet.
I diversi prodotti PortStore si differenziano per il numero di porte seriali disponibili, la dimensione del buffer interno, la possibilità di utilizzare protocolli diversi per lo scaricamento dei dati presenti nel buffer, vedere elenco.
Il modo piu semplice per automatizzare e centralizzare le informazioni è di utilizzare il programma PsEye che permette di connettersi in modo automatico ai vari PortStore e di scaricare i dati dal loro buffer salvandoli su di un file su disco. Il file su disco è un file testo che riporta esattamente le stesse stringhe ascii che il centralino ha inviato alla stampante.
Aprile 10, 2009 alle 4:41 pm in risposta a: Utilizzo software di alarm management con prodotti Damocles #36305Sergio Bertana
Amministratore del forumAprile 7, 2009 alle 2:59 pm in risposta a: Connessione terminali serie MT500 e MT8000 con PLC Omron #36304Sergio Bertana
Amministratore del forumTutti i terminali operatore da noi distribuiti supportano la connessione con quasi tutti i PLC presenti sul mercato. Nella richiesta specifica di Omron sono supportate le connessioni con i PLC della serie CPM, CQM, C200H/HS/ALPHA così come riportato nella documentazione tecnica scaricabile dal nostro sito. Per quanto riguarda i cavi di connessione e programmazione, nel manuale utente allegato al prodotto (O scaricabile dal nostro sito) è presente lo schema elettrico di realizzazione. Il software di sviluppo è scaricabile dal nostro sito ed è assolutamente gratuito, non è richiesto l’acquisto di nessun altro pacchetto software od hardware. Altra particolarità interessante del software di sviluppo è quella di poter emulare il funzionamento reale del terminale su PC permettendo di testare il funzionamento del programma sviluppato (Anche on line con il PLC) direttamente nel software di sviluppo senza dover utilizzare il terminale. Per tutti i downloads andare alla pagina dei terminali nella sezione download.
Sergio Bertana
Amministratore del forumI comandi per l’acquisizione dei contatti puliti sono gli stessi di quelli di acquisizione temperatura.
Il comando è: T<address>I, esempio TAI
Contatto aperto (Data IT Bus sconnesso) il modulo risponde: *<address><Status><CR>, esempio *A000.00s
Contatto chiuso (Data IT Bus connesso con GND) il modulo risponde: *<address><Status><CR>, esempio *A001.00sLa chiusura del contatto provoca l’accensione del led posto dietro al connettore IT Bus.
Sergio Bertana
Amministratore del forumOgni modulo Spider può acquisire 4 sensori su IT Bus, viene assegnato un indirizzo per ognuno dei sensori. Tramite gli switch è possibile assegnare il range di indirizzo dei 4 ingressi. Gli switch 1, 2, 3 definiscono gli indirizzi:
[0 0 0] – Indirizzo sensori: A, a, B, b
[1 0 0] – Indirizzo sensori: C, c, D, d
[0 1 0] – Indirizzo sensori: E, e, F, f
[1 1 0] – Indirizzo sensori: G, g, H, h
[0 0 1] – Indirizzo sensori: I, i, J, j
[1 0 1] – Indirizzo sensori: K, k, L, l
[0 1 1] – Indirizzo sensori: M, m, N, n
[1 1 1] – Indirizzo sensori: O, o, P, pLo switch 4 abilita la connessione al IT Bus di contatti puliti, trasformando lo Spider in un sistema per acquisizione ingressi logici. E’ possibile avere contatti puliti su qualche ingresso dello spider e sensori IT Bus su altri.
[0] – Dry Contact: Yes
[1] – Dry Contact: NoSergio Bertana
Amministratore del forumAggiungo alcune note sulla sicurezza della comunicazione del protocollo SNMP, è chiaro che l’attivazione di un servizio SNMP implichi la necessità di proteggere gli accessi, per non lasciare a chiunque di ottenere le informazioni relative. Le apparecchiature, collegate alla rete, pubblicano delle informazioni attraverso il protocollo SNMP, in questi casi, dimenticare di modificare i nomi predefiniti delle comunità di lettura e scrittura, può essere fatale.
Per modificare i nomi delle comunità di acceso al servizio SNMP ed i loro privilegi di acesso, occorre connettersi con un browser al dispositivo, attivare l’utility di Flash setup, e dal tab SNMP è possibile definire i nuovi nomi di comunità ed i loro privilegi di acceso. Dalla stessa finestra è possibile definire la porta UDP del servizio (Default 161) e l’indirizzo IP e la porta del dispositivo a cui inviare i mesaggi di trap.
Sergio Bertana
Amministratore del forumBasandomi sul file MIB attuale del Poseidon 3268 ed utilizzando un terminale UDP, ad esempio il programma Toolly, è possibile inviare sulla porta 161 del Poseidon due semplici stringhe in formato binario che permettono di attivare e disattivare il relè 1 in uscita del modulo, ricevendo una stringa di risposta.
Per spegnere l’uscita, inviare la stringa binaria: “30 82 00 35 02 01 00 04 07 70 72 69 76 61 74 65 a3 82 00 25 02 02 73 27 02 01 00 02 01 00 30 82 00 17 30 82 00 13 06 0e 2b 06 01 04 01 81 aa 24 03 03 02 01 02 01 02 01 00”
Per accendere l’uscita, inviare la stringa binaria: “30 82 00 35 02 01 00 04 07 70 72 69 76 61 74 65 a3 82 00 25 02 02 73 24 02 01 00 02 01 00 30 82 00 17 30 82 00 13 06 0e 2b 06 01 04 01 81 aa 24 03 03 02 01 02 01 02 01 01”
Per testare il funzionamento basta attivare il tab UDP del programma Hercules, definire l’indirizzo IP del modulo Poseidon, copiare le due stringhe nelle finestre di invio, attivando il tick HEX, agendo sul pulsante di Send inviare la stringa.
Naturalmente le stringhe funzionano solo se il dispositivo si trova nella configurazione di default dove la comunità private è abilitata sia alla lettura che alla scrittura delle variabili. -
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