Sergio Bertana
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Sergio Bertana
Amministratore del forumHo inserito la domanda in questo topic perchè quello che occorre realizzare è un ponte PtP (Point to Point) tra i due edifici (Lo studio e casa). Vista la distanza ridotta è possibile utilizzare una vasta gamma di prodotti, NanoStation Loco M, NanoStation M od il prodotto NanoBeam M che è nato proprio per realizzare connessioni PtP. Attenzione! Condizione essenziale al funzionamento è che i due dispositivi siano in vista ottica.
Utilizzando due apparecchi, uno nell’ufficio connesso al modem di Alice, l’altro a casa connesso direttamente al PC se hai un solo PC, oppure connesso ad uno switch e poi ai vari PC di casa. Naturalmente le due reti devono avere lo stesso range di indirizzi IP, in pratica il ponte PtP si comporta come un cavo di rete steso tra i due edifici.
Se il modem di Alice fà anche da server DHCP i tuoi PC di casa assumeranno automaticamente l’IP dal modem, consiglio comunque di assegnare ai due apparati WiFi sempre un IP statico, usando gli indirizzi più alti del proprio range di indirizzamento.
Sergio Bertana
Amministratore del forumUn Cliente mi pone la seguente domanda.
Ho la necessità di collegare la rete dei computer dello studio, su cui lavora un programma gestionale con chiave hardware, con la rete dei pc di casa dove dovrei far funzionare lo stesso programma su un pc con un’altra chiave. In questo modo avrei la possibilità quando sono a casa di lavorare sul programma come se fossi allo studio. Sul vostro sito ho visto delle apparecchiature che potrebbero effettuare dei ponti radio lan.
I due edifici si vedono e distano in linea d’aria circa 400 metri. Nell’impianto dello studio è attivo il modem di alice con ip statico, collegato ad uno switch lan 16 porte a cui afferiscono tutti i pc. Alcune porte sono libere (cinque). Vorrei sapere come mi consiglia collegare le due reti e con quali apparecchiature.
Sergio Bertana
Amministratore del forumLe funzioni GetData e SetData in caso di errore di comunicazione abortiscono l’esecuzione della macro in cui sono inserite. Se vuoi evitare questo problema, puoi usare le funzioni GetDataEx e SetDataEx, queste funzioni in caso di errore fanno proseguire l’esecuzione della macro dalla riga successiva (Estratto manuale). Quindi nel tuo caso dovrai scrivere una macro del tipo.
macro_command main()
bool ValueValue=1
SetDataEx (Value, “MODBUS RTU”, 0x, 01#40016, 1) //Nodo 1
SetDataEx (Value, “MODBUS RTU”, 0x, 02#40016, 1) //Nodo 2end macro_command
Luglio 8, 2011 alle 12:32 pm in risposta a: STE con sensore umidità ed utilizzo software HWg-PDMS #36829Sergio Bertana
Amministratore del forumDa quanto descritto sembra proprio essere un problema del sensore umidità, la procedura da seguire per la riparazione dei prodotti, parte dalla compilazione dell’RMA, seguire quanto indicato qui.
L’invio della posta su allarme, è stato provato qui da noi in rete locale e funziona, sicuramente funziona anche l’invio attraverso server SMTP remoti. Naturalmente, se richiesto, occorre impostare correttamente l’username e la password di accesso al server SMTP. Quando dici che “la procedura di test restituisce un esito positivo”, intendi dire che hai ricevuto una Email di conferma ? se così è allora non è un problema di accesso al server SMTP.
Il programma HWg-PDMS può accedere ai sensori remoti geograficamente localizzati, naturalmente devono essere accesibili da rete internet. E’ possibile configurare i sensori disponibili presso HWgroup (Esempio hwg-ste2.hwg.cz), vedi screenshot.
Dal menù File -> Remote HWg-PDMS Service, è possibile collegarsi ad un programma HWg-PDMS in esecuzione (Come servizio windows) su di un’altra macchina.
Luglio 8, 2011 alle 10:29 am in risposta a: Operatività su pannello HMI da remoto tramite smartphone #36828Sergio Bertana
Amministratore del forumAggiungo note rilasciate da Weintek per accedere al pannello operatore tramite iPhone utilizzando il viewer Mocha VNC Lite (Nota applicativa).
Sergio Bertana
Amministratore del forumIl linguaggio SFC permette la descrizione del funzionamento di un impianto evidenziandone il comportamento sequenziale. l’SFC facilita l’approccio top-down al progetto, il funzionamento dell’impianto viene scomposto in passi fondamentali analizzati in fasi successive, riducendo così la complessità di ogni singolo elemento che compone la logica del sistema di controllo.
Bisogna considerare un programma SFC come una serie di passi, ogni passo è caratterizzato da una azione ed il passaggio al passo successivo viene eseguito quando è soddisfatta la transizione.
Nelle azioni, il codice P viene eseguito una sola volta alla attivazione della azione, il codice N viene sempre eseguito fino a che l’azione è attiva.
Nelle transizioni, occorre inserire il controllo che gestisce il passaggio alla azione successiva. Può essere il test di una variabile oppure l’esecuzione di un programma.
Ti rimando a questo post dove troverai ulteriori informazioni ed un programma dimostrativo.
Luglio 6, 2011 alle 9:58 am in risposta a: Compatibilità dei dispositivi AirMax con PC e smartphone #36826Sergio Bertana
Amministratore del forumTutti i prodotti Ubiquiti stanno lentamente migrando verso lo standard 802.11n che si distingue per elevata compatibilità e prestazioni migliori rispetto al protocollo precedente 802.11g. La caratteristica principale del nuovo standard è velocità di connessione, fino a 300Mbps (802.11g arriva a 54Mbps).La velocità di trasferimento aumenta grazie alla tecnologia MI-MO (multiple-input, multiple-output) ed al channel bonding (unione dei canali). La versione precedente 802.11g utilizza canali a 20MHz mentre l’802.11n può usare canali a 40MHz.Naturalmente queste nuove implementazioni non sono compatibili con apparecchi WiFi di vecchia generazione, anche se i produttori di PC e smartphone stanno implementando il supporto alla 802.11n nei loro apparecchi. Per mantenere la compatibilità con apparecchi che non supportano il nuovo standard, occorre disabilitare le funzioni MI-MO e channel bonding sull’access point. Nel Tab Wireless occorre settare il Channel Width a 20MHz, e nel Tab Advanced occorre disabilitare la voce AirMax (Vedi screenshot).
Luglio 6, 2011 alle 9:15 am in risposta a: Errore 0xc0000005 esecuzione programma EasyBuilder #36825Sergio Bertana
Amministratore del forumL’antivirus Avast dalla versione 5.1.889 ha la possibilità di entrare in conflitto con EasyBuilder e di creare il tipo di problema da te lamentato. Nella prossima versione di EasyBuilder il problema sarà risolto, ma al momento attuale l’unica possibilità è di mettere in pausa l’antivirus. Allego FAQ di Weintek sulla definizione del problema.
Luglio 6, 2011 alle 7:42 am in risposta a: Configurazione dispositivi Ubiquiti in modalità WDS #36824Sergio Bertana
Amministratore del forumIl WDS Wireless Distribution System è un sistema che permette l’interconnessione di access point attraverso la rete wireless, permettendo l’espansione di una rete senza fili, usando access point multipli, senza necessità di un collegamento cablato.
Un access point può essere principale o di inoltro. L’access point principale è collegato tipicamente alla rete cablata, l’access point di inoltro trasmette i dati fra le stazioni remote e principali. I collegamenti fra i due access points sono definiti usando gli indirizzi MAC.
Tutti i dispositivi Ubiquiti supportano il WDS la cui implementazione è stata mano mano migliorata con le diverse versioni di sistema operativo, per questo consiglio sempre di eseguire l’upgrade all’ultima versione di sistema operativo AirOS disponibile per il proprio dispositivo, le prove sono state da me eseguite con versione 5.3.2.
Nel tuo caso dovrai configurare l’access point principale (Quello esistente) come access point WDS, definendo come WDS Peers il MAC address dell’access point di inoltro (Quello installato nel vano scala). Nell’access point di inoltro dovrai definire come WDS Peers il MAC address dell’access point principale. Tutte le stazioni resteranno configurate come normali stazioni (Vedi nota applicativa).
Sergio Bertana
Amministratore del forumLo standard RS485 teoricamente può supportare fino a 32 dispositivi connessi sul bus (con i moderni 485 si arriva tranquillamente a 128 nodi e con alcuni 485 particolari e per questo costosi si arriva sino a 256 nodi).
I drivers 485 hanno come caratteristica di uscita la capacità di pilotare fino a 32 transceivers con impedenza standard, se il transceiver utilizzato sui dispositivi connessi e ad alta impedenza, il numero di devices che un driver può pilotare è dipendente dalla impedenza del transceiver.
Sui nostri sistemi SlimLine ad esempio viene utilizzato il modello LT1785A della Linear technology che ha una elevata impedenza di ingresso e supporta fino a 128 dispositivi (Datasheet).
Nel tuo caso, visto che asserisci di utilizzare dei drivers ad alta impedenza, non esiste sicuramente problema per l’ATC-1000 a pilotare fino al numero di dispositivi che il transceiver dei dispositivi connessi dichiara. Vedi post per ulteriori informazioni.
Sergio Bertana
Amministratore del forumA quanto detto nel post precedente aggiungo un suggerimento per risolvere il parallelo e/o la serie tra rami quando il primo operando del ramo in parallelo/serie è un operando negato. Su statements di OR( e AND( non è possibile effettuare la negazione diretta, occorre caricare l’operando e poi invertirlo con uno statement NOT.
(* ORGR *)
LD %I0.0 (* LODT I 0000 *)
AND %I0.1 (* ANDT I 0001 *)OR( %I0.2 (* LODF I 0002 *)
NOT
ANDN %I0.3 (* ANDF I 0003 *)
) (* ORLR *)ST %Q0.0 (* OUTT O 0000 *)
(* ORGR *)
LD %I0.0 (* LODT I 0000 *)
AND %I0.1 (* ANDT I 0001 *)AND( %I0.2 (* LODF I 0002 *)
NOT
ANDN %I0.3 (* ANDF I 0003 *)
) (* ANDR *)ST %Q0.1 (* OUTT O 0001 *)
Sergio Bertana
Amministratore del forumNon esiste un tool di conversione dal linguaggio RIL (Remoter Instruction List) al linguaggio IL (Instruction List) della IEC61131-3, occorre effettuare la conversione manualmente. Il mio consiglio è di convertire i programmi RIL direttamente in LD (Ladder Diagram) la conversione è più immediata ed i programmi risultano più leggibili perchè visualizzati in modo grafico. Di seguito la conversione di un semplice ramo per dare una idea di come sia possibile effettuarla.
(* ORGR *)
LDN %IX0.0 (* LODF I 0000 *)
AND %IX0.1 (* ANDT I 0001 *)
OR( %IX0.0 (* LODT I 0000 *)
ANDN %IX0.1 (* ANDF I 0001 *)
AND F0001 (* ANDT F 0001 *)
) (* ORLR *)
ANDN F0003 (* ANDF F 0003 *)
ANDN F0004 (* ANDF F 0004 *)
S %Q0.0 (* LTCH O 0000 *)Di seguito la conversione di un ramo che utilizza un timer.
(* ORGR *)
LD %IX0.2 (* LODT I 0002 *)
ST T0000.INLD 1000
ST T0000.PT
CAL T0000 (* OUTM T 0000 KD 0010 *)(* ORGR *)
LD T0000.Q (* LODT T 0000 *)
R %Q0.0 (* UTCH O 0000 *)Allego un programma LogicLab di esempio e la stampa dello stesso, nel programma vi è anche la conversione in LD per comprendere la logica (Download programma).
Attenzione! Nella scrittura in LD non è possibile fare riferimento diretto agli operandi di I/O come nel linguaggio IL, quindi anche per gli I/O sono stati utilizzati degli mnemonici. In LD l’uscita %Q0.0 è stata sostituita con la %Q0.1 per permettere il test del programma sul sistema.
Sergio Bertana
Amministratore del forumLa versione Lite della CPU SlimLine dispone di 2 porte seriali RS232, disponibili su connettore RJ45 ad 8 poli. La versione Full aggiunge la disponibilità di una porta ethernet e di una porta RS485 o CAN. Tutti i modelli dispongono anche di una porta USB client che alla versione attuale del software non è gestita.
Per quanto riguarda la connessione del modulo CPU con la porta seriale del PC è possibile utilizzare un adattatore Null-Modem DB9F/RJ45 unito ad un cavo RJ45 8/8 non schermato della lunghezza desiderata, per ulteriori informazioni sulle porte seriali vedi articolo.
Per la connessione con la porta seriale del terminale operatore occorre rifarsi alla documentazione del terminale, se la connessione è in RS232 basterà connettere opportunamente i segnali RD, TD e GND. Se la connessione è in RS485 basterà collegare i due fili D+ e D-. Se si utilizzano i terminali Weintek da noi distribuiti per la connessione vedi post.
Se si dispone della versione Full è possibile connetterla al PC tramite rete ethernet, basterà utilizzare un comune cavo patch, SlimLine ha una porta ethernet autosensing quindi può essere utilizzato qualsiasi tipo di cavo sia diretto che cross. L’utilizzo della connessione ethernet (Utilizzando uno switch) permette di creare una rete tra il PC, lo SlimLine ed il terminale facilitando la programmazione ed il test senza dover continuamente scollegare e ricollegare cavi. Per l’impostazione dell’indirizzo IP sulla CPU SlimLine si rimanda a questo articolo.
Attenzione, si consiglia l’acquisto (O l’autocostruzione) dell’adattatore seriale anche per le versioni Full, in quanto le eventuali operazioni di upgrade del sistema operativo vedi articolo) sono possibili solo da porta seriale COM0.
Sergio Bertana
Amministratore del forumI sistemi SlimLine supportano il protocollo Modbus sia Ascii che RTU su porta seriale e OverIP su rete ethernet. Il protocollo Modbus è un protocollo libero e molto conosciuto, esistono centinaia di vendors che rendono disponibili server OPC per la connessione in rete Modbus (Vedi sito Modbus.org).
Giugno 24, 2011 alle 9:19 am in risposta a: Verifica conformità del software a specifica Welmec #36813Sergio Bertana
Amministratore del forumCome detto precedentemente, il sistema operativo dello SlimLine esegue un checksum dell’intero programma utente.
In pratica viene eseguita una somma byte per byte di tutta l’area di memoria destinata al programma utente, la somma ritorna una variabile a 32 bits, gli overflows della somma vengono persi. Il cuore dell’algoritmo di calcolo è il seguente:
for(n=0; n<CodeSize; n++)
CheckSum+=(uint32_t)ProgramCode[n]; -
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