Sergio Bertana
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Novembre 27, 2010 alle 5:20 pm in risposta a: Convertitore USB/Seriale per registratore di cassa #36592
Sergio Bertana
Amministratore del forumI modelli che hai indicato possono funzionare entrambi senza problemi in unione al registratore di cassa. In merito al problema che tu lamenti con l’uso di altri convertitori, posso riportare che esistono in commercio diversi tipi di convertitori USB/seriali, le differenze tra i vari modelli a parte la costruzione piu o meno professionale è da ricercare nel chipset utilizzato
.I chipset piu utilizzati sono il Prolific, il Moschip (Puoi trovare informazioni in questo post), e FTDI (Puoi trovare informazioni in questo
post). Nella nostra gamma di prodotti abbiamo convertitori USB/Seriali basati sul chipset di tutti e tre i produttori. A mio parere tutti questi produttori hanno a corredo drivers affidabili, FTDI si distingue sugli altri per una maggiore disponibilità di informazioni ed è il più attivo sul rilascio dei drivers per le nuove versioni di sistema operativo.L’ATC-810 è un convertitore economico, l’ATC-850 ha come suo vantaggio l’isolamento galvanico tra la porta USB e la porta seriale, e mette a disposizione interfaccie RS232, RS422, RS485. Entrambi i modelli utilizzano il chipset FTDI.
In generale ti posso dire che su ATC-810 abbiamo avuto qualche problema di compatibilità nella connessione con dei modem, problemi superati con l’ATC-850. Credo che il problema sia di ricercare nei livelli dei segnali RS232 che probabilmente nell’ATC-810 sono molto vicini ai limiti della specifica.
Novembre 26, 2010 alle 12:53 pm in risposta a: Conversione formato con convertitori seriale/fibra #36591Sergio Bertana
Amministratore del forumTutti i convertitori seriale/fibra da noi trattati permettono di gestire indifferentemente comunicazioni seriali nei diversi formati RS232, RS422, RS485. E’ quindi possibile avere da un lato un convetitore che gestisce una RS232 e dall’altro lato un convertitore che gestisce una RS422 o RS485. I convertitori gestiscono la modalità di commutazione linea RS485 automatica.
Naturalmente i convertitori utilizzati dalled ue estremità della fibra devono essere dello stesso modello. Si sceglierà il convertitore per fibre multimodali se la distanza di connessione non è molto elevata (Fino a 2 Km) mentre occorrerà utilizzare il convertitore per fibre monomodali se la distanza di connessione è maggiore (Fino a 20 Km).
Novembre 26, 2010 alle 9:51 am in risposta a: Funzionamento convertitore seriale da RS232 a RS422/485 #36590Sergio Bertana
Amministratore del forumRimando alla lettura di questo post per ulteriori informazioni, ed aggiungo alcune considerazioni sul convertitore ATC-105. Questo convertitore è un modello economico e come tale non utilizza un convertitore DC/DC per l’alimentazione della parte RS232.
L’alimentazione della parte RS232 è ricavata dagli stessi segnali presenti sul connettore, in pratica i segnali TXD, RTS, DTR, cooperano per l’alimentazione del dispositivo. Il dispositivo funziona anche solo connettendo i tre fili Rx, Tx e GND della seriale. In merito alle connessioni sul connettore DB9 della RS232, sul manuale del prodotto sono riportati solo i 3 fili indispensabili, di seguito riporto la reale connessione:
Pin 1:
Pin 2: TxD
Pin 3: RxD
Pin 4: DTR (Connesso con pin 6)
Pin 5: GND
pin 6: DSR (Connesso con pin 4)
Pin 7: RTS (Connesso con pin 8)
Pin 8: CTS (Connesso con pin 7)
Pin 9:Novembre 26, 2010 alle 9:24 am in risposta a: Differenze tra i diversi convertitori da RS232 a RS485 #36589Sergio Bertana
Amministratore del forumIn merito al livello dei segnali RS232 riporto le caratteristiche di tensione richieste dallo standard EIA RS-232 sui segnali, che sono:
Mark: Compresi tra -3 e -15 V;
Space: Compresi tra +3 e +15 V;
Incertezza: Compresi tra -3 e +3 V;Come visto precedentemente i convertitori che distribuiamo hanno livelli di tensione sulla RS232 diversi. Tutti i livelli sono in accordo alle specifiche EIA, ma nel modello ATC-105 vista la particolarità del suo circuito di alimentazione (Derivato dai segnali Rx/Tx della RS232) sono molto vicini ai limiti inferiori della specifica.
Per chiarezza e per permettere di verificare la compatibilità dei livelli di tensione dei segnali RS232 in uscita dai diversi convertitori, riporto una rilevazione oscillografica degli stessi.
Novembre 23, 2010 alle 9:56 am in risposta a: Problemi di configurazione convertitore WiFi/Seriale #36588Sergio Bertana
Amministratore del forumRicordo che se nella definizione di SSID e passphrase per sicurezza WPA e/o WPA2 ci sono degli spazi, essi vanno sostituiti con il carattere $.
Con il comando set wlan ssid <string>, definire SSID della rete wireless.
Con il comando set wlan phrase <string>, definire la passphrase per sicurezza WPA e/o WPA2.Nota: se SSID o passphrase contengono spazi, occorre sostituirli con $, per esempio the “yellow brick road” diventa”yellow$brick$road”.
Novembre 22, 2010 alle 4:59 pm in risposta a: Virtual COM su convertitore WiFi seriale ATC-2000WF #36587Sergio Bertana
Amministratore del forumIl programma HW VirtualSerialPort prevede di defaul l’invio di una stringa di mantenimento connessione, si tratta di una stringa binaria che viene inviata ad intervalli di tempo regolare, i dati inviati sono riportati in uscita dalla seriale del convertitore.
Per evitare l’invio di questi dati occorre togliere il tick dalla opzione NVT Enable nel tab Settings del programma.
Novembre 22, 2010 alle 4:04 pm in risposta a: Virtual COM su convertitore WiFi seriale ATC-2000WF #36586Sergio Bertana
Amministratore del forumPer l’installazione di una Virtual COM per il convertitore WiFi seriale ATC-2000WF è possibile utilizzare il programma HW VirtualSerialPort presente nel CD allegato al prodotto, il programma è anche disponibile per il download direttamente dal sito dello sviluppatore HWGroup. Seguendo le informazioni reperibili dal sito è possibile configurare il programma in base alle proprie necessità. Le informazioni essenziali da definire nel tab Virtual Serial Port, sono:IP Address: Definire l’indirizzo IP del dispositivo ATC-2000WF.Port: Definire la porta configurata sul dispositivo ATC-2000WF come server (Di default 2000).COM Name: Nome della porta sul PC.A questo punto agendo sul tasto Create COM, verrà creata la porta COM definita nel PC, i dati inviati sulla porta saranno inviati in uscita sulla seriale del convertitore ATC-2000WF e viceversa.Attenzione! L’UART in uscita dal modulo supporta solo 8 bit di dati e nessuna parità, per l’impostazione dei parametri seriali occorre utilizzare i comandi definiti nel manuale del prodotto:set uart baud <rate>, imposta baud rate.set uart flow <0,1>, imposta il controllo di flusso.
Novembre 22, 2010 alle 3:12 pm in risposta a: Connessione convertitore Wi-Fi seriale ad access point #36585Sergio Bertana
Amministratore del forumUtilizzando un programma di emulazione terminale impostato a 9600, n, 8, inviare i caratteri $$$ per forzare la modalità comandi sul modulo, il modulo risponde con CMD.
Con il comando set wlan ssid <string>, definire SSID della rete wireless.
Con il comando set wlan phrase <string>, definire la passphrase per sicurezza WPA e/o WPA2.Nota: se SSID o passphrase contengono spazi, occorre sostituirli con $, per esempio the “yellow brick road” diventa”yellow$brick$road”.
Con il comando set wlan join 1, si esegue il join con la rete definita in SSID. Lasciare channel settato a 0 per permettere al modulo di eseguire lo scan di tutti i canali.
Il comando save, esegue il salvataggio della configurazione nel file di default.
Alla accensione il modulo sulla porta seriale invierà un report delle operazioni del tipo:
WiFly Ver 2.18, 02-02-2010
MAC Addr=00:06:66:00:39:94
Auto-Assoc Elsist WiFi chan=1 mode=OPEN SCAN OK
Joining Elsist WiFi now..
Associated!
DHCP: Start
DHCP in 16ms, lease=691200s
IF=UP
DHCP=ON
IP=192.168.0.37:2000
NM=255.255.255.0
GW=192.168.0.1
Listen on 2000Questo stà ad indicare che si è connesso all’access point, il DHCP gli ha asegnato l’indirizzo 192.168.0.37, e sulla porta 2000 verrà connessa la porta seriale del modulo.
Sergio Bertana
Amministratore del forumIn merito alla seconda domanda, cioè la creazione di una rete di comunicazione di massa, credo la soluzione migliore sia di andare su dispositivi WiFi della linea Ubiquiti che sono nati appositamente per questo tipo di applicazione, e tra l’altro hanno anche costi inferiori.
Con questi dispositivi si crea una vera e propria rete TCP/IP con possibilità di inserire telecamere ed altri dispositivi IP.
Sergio Bertana
Amministratore del forumTutte le frequenza che hai citato sia nella gamma 169Mhz, 433Mhz e 868Mhz hanno restrizioni all’uso, in pratica come riporta la normativa ERC/REC 70-03 si possono utilizzare per trasmissioni dati in telemetria utilizzando la banda per una percentuale del tempo che può variare da 1% al 10%, (Esempio 1 Sec di trasmissione e 9 Sec pausa).
Per quanto riguarda la banda 169Mhz ti rimando a questo post, in cui sono riportate le normative relative.
Per la banda 868Mhz (Allego estratto direttiva ERC/REC 70-03), esiste un limite di 25 mW per le frequenze inferiori alla gamma g3, e comunque l’impegno di banda non deve superare 1%. Nella gamma g3 (Frequenze da 869.400 a 869.650Mhz) la potenza è ammessa fino a 500mW e l’impegno della banda arriva al 10%.
In pratica puoi usare il nostro modem DL868 settato sulla frequenza centrale della gamma g3 (869.525 Mhz) con antenna Yagi per arrivare ad una potenza di 500mW e.r.p.
Novembre 20, 2010 alle 10:01 am in risposta a: Verifica conformità del software a specifica Welmec #36537Sergio Bertana
Amministratore del forumIl numero univoco si trova nelle variabili di sistema System variables di sola lettura, si tratta di una variabile UDINT a 32 bits e si chiama SysApplID.
Per poterla leggere da modbus occorre trasferirla in una variabile allocata nella DB100 in modo da essere accessibile dai comandi modbus di lettura registri.
Attenzione! Le variabili DW in area DB100 devono essere sempre allocate in indirizzi divisibili per 4, le variabili W in indirizzi divisibili per 2.
Allego per il download un semplice programma che ne esegue l’appoggio in MD100.16, l’appoggio è effettuato nella task di boot. Da modbus devi leggere 2 registri a partire da indirizzo 40008.
Sergio Bertana
Amministratore del forumIn riferimento a LogicLab anche se è un prodotto italiano, essendo rivolto ad un pubblico internazionale attualmente ha come manuale di uso solo la versione in inglese. Stiamo preparando una versione in italiano ma non sò ancora dire quando sarà pronta.
Per quanto riguarda le informazioni sulla programmazione dello SlimLine, i blocchi funzione, esempi di programmi, ecc esiste un manuale in italiano redatto da noi che ritengo esaustivo, puoi fare il download dalla pagina dello SlimLine dell’ultima versione del Manuale programmazione IEC61131-3 su sistema SlimLine.
Per quanto riguarda i merker, counter, timer ecc. il sistema oltre ai 4Kb di memoria dell’area MX100, ha una memoria dati di 8Kb per le variabili allocate in modo dinamico, ed ulteriori 1Kb per le variabili allocate in modo dinamico ritentive. Quindi in totale hai ha disposizione 13Kb in cui puoi allocare merker, timer, counter ecc. Ogni merker utilizza 1 byte, i timer e counter dipende dal tipo che usi (eTON, eTOF, eTP, CTU, CTD, CTUD, ecc), possono utilizzare da 8 a 16 bytes.
Tutte le schede comprendono i morsetti a vite estraibili per la connessione all’impianto.
Il sistema và alimentato con una tensione continua compresa tra 10 e 30 Vdc della corrente adeguata, nel tuo caso almeno 2.5A. Se disponi già di questa tensione non ti serve l’alimentatore.
Novembre 16, 2010 alle 2:32 pm in risposta a: Connessione con inverter Toshiba TOSVERT VF-nC3 Series #36579Sergio Bertana
Amministratore del forumGli inverter Toshiba supportano oltre al protocolloTOSHIBA Inverter Protocol, anche una parte del protocollo Modbus Rtu, come visibile dal RS485 Communication Function Instruction Manual.
Quindi è possibile collegare all’inverter tutti i terminali touch screen Weintek, sia la serie i che la serie MT8000. Per semplificarti la realizazione del programma allego un progetto EasyBuilder pronto allo scopo. Il programma visualizza e permette di impostare alcune variabili dell’inverter.
Per l’indirizzamento delle variabili nell’inverter fai riferimento alle pagine 59 e 60 del manuale Toshiba. Ricordati che gli indirizzi delle variabili nel programma EasyBuilder è in decimale, mentre nel manuale inverter è riportato in esadecimale. Quindi per esempio la corrente in uscita si trova nel registro FD03 (64771 nel progetto EasyBuilder), la tensione in ingresso si trova nel registro FD04 (64772 nel progetto EasyBuilder) e così via.Sergio Bertana
Amministratore del forumNon sò se nella tua applicazione serve una interfaccia operatore, ma ti ricordo anche la nostra gamma di terminali operatore touch screen, che connessi al PLC permettono una interfaccia utente molto accattivante ed a costi estremamente contenuti, si parte da un modello a 4.3 pollici che costa meno di 200€.Anche in questo caso il tool di programmazione è gratuito ed è scaricabile dal ns sito, inoltre permette la completa emulazione del programma sviluppato direttamente sul PC. E se la connessione con il PLC è in seriale o ethernet può funzionare in emulazione su PC anche on-line con il PLC. Se utilizzi un modello con interfaccia ethernet, potrai oltre alla programmazione del terminale da rete, anche connetterti al terminale in accesso remoto da un comune browser internet e visualizzare l’immagine virtuale del pannello ed agire con il mouse sul PC come se fossi realmente davanti al terminale.
Sergio Bertana
Amministratore del forumLa configurazione che hai scelto è corretta, l’unico appunto che posso fare è sulla scelta del modulo CPU che con una differenza di prezzo di ca 50€ puoi utilizzare il modello con interfaccia ethernet. Questo ti permette se necessario di mettere in rete il PLC e di poterlo gestire direttamente da qualsiasi PC in rete. Inoltre se hai una connessione Internet puoi anche gestire il PLC da remoto sia per la programmazione che per il debug. Gli ingressi sono in AC, hanno un comune ogni 4 ingressi, quindi puoi avere banchi da 4 ingressi PNP (Comune al negativo) insieme a banchi da 4 ingressi NPN (Comune al positivo). Le uscite sono solo PNP e vi è un comune per 8 o per 16 uscite. Ogni uscita è protetta dal cortocircuito ed è limitata in corrente a 700 mA. Unico accorgimento è non superare la corrente massima del morsetto di comune che è 8 A. Questo significa che se il banco di uscita ha un comune per 8 uscite è possibile avere 700 mA per ogni uscita, mentre se il banco ha un comune per 16 uscite bisognerà evitare di avere la massima corrente su ogni uscita altrimenti si supererebbe il valore massimo. Il tool di programmazione in IEC61131-3 è LogicLab ed è scaricabile gratuitamente dal sito. Installando il programma sul PC viene installato anche un simulatore di PLC (Vedi post) che permette di realizzare e testare direttamente sul PC semplici programmi logici. In merito all’assorbimento sul bus ritengo il tuo calcolo corretto, ma mi scuso per il post precedente dove ho riportato un dato errato, il valore massimo di corrente disponibile sul bus è di 2500 mA, quindi non c’è alcun problema. Per quanto riguarda il preventivo di costo, ricordo che se sei registrato al sito puoi vedere tutti i prezzi. Se non sei registrato, accanto ad ogni codice prodotto, esiste il simbolo di un blocco note con matita, cliccando sul blocco note è possibile compilare una quotazione dei prodotti desiderati ed inviarsela automaticamente al proprio indirizzo di posta.
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