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Sergio Bertana

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  • in risposta a: Funzionamento dispositivo IP WatchDog Lite #36644
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Wireshark è un programma che permette di analizzare tutti i pacchetti di rete, quindi se è posto sulla stessa rete su cui è connesso il dispositivo IP WatchDog permette di analizzare i pacchetti ricevuti ed inviati dal dispositivo.

    Attenzione! per stessa rete si intende in parallelo (Quindi usando un HUB) se si usa uno switch di rete per la connessione lo switch instraderà i pacchetti in base agli indirizzi IP ed il PC che esegue Wireshark non riceverà i pacchetti di Ping inviati al IP WatchDog.

    Attivando Wireshark, dal menù Capture, si definisce l’interfaccia di rete da cui si desidera catturare i dati, nella finestra Filter occorre definire il protocollo icmp (Scritto in minuscole), in questo modo verranno catturati solo i pacchetti ICMP di ping. Ora inviando un ping sul dispositivo (O per effettuare un test inviando un ping all’indirizzo IP del PC che esegue Wireshark) vederemo i paccchetti ICMP, con qualcosa del tipo:

    3962 22.458798 192.168.0.31 192.168.0.64 ICMP Echo (ping) request
    3963 22.460255 192.168.0.64 192.168.0.31 ICMP Echo (ping) reply

    Dove, in ordine, abbiamo, il numero di pacchetto, il tempo in cui è stato ricevuto, l’IP che ha generato il pacchetto e l’IP che ha ricevuto il pacchetto.

    Nel mio esempio il sistema 192.168.0.31 ha effettuato un ping sul sistema 192.168.0.64 che ha risposto.

    Quindi individuati i pacchetti ICMP di ping diretti all’IP WatcDog potremo capire quale è l’IP sorgente del pacchetto e potremo definirlo nelle impostazioni.

    in risposta a: Funzionamento dispositivo IP WatchDog Lite #36641
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Le impostazioni sono estramente semplici, quindi credo che siano state fatte in modo corretto, tra l’altro il fatto che quando l’IP WatchDog è connesso direttamente al PC funzioni correttamente sembra avvalorare la tesi che tutto sia correttamente impostato.

    Mi viene il dubbio che quando la connessione passa tramite l’infrastruttura di rete aziendale succeda qualcosa sugli indirizzi IP. Non è che avete una rete VPN oppure gateway tra reti o server proxy che eseguono mascheratura degli IP. Siccome il dispositivo controlla l’IP da cui proviene il ping, se l’IP che è indicato nel pacchetto ICMP del ping non è quello atteso, verrà comunque inviata la risposta al ping ma non viene eseguito il rinfresco del tempo di watchdog.

    Consiglio di provare ad impostare nella maschera di configurazione nel campo Incoming ping, il valore di IP 0.0.0.0 e mask 0.0.0.0. In questo modo tutti i ping ricevuti (Da qualsiasi IP arrivino) eseguono il reset del tempo di watch dog. Se in questo modo il sistema funziona correttamente occorrerà determinare l’IP definito nel pacchetto ICMP ricevuto dal prodotto.

    Consiglio l’utilizzo del programma Wireshark http://www.wireshark.org per analizzare i pacchetti ICMP ricevuti ed individuare l’IP.

    in risposta a: PLC per applicazioni domotiche #36640
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Abbiamo parecchi clienti che utilizzano i nostri prodotti in ambiente domotico. La possibilità di alimentazione da 10 a 30 volt permette di utilizzare i 12 Volts tipici delle applicazioni domotiche.

    Come consiglio indirizzerei verso la famiglia Slim Line che essendo dotata di interfaccia Ethernet permette di essere utilizzata in edifici di nuova costruzione provvisti di cablaggio strutturato dove la rete ethernet diventa irrinunciabile. Nel caso in cui non vi sia il cablaggio Ethernet è possibile con access point WiFi risolvere efficacemente l’interconnesione dei sistemi a costi contenuti.

    Nella famiglia ci sono moduli con I/O solo digitali e/o analogico e digitali, basta scegliere il modulo con il numero di I/O desiderato. La disponibilità di interfacce verso lettori RFiD, verso sensori One-Wire di temperatura, umidità, Tag riconoscimento, permettono di realizzare automazioni come il controllo accessi, regolazioni di temperatura, ecc.

    Per i moduli remoti, posso consigliare I/O in modbus su linea seriale RS485 (Vedi post), oppure per non dovere stendere altri cavi è possibile utilizzare altre CPU Slim con moduli di I/O locali ed interconnetterle tutte tra di loro usando la rete Ethernet od il WiFi (Vedi post). Usando sensori di temperatura/umidità su rete Ethernet è possibile integrare nel programma anche letture acquisite in modo distribuito (Vedi post).

    Abbinando un modem GSM, è possibile ricevere SMS di allarme e/o gestire comandi tramite invio di SMS, oppure semplicemente utilizzarlo come apricancello, basta effettuare una chiamata ed il sistema leggendo il numero del chiamante senza rispondere alla chiamata può aprire il cancello (Vedi post).

    Abbinando un pannello operatore touch screen è possibile creare una interfaccia gradevole ed intuitiva per la gestione delle logiche domotiche, impostare gli orari di accensione/spegnimento elettrodomestici e/o riscaldamento, gestire l’impianto di allarme, ecc. Il pannello operatore è possibile visualizzarlo da remoto (Anche da Internet) con qualunque browser, questo permette di accedere alla casa anche dall’ufficio (Vedi post).

    in risposta a: Raggiungere un convertitore ethernet/seriale da IP pubblico #36639
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Il router deve essere configurato per reindirizzare l’accesso da Internet su IP del router da una determinata porta verso l’IP dell’ATC sulla porta definita nel parametro Port number.

    Ammettendo che l’ATC sia configurato come server TCP ed accetti connessioni su porta 1000, dovremo configurare il router in modo che le connessioni in ingresso da Internet sulla porta 1000 siano reindirizzate sull’IP dell’ATC porta 1000.

    Ricordo che i numeri di porta possono essere qualsiasi, e possono essere diversi tra la porta in ingresso del router e la porta dell’ATC. Ma se si usa lo stesso numero di porta si evita di doverlo cambiare quando si opera dall’interno della rete e dall’esterno. In pratica si dovrà cambiare solo l’IP.

    Altro particolare da tenere presente è l’indirizzo del gateway definito sull’ATC che deve essere quello del router.

    Poi bisogna essere certi che il provider che offre il servizio Internet (Telecom, Fastweb, ecc.) non blocchi la porta definita, alcuni provider bloccano l’accesso in ingresso da Internet su alcune porte per sicurezza.

    in risposta a: Simulatore PLC, simulare programma PLC su PC #36635
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    In questo programma eseguibile sul simulatore, è stato realizzato un blocco funzione di gestione timer esattamente uguale al blocco standard eTON (Estratto manuale).

    Il blocco funzione è realizzato in linguaggio ST ed aprendo il progetto è possibile simularlo completamente, inoltre disponendo dei sorgenti è possibile modificare il blocco funzione e/o prendere spunto per realizzare dei proprii blocchi funzione (Download programma).

    in risposta a: Simulatore PLC, simulare programma PLC su PC #36633
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    In questo post, si può trovare un programma di simulazione per il blocco funzione PID eseguibile sul simulatore.

    in risposta a: Simulatore PLC, simulare programma PLC su PC #36632
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Il simulatore ha 16 ingressi digitali (Simulati con pulsanti virtuali), 16 uscite digitali (Simulate con LED virtuali), 4 ingressi analogici (Simulati con slider) e 4 uscite analogiche (Simulate con bar-graph).

    Da programma PLC è possibile definire un commento accanto ad ognuno dei comandi virtuali del simulatore, a tal proposito rimando al programma PLCEmulConfig presente nei programmi dimostrativi. Efettuato il trasferimento del programma sul simulatore, agendo sul pulsante Reboot Plc del simulatore, il simulatore reinizializza l’esecuzione del programma eseguendo la task di Boot. In questa task verrà eseguito il programma PLCEmulConfig che abbinerà i testi definiti accanto ai comandi virtuali.

    Per iniziare ho preparato un semplice programma di marcia/arresto, trasferendo il programma sul simulatore è possibile verificarne il funzionamento. Con il programma in esecuzione è possibile attivare il debug e vedere lo stato degli I/O in tempo reale (Download programma).

    in risposta a: Connessione Box/Multibox con dispositivi I/O controller #36630
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    I dispositivi I/O controller sono predisposti unicamente per lo scambio Box-to-Box. In pratica due I/O controller si scambiano gli I/O tra di loro, non è quindi possibile realizzare la soluzione da te richiesta.
    In alternativa è possibile utilizzare i nostri sistemi SlimLine, utilizzando l’apposito blocco funzione UDPDataTxfer (Estratto manuale), è possibile scambiare blocchi di memoria tra diversi sistemi utilizzando il protocollo UDP. Dovrai realizzare un programma per ogni sistema SlimLine dove viene richiamato il blocco funzione configurato per scambiare i dati con l’altro sistema (Definendo opportunamente gli indirizzi IP).Per ogni sistema è possibile inserire tutte le chiamate necessarie al blocco funzione UDPDataTxfer (Una per ogni sistema con cui si desidera scambiare i dati). Il vantaggio di questa soluzione è che essendo un sistema programmabile SlimLine permette di realizzare anche logiche personalizzate per ogni sistema. Il blocco funzione UDPDataTxfer permette di scambiare tra i sistemi blocchi di memoria, quindi oltre agli I/O logici sarà possibile effettuare lo scambio anche di I/O analogici e di altri valori numerici. Allego un programma da trasferire su due sistemi SlimLine che esegue lo scambio di 16 I/O logici e di 4 valori analogici (Stampa programma, Download programma).

    in risposta a: Collegamento inverter PowerOne convertitore Ethernet/Seriale #36629
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Come si può leggere dal primo post del topic, il software di collegamento PowerOne Aurora “Aurora communicator” dalla versione 2.8.11 e successive permette di definire come modalità di collegamento con l’inverter oltre alla porta seriale anche un stack TCP/IP.

    Premesso che io non conosco il software in questione, ma il concetto è che basta scegliere nei parametri di connessione il tipo TCP/IP, definendo come indirizzo IP l’indirizzo assegnato al convertitore ATC-1000 e la porta su cui l’ATC-1000 ridirige i dati seriali.

    Il valore di porta è impostabile dalla pagina web di configurazione dell’ATC-1000. Attenzione! dalla pagina web del convertitore andranno anche definiti il tipo di comunicazione RS232/RS485, il baud rate ed il formato dati che l’inverter si aspetta.

    in risposta a: Tempi di gestione rampa su array di variabili #36627
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Allego un esempio di programma in ST che effettua la gestione che necessiti, ho realizzato due diverse versioni, una che gestisce la rampa con un array ad indice ed un’altra che gestisce la rampa con i puntatori.

    Ecco la soluzione ad indice (Tempo di esecuzione 507 uSec).

    FOR IDx:=0 TO 500 BY 1 DO

        (* Se valore minore del preset incremento valore. *)
        (* Se valore maggiore del preset decremento valore. *)
      
        IF (Value[IDx] <> Preset[IDx]) THEN
            IF Value[IDx] < Preset[IDx] THEN
                Value[IDx]:=Value[IDx]+1;
            ELSE
                Value[IDx]:=Value[IDx]-1;
            END_IF;
        END_IF;
    END_FOR;

    Ecco la soluzione a pointer (Tempo di esecuzione 681 uSec).

    ValuePtr:=ADR(Value); (* Value pointer *)
    PresetPtr:=ADR(Preset); (* Preset pointer *)
    FOR IDx:=0 TO 500 BY 1 DO

        (* Se valore minore del preset incremento valore. *)
        (* Se valore maggiore del preset decremento valore. *)
      
        IF (@ValuePtr <> @PresetPtr) THEN
            IF (@ValuePtr < @PresetPtr) THEN
                @ValuePtr:=@ValuePtr+1;
            ELSE
                @ValuePtr:=@ValuePtr-1;
            END_IF;
        END_IF;

        ValuePtr:=ValuePtr+2; (* Value pointer *)
        PresetPtr:=PresetPtr+2; (* Preset pointer *)
     END_FOR;

    Per avere l’incremento ogni 5 mSec occorre settare il tempo di esecuzione della task fast a 5 mSec usando la funzione SysSetTaskLpTime. Per verificare il tempo di esecuzione occorre mettere nella finestra di watch la variabile SysTFastExTmMax.
     
    Attenzione! Se il tempo di esecuzione della task fast supera il tempo definito il programma và in errore e l’esecuzione si arresta. Allego programma per download.

    in risposta a: Sistema Sline per domotica con interfaccia verso terminale #36626
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Per facilitare la comprensione del concetto ho realizzato un semplice programma su Sline che gestisce l’accensione temporizzata di una luce scala (5 Sec) ed il comando con pulsante di un relè passo passo per gestire accensione e spegnimento di una luce cucina.

    Viene anche definita una variabile per un set point di temperatura, anche se nel programma Sline non ha alcun effetto.

    Insieme al programma Sline vi è anche un semplice programma HMI di una sola pagina, dove sono presenti 2 pulsanti (accensione luce scale e luce cucina), e due led di segnalazione relativa luce accesa.

    Mentre per la temperatura è predisposto uno slider di impostazione ed un bar-graph di visualizzazione. Vi è anche un display numerico che visualizza il valore e permette di impostarlo tramite una tastiera virtuale (Compare toccando il display).

    Il programma EasyBuilder permette la completa simulazione del funzionamento del terminale (Pulsante simulatore On-Line). Quindi è possibile connettere al PC una CPU Sline e vedere il completo funzionamento del programma.

    Allego stampa programma Sline e programmi Sline e HMI.

    in risposta a: Sistema Sline per domotica con interfaccia verso terminale #36625
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Dunque vediamo di fare un po di chiarezza sul funzionamento di un terminale HMI connesso a Sline.
     
    Il terminale e Sline dialogano tra di loro in seriale (Con il protocollo modbus Rtu) oppure su rete ethernet (Con il protocollo Modbus overIP). I due sistemi hanno ognuno un proprio programma residente, come hai detto tu Sline si programma nei 5 linguaggi della IEC61131 con LogicLab, mentre il terminale touch screen si programma con l’apposito tool di sviluppo EasyBuilder 8000 (Sezione download in questa pagina).
     
    Ora su Sline tu realizzerai le logiche di gestione domotiche della casa, gestione luci, riscaldamento, antifurto, ecc. mentre sul terminale potrai programmare pagine grafiche con pulsanti, lampade, bar-graph, strumenti a lancetta, ecc.
     
    Ogni oggetto grafico si collega ad una variabile dello Sline, esempio un pulsante o una lampada si collegheranno ad una flag di programma, uno strumento a lancetta si collegherà ad una word di programma, ecc.
     
    Quando tocchi il pulsante sul terminale la flag relativa nel programma Sline si attiverà, quando la flag nel programma Sline è attiva la lampada sul terminale si accenderà, variando il valore nella word di programma Sline lo strumento a lancetta muoverà la proria posizione, ecc.

    in risposta a: Dispositivi su rete RS485 convertitori ethernet/seriale #36624
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Lo standard RS485 teoricamente può supportare fino a 32 dispositivi connessi sul bus (con ricevitori speciali ad alta impedenza questo numero può essere aumentato fino a 128 o 256). Questa quantità è determinata solamente dalla capacità di pilotaggio del driver di trasmissione e dalla impedenza d’ingresso dei ricevitori.

    Nei convertitori ATC-1000 ed ATC-2000 sono impiegati drivers RS485 con impedenza di ingresso standard (12-15 KOhm), quindi massimo 32 di questi dispositivi possono coesistere sulla rete.

    Ma nel tuo caso credo tu abbia un solo convertitore ethernet/seriale e tanti nodi equipaggiati con i tuoi dispositivi ad alta impedenza (85-125 KOhm), quindi non esiste il problema, in quanto la corrente di uscita del driver che è in grado di pilotare 32 dispositivi standard può pilotare almeno 5 volte il numero di dispositivi ad alta impedenza.

    Nel convertitore TRP-C37 è utilizzato un driver ad alta impedenza e quindi massimo 128 di questi dispositivi possono coesistere sulla rete.

    in risposta a: Invio di SMS da termometro IP #36623
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    In alternativa è possibile utilizzare una CPU SlimLine e tramite il blocco funzione STESnmpAcq acquisire i valori di temperatura da uno o più dispositivi STE inseriti nella rete ethernet (Vedi post).

    Con un semplice programma è possibile comparare il valori di temperature con valori di soglia e inserendo un modem GSM con l’apposito blocco funzione ModemSMSSend è possibile inviare SMS di avvertimento (Vedi post).

    Naturalmente questa soluzione necessita di realizzare un programma sulla CPU SlimLine ma permette una flessibilità di gestione molto più ampia.

    in risposta a: Ponte wireless tra diversi uffici #36622
    Sergio Bertana
    Amministratore del forum

    Dipende dalla distanza esistente tra gli edifici, ma immaginando distanze superiori a 500 mt per l’interconnesione wireless tra diversi edifici, consiglio prodotti con antenna direttiva, realizzati appositamente per creare link wireless tra due punti.

    Potresti utilizzare le Nanostation sia normali che con tecnologia MiMo, la tecnologia MiMo (Standard 802.11n), utilizzando due antenne per la comunicazione permette una banda di segnale molto più ampia fino a 150 Mbps. Questi prodotti se posizionati in vista ottica possono raggiungere fino a 15 Km di distanza.

    In alternativa per realizzare un bridging tra edifici è possibile utilizzare l’AirGrid, che è stato progettato appositamente per questo tipo di impiego.

    Tutti questi prodotti essendo dotati di antenne direttive, andranno montati a coppie, un dispositivo su di un edificio e un dispositivo sull’altro edificio., ricordo che tra i due dispositivi è obbligatorio avere la vista ottica.

    Per distribuire il segnale ricevuto dal bridge all’interno dell’edificio è possibile utilizzare una o più PicoStation (Configurate come access point) connesse in rete ethernet con il dispositivo di bridging.

    Consiglio di non utilizzare le versioni M in quanto la tecnologia MiMo 802.11n non è ancora disponibile su tutti i PC, quindi si rischierebbe di non potersi agganciare all’acces point.

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